Kim Novak premiata con il Leone D’Oro alla carriera alla Mostra Del Cinema Di Venezia 2025

Kim Novak riceve il Leone d’Oro alla carriera a Venezia 2025. - Unita.tv

Matteo Bernardi

1 Settembre 2025

La Mostra del Cinema di Venezia del 2025 ha riservato un tributo importante a Kim Novak, attrice emblema di un’epoca d’oro del cinema hollywoodiano. Il riconoscimento più ambito, il Leone d’oro alla carriera, ha celebrato non solo il talento artistico della diva, ma anche il coraggio con cui ha scelto ruoli complessi e la sua influenza oltre lo schermo.

La cerimonia di premiazione e il saluto di Alberto Barbera

La serata di apertura della cerimonia è stata guidata dal direttore della Mostra, Alberto Barbera, che ha tracciato il profilo della diva esaltandone il peso storico. Barbera ha definito Kim Novak “una delle attrici più amate della grande stagione del cinema hollywoodiano”, descrivendola come “un’icona indelebile” che ha mantenuto un ruolo di rilievo nel firmamento di Hollywood per decenni. La sua presenza all’evento è stata sottolineata come un privilegio raro, riconoscendo sia la sua popolarità sia il valore culturale che rappresenta.

Durante l’evento, Novak è stata accolta da un lungo applauso, segno tangibile dell’affetto del pubblico e dei colleghi. Il riconoscimento alla carriera va oltre un semplice premio e rappresenta la memoria vivente di un cinema che ancora oggi influenza produzione e spettatori. La Mostra ha inoltre proiettato un documentario dedicato alla sua biografia, mettendo in luce il suo percorso artistico e personale, inclusa la dimensione sociale e politica che ha caratterizzato parte del suo impegno.

Guillermo del toro e la laudatio sull’importanza della versatilità di Kim Novak

Guillermo del Toro ha preso la parola con una laudatio appassionata e incisiva nel tratteggiare l’eredità artistica di Kim Novak. Il regista ha ribadito che la sua carriera non è stata una semplice successione di ruoli, ma una scelta coraggiosa che ha ampliato i limiti convenzionali del mestiere di attrice. Del Toro ha evidenziato che spesso le star di Hollywood si limitano a tipologie di ruolo prevedibili, mentre Novak ha esplorato una vasta gamma di personaggi, accettando rischi insoliti e rare sfide drammatiche.

Nel suo discorso si è soffermato su alcuni dei lavori più significativi della diva, citando in particolare La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock, un film considerato capolavoro e centrale nella sua carriera. Ha poi menzionato Baciami, stupido, pellicola diretta da Billy Wilder, definita come una delle interpretazioni preferite del regista. Del Toro ha ricordato anche il lungo sodalizio di Novak con il regista Richard Quine, fattore che ha contribuito a diversificare e rafforzare la sua filmografia.

Kim Novak tra cinema, impegno personale e superamento delle difficoltà

Kim Novak è stata riconosciuta non solo come attrice, ma anche per l’intensità con cui ha vissuto la propria professione e la vita privata. La sua carriera è stata segnata dalla capacità di scegliere ruoli che mettevano in luce la complessità femminile, restando lontana dalle etichette semplicistiche che spesso Hollywood imponeva alle star di quel periodo.

Nel corso della sua vita, Novak ha affrontato anche sfide personali, incluso un disturbo bipolare di cui ha parlato pubblicamente solo in anni recenti. La sua decisione di testimoniare apertamente questo aspetto aggiunge spessore al suo profilo, mostrando come abbia saputo mantenere integrità e autenticità in un ambiente spesso ostile e conformista.

L’attrice è stata apprezzata anche per il suo impegno sociale e politico, elementi messi in luce nel documentario proiettato a Venezia. Questo aspetto ha rafforzato l’immagine di Novak come figura non solo artistica, ma anche consapevole del proprio ruolo nel contesto più ampio della società.

L’eredità culturale di Kim Novak e il suo ruolo nella storia del cinema

Il tributo ricevuto a Venezia nel 2025 ha ribadito l’importanza di Kim Novak nella storia del cinema. Il Leone d’oro alla carriera simboleggia il valore duraturo che la sua figura esercita nel ricordo collettivo e nelle nuove generazioni di appassionati e professionisti del cinema.

Il riconoscimento ha collegato idealmente la stagione d’oro di Hollywood agli scenari contemporanei, mostrando come la sua filmografia resti un punto di riferimento. Film come La donna che visse due volte continuano a essere studiati e apprezzati anche in chiave critica moderna, e il confronto tra passato e presente ha trovato in Novak una testimonianza diretta.

Questa celebrazione ha attirato l’attenzione internazionale e ha ribadito il legame tra cinema e memoria storica, evidenziando come figure come Kim Novak incarnino un ponte imprescindibile tra arte, storia e società. Venezia ha così confermato la sua vocazione a premiare non solo il cinema attuale, ma anche le icone che hanno segnato il linguaggio e le emozioni del grande schermo.

L’omaggio a Kim Novak è stato uno degli appuntamenti più attesi e ha richiamato l’interesse non solo degli addetti ai lavori, ma anche degli appassionati in tutto il mondo, segnando un momento di riflessione sul valore delle carriere che hanno contribuito a definire il cinema del XX secolo.

Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2025 da Matteo Bernardi