Orgoglio e pregiudizio ha segnato una generazione di fan e attori, compresi quelli che hanno interpretato i celebri personaggi dei romanzi di Jane Austen. Keira Knightley e Rosamund Pike, che in quel film hanno dato veste a Elizabeth e Jane Bennet, hanno riportato alla luce ricordi e aneddoti soprattutto legati a Donald sutherland, il loro papà sullo schermo. Lui è stato una presenza importante sul set e la sua esperienza ha lasciato un’impronta indelebile nei protagonisti. A distanza di vent’anni dall’uscita del film, i racconti di quell’esperienza rivelano momenti di lavoro ma anche piccoli retroscena umani.
Keira Knightley e il ricordo di un attore fuori dal comune
Knightley aveva appena 19 anni quando ha girato Orgoglio e pregiudizio. Quel ruolo le ha aperto molte porte, arrivando anche a una candidatura all’Oscar. Tra tutti gli attori incontrati, confessa che pochi hanno saputo lasciare una traccia così forte come Donald sutherland. Secondo lei, lui era molto più di un collega: aveva un modo di lavorare e una personalità che catturavano tutti. La sua presenza sul set non passava inosservata. Keira ricorda con affetto e stima il modo in cui Sutherland metteva passione nelle scene, ma anche negli incontri più informali. Non era solo bravura davanti alla macchina da presa, ma anche un uomo capace di influenzare chi gli stava vicino, soprattutto i più giovani.
Un punto di riferimento che resta nel tempo
Sutherland aveva qualcosa di diverso, forse un misto di esperienza e leggerezza. Keira sostiene che nessuno è riuscito a replicare quel tipo di rapporto professionale e umano che si creò in quegli anni. Da qui nasce la nostalgia nei suoi racconti, chiari e sinceri. Il tempo passato sul set ha contribuito a far nascere rispetto e ammirazione sincera, sentimenti che ancora oggi riaffiorano quando si parla di lui.
Aneddoti dal set e il carattere di Donald Sutherland
Rosamund Pike ha condiviso a sua volta le impressioni su Sutherland, sottolineando che lui era una vera leggenda. Spesso organizzava cene in cui si raccontavano storie incredibili, non sempre adatte a un racconto pubblico ma che mostravano il carattere forte e libero dell’attore canadese. Il suo modo di fare coinvolgeva chiunque fosse presente, creando un’atmosfera calda, quasi familiare. Si parla di un uomo con tanti aneddoti da regalare, capace di lasciare il segno anche dopo cena.
Un dettaglio particolare riguarda la sua avversione per il fumo, che Sutherland ha sempre voluto mantenere anche sul set. Arrivò a inserire una clausola nel contratto per evitare che chiunque fumasse vicino a lui, anche all’aperto. Ricorda Knightley una festa dove lui si presentò con una maschera antigas per proteggersi dal fumo altrui. Quelle azioni fanno capire quanto ci tenesse alle sue condizioni di lavoro senza rinunciare a una vita sociale. Nel mondo del cinema, dove molti fumavano, la determinazione di Sutherland risultava insolita ma chiara. Questi piccoli episodi rivelano un lato di lui più umano e preciso, che ha influenzato anche i colleghi più giovani.
La carriera e l’ eredità di Donald Sutherland
Donald sutherland si è spento nel 2024 a 88 anni, dopo una carriera lunga e piena di ruoli memorabili. Ha lasciato il segno in pellicole storiche come Una squillo per l’ispettore Klute, Gente comune e la saga di Hunger Games. Ogni parte ha fatto emergere una capacità di calarsi nel personaggio rara. La sua esperienza ha attraversato decenni, andando dai film indipendenti ai più grandi successi commerciali. Per chi lo ha conosciuto da vicino, come Helen Mirren, è stato un gigante del cinema con una mente curiosa e sensibile.
Mirren lo ha definito uno degli attori più brillanti con cui abbia lavorato. Quel talento era accompagnato da una guida tranquilla, capace di leggere le scene con intelligenza e profondità. La sensibilità di Sutherland emerge anche nei ricordi degli altri colleghi. Nel 2017, quando lavorò con Mirren nel film Ella & John – The leisure seeker, si percepì un’intesa forte tra i due. Espressioni come “mente insaziabilmente curiosa” tratte da chi ha visto Sutherland sul set mostrano chiaramente il valore umano e artistico di questo interprete.
L’ inizio di un viaggio : da una piccola cittadina in nuova scozia alla fama internazionale
Nel 2019, al festival Lumière, Sutherland ha raccontato come è nata la sua idea di diventare attore. Aveva sedici anni, viveva in una piccola cittadina in Nuova Scozia. Una domanda fatta da suo padre, durante un giro in macchina, ha cambiato la sua vita. A quella domanda schietta sul futuro rispose in modo istintivo che voleva fare l’attore. Nessuno in famiglia aveva mai visto uno spettacolo teatrale. Quel momento semplice, senza premeditazione, ha segnato l’inizio di una carriera lunga e spesso imprevedibile.
Quel racconto mostra come a volte i sogni nascono senza avvertimenti, guidati solo da un’idea improvvisa ma profonda. Quell’istante ha portato Sutherland lontano dalla sua città natale verso il mondo dello spettacolo, raggiungendo risultati che hanno influenzato molti. Ancora oggi è ricordato come un punto di riferimento per chi guarda con passione al mestiere della recitazione. Il suo percorso resta una storia di casualità e talento, che ha fatto la storia del cinema negli ultimi decenni.
