Il DC Universe sta subendo modifiche importanti, in particolare per quanto riguarda i titoli dei prossimi film dedicati a Superman e Supergirl. James Gunn, che guida i DC Studios insieme a Peter Safran, ha spiegato le ragioni che hanno portato a semplificare i titoli, abbandonando riferimenti diretti alle fonti da cui i film traggono ispirazione. Il cambiamento è frutto di un controllo attento sulle scelte creative, pensato per evitare problemi e rispecchiare meglio le nuove direzioni narrative.
Il confronto sul titolo di superman e la scelta definitiva
In particolare, Gunn ha riferito che il titolo originale di uno dei film, Superman Legacy, anche se inizialmente gradito da lui stesso, è stato valutato durante il premortem e ritenuto inadatto. Il regista ha spiegato che era stanco della formula classica dei titoli con “supereroe e due punti seguito da altro”. Inoltre, quel titolo suggeriva un legame troppo forte con il passato, mentre il progetto guarda soprattutto al futuro della storia di Clark Kent.
Questa discussione ha portato il team alla decisione di cambiare il titolo per riflettere meglio lo spirito del film. Il fatto che nel film ci sia una presenza importante del concetto di eredità non giustificava l’uso di un titolo che guardava al passato, creando così una dissonanza che poteva confondere il pubblico.
Il processo “premortem” dietro la scelta del titolo
James Gunn ha spiegato che la decisione di modificare i titoli è nata durante un incontro chiamato “premortem“, una fase di controllo che avviene prima dell’inizio delle riprese. Questo momento serve a immaginare, con onestà, quali problemi potrebbero spingere il progetto al fallimento. Durante questi incontri, i team coinvolti discutono apertamente di quelli che potrebbero essere gli errori o le cause di un insuccesso, prendendo in considerazione preoccupazioni spesso sussurrate ai margini delle produzioni.
Gunn ha raccontato: “Durante il premortem chiediamo: se questo film diventasse un disastro, cosa stiamo facendo ora che potrebbe provocarlo? È un momento in cui si parla senza filtri. In questo modo emergono dubbi sul cast, la produzione, la sceneggiatura o altri dettagli”. Queste osservazioni hanno portato a riflettere sui titoli scelti, considerati troppo legati al passato o troppo lunghi e frammentati, con nomi troppo articolati.
Dettagli sul film supergirl e il cast
Il prossimo film Supergirl, che arriverà nelle sale americane il 26 giugno 2026, mantiene un titolo più semplice, senza sottotitoli o riferimenti espliciti alla serie a fumetti Woman of Tomorrow, da cui prende spunto. Questa scelta rispecchia una direzione più lineare e immediata nella comunicazione del progetto.
Nel cast spicca Milly Alcock, che interpreterà Kara Zor-El. Accanto a lei, sono stati confermati Matthias Schoenaerts, Eve Ridley, David Krumholtz e Emily Beecham, nomi che promettono una squadra solida e variegata. La regia sarà affidata a Craig Gillespie, noto per pellicole come Lars e una ragazza tutta sua, Tonya, Cruella e Dumb Money.
Il ruolo di james gunn nei dc studios insieme a peter safran
James Gunn, insieme a Peter Safran, guida l’universo cinematografico DC dal 2022, con l’obiettivo di riorganizzare e ridefinire i progetti legati ai supereroi. La loro gestione si caratterizza per un approccio più strutturato e critico, che si manifesta anche nelle scelte riguardanti i titoli dei film.
Il confronto aperto e diretto previsto dal premortem permette di evitare scelte create esclusivamente in base alle aspettative di marketing o di nostalgia. L’attenzione si concentra piuttosto sul raccontare storie coerenti e fresche, senza appesantire i titoli con elementi che possano distrarre o confondere gli spettatori. Gunn ha chiarito che questo metodo ha grande importanza per salvaguardare la qualità dei progetti prima della fase delle riprese, quando ormai i cambiamenti diventano complicati.
Questi dettagli mostrano come la ristrutturazione del DC Universe proceda con decisioni mediate e condivise, che riguardano ogni aspetto delle produzioni. Nel caso di Superman e Supergirl, la semplificazione dei titoli ne rappresenta solo un esempio visibile, ma significativo.