La saga del multiverso ha evidenziato le difficoltà dei marvel studios nel mantenere il successo dopo la saga dell’infinito. Fra battute d’arresto al botteghino e critiche poco favorevoli, il modello produttivo imposto da bob chapek durante la sua gestione alla disney ha influenzato la produzione di troppi titoli in tempi ravvicinati, rischiando di saturare il pubblico. James gunn, attuale co-ceo dei dc studios e regista di superman, ha parlato di questi problemi sottolineando le differenze tra l’approccio scelto per i dc studios e quello adottato dalla marvel.
Le pressioni di bob chapek sulla crescita incontrollata della marvel
Durante l’era di bob chapek alla disney è emersa una strategia molto aggressiva nei confronti della produzione di contenuti marvel. La richiesta di un elevatissimo numero di film e serie per cinema e disney+ ha creato una pressione enorme su kevin feige e il suo team. Questa scelta, nata per sfruttare la popolarità del franchise, alla lunga ha confuso e stancato il pubblico.
James gunn ha citato questa fase come cruciale per spiegare le difficoltà recenti dei marvel studios. Chapek pretendeva un flusso costante di nuovi contenuti, senza differenziare la qualità o rispettare i tempi necessari per lo sviluppo creativo. Questo ha prodotto una certa “intolleranza” verso quello che tecnicamente dovrebbe essere il catalogo di punta dei supereroi, generando una saturazione di storie e personaggi.
I dati di botteghino e le recensioni negative hanno riflettuto questi problemi, segnando una fase di stallo che ha convinto i vertici disney a riconsiderare la strategia. Gunn, in qualità di addetto ai lavori e osservatore diretto, ha evidenziato come troppa offerta senza un’adeguata selezione qualitativa possa danneggiare il legame con il pubblico.
Il confronto tra superman di gunn e i fantastici 4
Durante un’intervista rilasciata a rolling stone, james gunn è stato interrogato sulle somiglianze percepite fra la sua versione di superman e i fantastici 4, personaggi mitici della marvel. Gunn ha espresso dubbi su questo parallelo, precisando che il suo lavoro si ispira alla silver age dei fumetti, ma senza ricrearne un’estetica troppo stilizzata o retrò.
Ha illustrato come il superman che dirige comprenda elementi retro-futuristici, visibili nelle ambientazioni come il daily planet con il suo iconico globo gigante e la presenza di robot e tecnologia avanzata. Questi aspetti rendono la narrazione unica e differente, rispetto alla classica rappresentazione che si può trovare nei film marvel.
Questa distinzione nel design e nella narrazione si riflette anche nel modo in cui i dc studios intendono gestire le proprie uscite: prodotti con un’ambientazione e un mood riconoscibili, meno spinti verso una molteplicità di progetti paralleli ma piuttosto concentrati su titoli di qualità.
L’approccio diverso dei dc studios per evitare gli errori marvel
Gunn ha spiegato che i dc studios hanno scelto una strada opposta rispetto al modello marvel adottato in passato. Non c’è l’obbligo di rispettare un numero preciso di film o serie ogni anno. Al contrario, ogni progetto sarà sviluppato e pubblicato solo se giudicato di alto livello.
Questo significa che dc studios punteranno a rilasciare meno titoli ma con maggiore cura, sperando che in media mantengano un alto standard qualitativo. Gunn ha ammesso che non tutte le uscite potranno sempre essere positive, ma l’obiettivo è garantire una qualità complessiva senza sacrificare la coerenza e la riconoscibilità.
L’intento è quello di salvaguardare l’interesse dei fan e del pubblico evitando un’eccessiva frammentazione, troppo frequente nel cinema dei supereroi. Questo metodo presuppone una selezione rigorosa dei progetti e una libertà creativa maggiore rispetto a quella imposta in passato.
In questo contesto, l’esperienza di gunn alla marvel, pur non priva di successi, è servita a individuare quali carenze evitare per creare un nuovo corso più sostenibile e apprezzato dal pubblico.
