James Franco ha partecipato alla seconda serata del BCT Festival del Cinema e della Televisione di Benevento 2025, portando con sé un forte legame con l’Italia, in particolare con Napoli. L’attore statunitense ha raccontato la sua esperienza sul set di Hey Joe, film diretto da Claudio Giovannesi che lo vede protagonista insieme a Francesco Di Napoli. Durante l’incontro con la stampa, Franco ha condiviso le emozioni provate girando in Italia e parlato dei suoi progetti futuri legati al nostro paese.
James franco e il suo rapporto speciale con l’italia
L’amore di James Franco per l’Italia nasce da anni di viaggi nel nostro paese e si è rafforzato durante le riprese di Hey Joe. L’attore non nasconde la sua passione per Napoli, città che considera unica per atmosfera e cultura. La presenza al BCT Festival rappresenta un’occasione importante per consolidare questo rapporto: “Mi piace essere qui in Italia,” ha detto durante l’intervista a Benevento. Ha spiegato come sia stato affascinante lavorare a un progetto così radicato nella storia italiana recente.
Hey Joe è ambientato tra la Napoli del secondo dopoguerra e gli anni ’70 ed esplora temi profondi come il ritorno alle origini, i rapporti familiari complicati e le seconde possibilità nella vita. Per Franco questo film è molto più di una semplice esperienza professionale: “Per me è stato un dono meraviglioso,” ha sottolineato riferendosi alla collaborazione col regista Claudio Giovannesi.
Dietro le quinte del film hey joe: storie dal set tra napoli puglia e calabria
Le riprese si sono svolte principalmente a Napoli ma anche in altre regioni italiane come Puglia e Calabria, offrendo all’attore americano uno sguardo ampio sulla realtà meridionale italiana degli anni passati. James Franco ha descritto il lavoro sul set come intenso ma ricco di momenti significativi grazie anche all’accoglienza degli abitanti locali.
Il personaggio interpretato da Franco, Dean Barry, è un veterano segnato dalla vita che torna nel sud italia dopo molti anni per ritrovare suo figlio Enzo nato dalla relazione con Lucia nei quartieri spagnoli. Questo viaggio diventa metafora della ricerca personale dell’attore stesso rispetto ai temi universali della famiglia e del perdono.
Franco ricorda bene i giorni trascorsi sul set: “Ho conosciuto tanti amici qui che frequento ancora quando posso,” racconta mostrando affetto verso quella parte d’Italia diventata ormai una seconda casa spirituale oltre che professionale.
Dean barry tra rimpianti ed evoluzione personale nel racconto dell’attore
Interpretare Dean Barry significa affrontare un ruolo complesso sotto molti aspetti emotivi perché rappresenta una figura segnata dagli errori commessi ma desiderosa di riscattarsi attraverso nuove scelte consapevoli. James Franco spiega chiaramente cosa rende speciale questo personaggio: non è cattivo ma incapace fino a quel momento d’instaurare veri legami umani duraturi.
Dean decide infatti di partire verso Napoli solo dopo aver ricevuto notizie drammatiche sulla madre del figlio mai conosciuto; questa scelta rappresenta la volontà concreta d’affrontare i propri fallimenti personali andando incontro a una possibile redenzione familiare ed esistenziale.
L’attore evidenzia quanto questa dinamica possa rispecchiare situazioni comuni nella vita reale soprattutto maschile dove spesso ci si trova davanti alla necessità improvvisa o attesa d’un cambiamento radicale prima impensabile o rifiutata fino ad allora; “Quando ti apri alla possibilità nuova tutto può cambiare” conclude spiegando così lo spirito profondo dietro la storia narrata dal film.
Nuovi progetti italiani per james franco tra cinema locale ed esperienze condivise
Nonostante abbia costruito gran parte della sua carriera negli Stati Uniti James Franco conferma attraverso queste esperienze italiane quanto sia stretto ormai il suo rapporto professionale col nostro paese; oltre ad Hey Joe infatti annuncia l’uscita imminente del nuovo lungometraggio Squali diretto da Daniele Barbiero dove recita insieme all’attore Lorenzo Zurzolo.
Questi lavori testimoniano interesse costante verso produzioni italiane capaci d’offrire ruoli stimolanti lontani dai classici cliché hollywoodiani permettendo così allo stesso attore d’esplorare territori artistici diversi mantenendo viva una connessione culturale profonda maturata negli ultimi anni grazie anche agli incontri fatti durante i vari soggiorni nelle regioni meridionali italiane.
Franco riflette inoltre sulle difficoltà insite nell’essere attori oggi soprattutto riguardo al confronto pubblico costante cui sono sottoposti: ogni progetto viene analizzato pubblicamente mentre altri mestieri restano circoscritti al privato senza giudizi diffusi. Nonostante ciò ribadisce quanto ama questo mestiere definendolo divertente, creativo, pieno dì sfide continue capaci però dì dare grandi soddisfazioni personali.
In definitiva queste parole delineano uno sguardo maturo su un percorso artistico sempre aperto ad apprendere nuovi modi dì raccontarsi mantenendo fede ai valori umani fondamentali presenti nelle storie portate sullo schermo.