Il mondo del cinema ha visto negli ultimi anni molte discussioni sulle scelte di casting, in particolare per i ruoli iconici. Un caso recente riguarda il progetto di un nuovo film su Superman, che avrebbe potuto avere una svolta significativa nella rappresentazione del celebre personaggio. J.J. Abrams, noto regista e produttore dietro a grandi franchise come Star Wars – Il risveglio della forza, aveva avanzato una proposta per un Superman interpretato da un attore nero. Questa idea però non ha trovato l’appoggio della dirigenza di Warner Bros., guidata dall’amministratore delegato David Zaslav.
La proposta di jj abrams per un superman diverso dal solito
Prima della fusione tra Warner Bros. e Discovery, era in sviluppo presso lo studio un progetto dedicato a Superman con J.J. Abrams coinvolto come produttore tramite la sua società Bad Robot. La sceneggiatura sarebbe stata affidata a Ta-Nehisi Coates, scrittore noto per le sue opere che affrontano temi politici e razziali negli Stati Uniti.
L’idea principale prevedeva che il protagonista Kal-El fosse interpretato da un attore nero senza modificare la linea narrativa classica del personaggio Clark Kent/Superman bianco conosciuto dal grande pubblico. Il film avrebbe avuto probabilmente uno sfondo ambientale legato all’epoca dei diritti civili americani, portando così alla luce questioni sociali attraverso una figura simbolo come quella dell’uomo d’acciaio.
Questa scelta nasceva dalla volontà di esplorare nuove prospettive sul mito di Superman senza rinunciare al suo nome originale o alla sua identità fondamentale ma ampliando lo spettro delle rappresentazioni nel cinema mainstream.
David zaslav boccia l’idea definendola troppo woke
La richiesta avanzata da J.J. Abrams non ha però incontrato il favore dell’amministratore delegato David Zaslav che guida Warner Bros., azienda responsabile dei diritti cinematografici sui personaggi DC Comics inclusa questa nuova versione dell’uomo d’acciaio.
Zaslav avrebbe considerato la proposta troppo “woke“, termine spesso usato nel dibattito pubblico americano per indicare iniziative percepite come forzate o dettate più dall’agenda politica che dalla qualità artistica o narrativa vera e propria.
Di conseguenza la produzione ha deciso di non procedere con quel tipo di casting né con quella visione tematica specifica legata ai diritti civili o alle questioni razziali evidenziate da Coates nella sceneggiatura iniziale.
Al posto della versione immaginata da Abrams è stato poi scelto un approccio differente sotto la guida creativa successiva affidata a James Gunn e Peter Safran; questi hanno optato per mantenere Clark Kent nei panni tradizionali ma con nuovi volti scelti secondo criteri diversi rispetto al progetto precedente bocciato dalla direzione dello studio hollywoodiano.
Reazioni contrastanti tra fan e attori coinvolti
L’annuncio del progetto originale aveva già acceso diverse reazioni fra i fan storici del personaggio DC Comics: molti hanno criticato l’idea ritenendola superficiale perché limitarsi a cambiare solo il colore della pelle senza creare nuovi eroi neri rischia di apparire poco autentico o addirittura riduttivo rispetto alle reali esigenze narrative moderne.
Tra gli attori considerati c’erano Michael B. Jordan – noto interprete impegnativo anche fuori dal genere superhero – insieme a Ray Fisher . Entrambi avrebbero declinato l’offerta perché convinti che trasformare semplicemente Clark Kent in una persona nera non bastasse ad arricchire davvero il racconto né ad offrire spessore culturale adeguatamente sviluppati nel contesto narrativo più ampio dell’universo DC cinematografico contemporaneo.
Il rifiuto degli interpreti sottolinea quanto sia delicata oggi ogni scelta riguardo figure così radicate nell’immaginario collettivo mondiale; serve qualcosa più profondo oltre al semplice cambio estetico se si vuole conquistare consenso critico ed evitare accuse superficiali verso tentativi visti come meri espedienti commerciali o politicamente corretti soltanto sulla carta.
James gunn prende le redini: nuova strada per superman
Dopo lo stop imposto dall’ad David Zaslav alla prima idea firmata Abrams-Coates, Warner Bros si è affidata a James Gunn insieme al produttore Peter Safran. Questi hanno costruito una nuova versione cinematografica dedicata all’uomo d’acciaio scegliendo David Corenswet come volto ufficiale del protagonista Clark Kent/Superman.
La decisione riflette una volontà diversa rispetto all’approccio iniziale: qui si punta su elementi classici ben consolidati nel tempo pur introducendo novità narrative meno radicali sul piano sociale ma forse più accettabili agli occhi degli spettatori tradizionali.
Questo cambio rotta mostra quanto sia complesso trovare equilibrio tra innovazione culturale nelle storie popolari hollywoodiane ed esigenze commerciali legate ai gusti ampiamente diffusi fra pubblico internazionale.
Le scelte fatte finora indicano chiaramente quali siano i limiti imposti dalle grandi major quando si tratta di modifiche sostanziali sull’identità iconica dei loro protagonisti.