Home Junji Ito elogia The Substance, il film horror di Coralie Fargeat con Demi Moore sulla bellezza ossessiva

Junji Ito elogia The Substance, il film horror di Coralie Fargeat con Demi Moore sulla bellezza ossessiva

Il film “The Substance”, diretto da Coralie Fargeat e interpretato da Demi Moore, esplora l’ossessione per la giovinezza attraverso una narrazione disturbante, lodata anche dal maestro dell’horror Junji Ito.

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"The Substance" di Coralie Fargeat è un intenso body horror sul declino e l’ossessione per la giovinezza, lodato da Junji Ito e interpretato da Demi Moore, che ha ottenuto grande successo di critica e premi internazionali. - Unita.tv

Il 2024 ha visto emergere un film che ha catturato l’attenzione di pubblico e critici, The Substance, un body horror diretto da Coralie Fargeat. Questa pellicola ha suscitato un interesse particolare anche tra i maestri del genere, tanto che Junji Ito, celebre autore giapponese di storie inquietanti, ne ha lodato l’impatto e la profondità. The Substance affronta il tema dell’ossessione per la giovinezza e l’immagine, trasformandolo in una storia disturbante e potente.

Il giudizio di junji ito sul film che scuote l’horror moderno

Junji Ito è riconosciuto come uno dei massimi esperti nel creare atmosfere di tensione e terrore psicologico, grazie a opere come Uzumaki e Tomie. Le sue parole su The Substance hanno attirato subito l’attenzione. L’autore ha definito l’ossessione di Elisabeth per la bellezza come qualcosa di “terrificante”, sottolineando come la seconda parte del film generi un senso crescente di minaccia, un “terribile presentimento” che si insinua lentamente nello spettatore. Ito ha poi evidenziato il finale come l’elemento più sconvolgente dell’intera esperienza: lo ha chiamato “finale agghiacciante” capace di superare ogni attesa e di lasciare un segno indelebile.

Questa approvazione assume peso proprio perché proviene da un autore che ha costruito la sua fama su inquietudini e paure profonde, capaci di turbare chiunque. The Substance, agli occhi di Ito, riesce a portare questi elementi a un livello nuovo, trasformando la narrazione in un’intensa discesa nella psiche di chi ricerca la perfezione a ogni costo.

Demi moore e la trama sul declino di una diva ossessionata dalla giovinezza

Il volto principale di The Substance è Demi Moore, che interpreta Elisabeth Sparkle, una stella hollywoodiana in fase di declino. La trama si concentra sulla sua lotta disperata contro il passare del tempo. Per evitare di sparire dalla scena pubblica, Elisabeth si sottopone a un trattamento speciale che promette di restituirle l’aspetto giovanile perduto. Ma la sostanza utilizzata si rivela un elemento sinistro e invasivo.

Dal corpo di Elisabeth cresce Sue, interpretata da Margaret Qualley, una figura che diventa sempre più ingombrante e problematica nella vita della protagonista. La presenza di Sue rappresenta non solo un effetto collaterale fisico, ma anche un peso emotivo e psicologico. Il rapporto tra le due diventa tossico, sfociando in una convivenza disturbante che sottolinea i pericoli insiti nell’ossessione del controllo sul proprio corpo.

Coralie Fargeat, dietro la macchina da presa, ha costruito un racconto che miscela horror e riflessione sociale, mostrando le conseguenze estreme di una cultura che incentiva a ogni costo l’inseguimento della perfezione estetica.

Il successo commerciale e i riconoscimenti ottenuti da the substance

The Substance ha riscosso un successo importante, sia al botteghino che nelle manifestazioni internazionali del cinema. Con un budget di circa 18 milioni di dollari, ha incassato quasi 82 milioni, un risultato che conferma il forte interesse verso questo tipo di horror che trascende il puro spavento per toccare temi profondi.

Il film ha ottenuto più di 100 nomination in vari premi, vincendone 79. Tra i riconoscimenti più significativi si segnalano il premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes, il miglior trucco agli Oscar e il premio come miglior attrice protagonista ai SAG Awards per Demi Moore.

Questi risultati testimoniano la qualità della produzione e la capacità di The Substance di coinvolgere sia il pubblico che le giurie di settore, affermandosi come un punto di riferimento per il cinema horror contemporaneo.

Demi moore e il legame personale con la storia del film

In alcune interviste, Demi Moore ha raccontato come The Substance l’abbia toccata a livello personale. Ha ammesso di aver vissuto un passato segnato da una relazione difficile con la propria immagine corporea, durante il quale si puniva e si mostrava severa con se stessa. Ora, ha detto, guarda al proprio corpo con più fiducia e intuizione.

Interpretare Elisabeth le ha permesso di esplorare queste tematiche in modo profondo, mettendo in scena la fragilità e la violenza di una ricerca incessante della bellezza. Il film, in questo senso, diventa uno specchio spietato che riflette il bisogno di piacere – e piacersi – a scapito di qualsiasi libertà o naturalezza. The Substance trascende l’horror per proporre uno sguardo critico su un fenomeno radicato nella cultura contemporanea, senza tralasciare l’intensità emotiva della storia.