Jason Statham in A Working Man: un action movie che punta su adrenalina e cliché

“A Working Man”, il nuovo film di David Ayer con Jason Statham, racconta la storia di Levon Cade, un ex militare che affronta una mafia russa per salvare la figlia rapita.
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Jason Statham in A Working Man: un action movie che punta su adrenalina e cliché - unita.tv

A Working Man, il nuovo film diretto da David Ayer, si presenta come un action movie che non si perde in fronzoli e va dritto al punto. Con un mix di azione e un pizzico di umorismo, il protagonista Jason Statham si muove attraverso una trama prevedibile ma coinvolgente. Il film, basato sul romanzo di Chuck DixonLevon’s Trade“, offre un ritratto di un eroe della classe operaia, ma non senza alcune criticità.

Jason Statham: l’eroe della classe operaia

Nel film, Jason Statham interpreta Levon Cade, un ex Royal Marine Commando che, dopo aver servito il suo paese, si ritrova a lavorare nel settore edile. Con indosso scarpe anti-infortunistiche e un robusto giaccone Carhartt, Levon incarna il prototipo dell’operaio americano. La sua vita prende una piega drammatica quando Jenny, la diciannovenne figlia della sua squadra di costruzione, viene rapita. Questo evento lo spinge a tornare in azione, pronto a combattere per salvarla e a lasciare dietro di sé una scia di violenza.

La trama si sviluppa attorno alla ricerca di Jenny, che lo porta a confrontarsi con una potente mafia russa coinvolta nel traffico di esseri umani. La scelta di Statham come protagonista non è casuale: l’attore è noto per i suoi ruoli in film d’azione e la sua presenza scenica è indiscutibile. Tuttavia, il film non riesce a sfruttare appieno il suo potenziale, limitandosi a seguire una formula collaudata senza apportare novità significative al genere.

La regia di David Ayer: un approccio poco originale

David Ayer, noto per film come Fury e End of Watch, ha una carriera caratterizzata da alti e bassi. In A Working Man, il regista sembra ripetere schemi già visti, senza riuscire a dare una spinta innovativa alla narrazione. La pellicola si presenta come un mix di cliché e situazioni prevedibili, rendendo difficile per lo spettatore mantenere alta l’attenzione. La durata di due ore appare eccessiva, soprattutto in un film d’azione dove il ritmo è fondamentale.

La mancanza di originalità nella trama e la ripetitività degli eventi possono risultare deludenti per chi si aspetta un’esperienza cinematografica coinvolgente. Ayer non sembra avere l’intenzione di sorprendere il pubblico, preferendo una narrazione lineare che si affida a dinamiche già ampiamente esplorate nel panorama del cinema d’azione.

Un film per gli amanti del genere, ma poco memorabile

A Working Man si propone come un film d’azione per gli appassionati del genere, ma rischia di essere dimenticato in breve tempo. La presenza di attori come David Harbour, anche se in un ruolo secondario, non riesce a sollevare il film da una mediocrità che lo caratterizza. La pellicola è concepita per intrattenere, ma non offre spunti di riflessione o elementi distintivi che possano renderla memorabile.

In un’epoca in cui il cinema d’azione è in continua evoluzione, A Working Man sembra rimanere ancorato a formule superate. La sua semplicità, sebbene possa attrarre un pubblico in cerca di intrattenimento senza troppe pretese, non basta a farlo emergere tra i tanti film simili. La combinazione di un’azione frenetica e una trama prevedibile potrebbe risultare accettabile per una visione leggera, ma non lascia un segno duraturo nel panorama cinematografico contemporaneo.