Home Jodie foster spiega a cannes perché ha rifiutato il cameo in quel pazzo venerdì, sempre più pazzo con jamie lee curtis e lindsay lohan

Jodie foster spiega a cannes perché ha rifiutato il cameo in quel pazzo venerdì, sempre più pazzo con jamie lee curtis e lindsay lohan

Jodie Foster spiega il rifiuto del cameo in “Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo” al festival di Cannes, citando impegni lavorativi e una preferenza per ruoli drammatici rispetto alle commedie.

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Jodie Foster ha rifiutato un cameo nel sequel di "Quel pazzo venerdì" per impegni lavorativi e la sua preferenza per ruoli drammatici, nonostante il forte legame con Jamie Lee Curtis e il valore affettivo del progetto. - Unita.tv

Jodie foster, figura iconica del cinema, ha rivelato durante il festival di Cannes il motivo per cui non ha voluto partecipare al sequel della commedia “Quel pazzo venerdì“, intitolato “Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo“. Il progetto, che vede nuovamente coinvolte Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan, le aveva offerto un cameo, ma l’attrice ha declinato l’invito spiegando i suoi impegni e preferenze professionali. La sua carriera, dall’infanzia sul set fino alle scelte recenti, racconta molto del percorso di una donna capace di muoversi tra ruoli intensi e dilemmi artistici.

Il legame di jodie foster con quel pazzo venerdì e la proposta del cameo

Nel 1976, a soli 14 anni, Jodie foster recitò nel film “Tutto accadde una notte“, la versione originale della commedia che nel 2003 fu rifatta da Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan con il titolo “Quel pazzo venerdì“. In quel lungometraggio, Jodie interpretava Annabel Andrews, una ragazza adolescente che affronta situazioni tipiche della crescita insieme all’attrice Barbara Harris. Quel film segnò un momento importante nella carriera precoce di Foster, introducendola al pubblico in un ruolo familiare e delicato.

Quando Nisha Ganatra, la regista del recente “Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo“, ha pensato di coinvolgere Jodie foster in un breve cameo, ha tentato tutte le strade possibili. Ganatra ha raccontato di aver fatto pressing con molto entusiasmo per avere Foster nel sequel, vista l’importanza simbolica di un legame tra passato e presente della pellicola. Tuttavia, Jodie non ha potuto accettare. La sua decisione ha sorpreso molti, soprattutto perché Jamie Lee Curtis, che fa parte della nuova versione, resta una grande amica di lunga data.

Il rifiuto di jodie foster e i suoi impegni a cannes

Durante una conferenza stampa tenuta al festival di Cannes, Jodie foster ha fornito delle spiegazioni più precise sul perché ha dovuto rinunciare al cameo. L’attrice infatti era impegnata con le riprese di “Vie Privée“, un progetto che le richiedeva piena attenzione e presenza sul set. Nonostante la sua assenza fisica, Foster ha confessato di aver seguito con interesse il nuovo film, sostenendo le colleghe da lontano.

Il legame di Foster con Jamie Lee Curtis emerge con forza in queste dichiarazioni. Foster sottolinea l’affetto e la stima reciproca tra loro, che sono valse a mantenere i rapporti negli anni, indipendentemente dal fatto che non siano riuscite a collaborare in questo caso. Il rifiuto non è stato quindi un segnale di distacco, ma piuttosto una questione pratica legata a un fitto calendario di lavoro.

Jodie foster, la carriera intensa fin da bambina e la scelta di fermarsi a 18 anni

Jodie foster ha raccontato di come la sua infanzia, praticamente trascorsa sui set cinematografici, l’abbia portata a una riflessione profonda quando era ancora adolescente. Con più di dieci anni di esperienza alle spalle prima dei 18 anni, sentiva il bisogno di cambiare rotta. Questa decisione nasceva non da mancanza di passione per la recitazione, ma dalla volontà di esplorare altre parti della sua identità e creatività.

Ha ammesso di non avere competenze ufficiali fuori dal mondo del cinema. Avrebbe accolto volentieri attività diverse, come la scrittura, la pittura o la scultura, ma sa bene che la sua vita si è sempre incanalata nella recitazione sin da quando era una bambina prodigio. Quel bisogno di mettere una pausa è diventato un punto fermo nella sua carriera formativa e l’ha spinta a ponderare con attenzione ogni nuovo ruolo.

La difficoltà di jodie foster con le commedie in inglese e la sua attrazione per ruoli drammatici

Il percorso di Jodie foster si è sviluppato soprattutto in ruoli drammatici e intensi. La recitazione nelle commedie in lingua inglese non l’ha mai convinta del tutto. Lei stessa ha spiegato che, a suo giudizio, le commedie statunitensi mancano spesso di sottigliezza e intelligenza, qualità che lei considera fondamentali per un buon film. Questo ha inciso sulla sua scelta di evitare progetti di questo tipo, preferendo concentrare energie su lavori più seri.

Foster ha descritto la difficoltà nel rimanere attratta da una commedia oltre una settimana. Talvolta, dopo pochi giorni sul set, pensa che sia il momento di chiudere, tanto trova tediosa la ripetizione. Per lei, le commedie risultano più impegnative da girare rispetto a un dramma, poiché richiedono tempi e approcci diversi, soprattutto in termini di tempismo e ritmo. Questo aspetto spiega anche il perché non abbia accettato di fare un cameo in un film comico come “Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo“, nonostante il valore affettivo e la presenza di amici sul set.