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Joe Eszterhas torna con il reboot di Basic Instinct promettendo un thriller erotico senza censure e polemiche

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Joe Eszterhas rilancia Basic Instinct con un thriller erotico senza filtri. - Unita.tv
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L’annuncio della nuova sceneggiatura di Joe Eszterhas per il reboot di Basic Instinct ha acceso l’interesse di appassionati e critici del cinema. Trentatré anni dopo il grande successo e le controversie legate al thriller originale del 1992, lo sceneggiatore torna con un progetto che mira a scuotere ancora una volta il pubblico, mantenendo intatta la carica provocatoria che aveva contraddistinto il film. Amazon MGM Studios e il produttore Scott Stuber hanno acquisito i diritti, mettendo in moto il processo per riportare sullo schermo questo titolo tanto discusso.

L’accordo milionario per la sceneggiatura e la volontà di un ritorno senza compromessi

La firma di Joe Eszterhas per il reboot è stata accompagnata da un contratto consistente: l’autore incasserà fino a 4 milioni di dollari se il progetto verrà portato a termine, con un anticipo di 2 milioni già garantito. La cifra richiama quella guadagnata per la sceneggiatura originale, che nel 1992 aveva stabilito un record con un budget di 3 milioni di dollari solo per la scrittura. L’età di Eszterhas, oggi ottantenne, non sembra frenare la sua determinazione a tornare a scrivere un thriller ricco di tensione sessuale, anzi.

In un’intervista a IndieWire, Eszterhas ha risposto a chi dubita delle sue capacità creative a questa età, dicendo che dentro di lui vive un “ometto contorto”, un personaggio immaginario nato a 29 anni che lo motiva a creare trame intense e provocatorie. Questo “partner di scrittura interno” alimenta la sua voglia di spingere i limiti del genere, promettendo un’esperienza cinematografica esplicita e senza filtri.

Basic Instinct e il ricordo di uno scandalo rimasto nella storia del cinema

Il film originale di Paul Verhoeven aveva trasformato Sharon Stone in un’icona del cinema erotico e Michael Douglas in un protagonista capace di tenere incollati gli spettatori tra suspense e seduzione. La scena delle gambe accavallate è diventata una delle immagini più iconiche e discusse della cinematografia degli anni Novanta, ma il film non si è fermato a quel dettaglio.

Basic Instinct ha segnato uno dei maggiori incassi del 1992, imponendosi anche grazie alle sue scelte narrative audaci e alle scene spinte che hanno diviso l’opinione pubblica. Vietato ai minori, il thriller è ancora citato nella storia del cinema come esempio di contenuto provocatorio che ha portato molte polemiche. La storia del detective Nick Curran, interpretato da Michael Douglas, e la misteriosa scrittrice Catherine Tramell, impersonata da Sharon Stone, ha mantenuto vivo il dibattito sulla rappresentazione del desiderio e della violenza sul grande schermo.

Il racconto di Sharon Stone sugli ostacoli per ottenere il ruolo da protagonista

Sharon Stone ha parlato spesso delle difficoltà incontrate prima di ottenere la parte di Catherine Tramell. In numerose interviste, ha ricordato come fosse la tredicesima scelta e il fatto di dover difendersi da costanti scetticismi. La sua determinazione però ha pagato, portandola a conquistare un ruolo che avrebbe segnato la sua carriera.

In un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter nel 2024, Stone ha raccontato di aver tenuto la sceneggiatura nascosta sul frigorifero per mesi, pronta a dimostrare il suo valore. La sua performance ha catturato l’attenzione del pubblico e critica, culminando in un momento decisivo sul red carpet del Festival di Cannes, dove il suo nome è stato scandito dalla folla, donandole una sensazione di sollievo e conferma del suo talento. Questo ricordo mostra la tenacia dietro l’apparente glamour di un ruolo iconico.

Basic Instinct 2 e le aspettative per il nuovo reboot

Dopo il successo dell’originale, il sequel uscito nel 2006 ha incontrato un destino ben diverso. Basic Instinct 2 ha raccolto critiche negative e ha deluso al botteghino, incassando solo 38,8 milioni in tutto il mondo, una cifra lontana dai 353 milioni del capostipite. Questo flop ha ridotto l’entusiasmo degli appassionati e frenato tentativi di rilanciare la saga per un certo periodo.

Ora, con il nuovo reboot targato Amazon MGM Studios, le aspettative sono alte e le domande molteplici. Non è chiaro se Sharon Stone tornerà a far parte del cast, ma l’interesse del pubblico resta forte. Il progetto potrebbe riportare al centro del dibattito temi scottanti, riproposti con un taglio “anti-woke” come anticipato dallo sceneggiatore. Il clima attorno al film promette di essere altrettanto acceso quanto quello che aveva provocato l’originale.

Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Rosanna Ricci

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Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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