James brolin ha raccontato in un’intervista recente a People di essere stato molto vicino a interpretare James Bond all’inizio degli anni ’80. L’attore, che allora aveva poco più di 40 anni, si era preparato per il ruolo in Octopussy – Operazione Piovra, dopo l’annuncio dell’addio di Roger Moore al celebre franchise. La sua esperienza mostra come una decisione improvvisa abbia modificato il corso della sua carriera.
l’avvicinamento al ruolo di james bond e la sorpresa per la decisione finale
Nel periodo in cui Roger Moore lasciò temporaneamente il personaggio di 007, James brolin fu contattato dalla produzione e volò subito nel Regno Unito per incontrare i responsabili del film. Ricorda che prese un appartamento e iniziò ad allenarsi con gli stuntman coinvolti nelle scene d’azione del film. Cubby Broccoli, produttore storico della saga, lo aveva già scelto come possibile nuovo volto dell’agente segreto britannico.
Nonostante questi segnali incoraggianti non fosse ancora stato firmato alcun contratto definitivo. Brolin tornò negli Stati Uniti per prendere le sue cose personali perché avrebbe dovuto restare via circa un anno per le riprese. Poi arrivò una telefonata inattesa: Roger Moore aveva deciso di rimanere nel ruolo ancora una volta e quindi lui venne escluso dal progetto senza preavviso.
Questa svolta improvvisa chiuse bruscamente quella possibilità che sembrava ormai concreta ed ebbe un impatto importante sulla carriera dell’attore in quel momento cruciale.
le difficoltà professionali dopo amityville horror e i ruoli meno noti ma significativi
Dopo aver interpretato George Lutz in Amityville Horror , James brolin attraversava una fase complicata nella sua carriera artistica. Aveva anche rifiutato il ruolo di Superman proprio mentre cercava nuove opportunità lavorative più stimolanti o diverse rispetto ai ruoli da protagonista classico con cui era stato associato fino ad allora.
In questo periodo Brolin scoprì gradualmente la passione per il cosiddetto character acting: interpretazioni complesse dove poteva esplorare personalità diverse invece dei personaggi semplicemente carismatici o eroici tradizionali.
Ha citato alcuni esempi importanti come l’interpretazione del presidente Ronald Reagan oppure quella dello storico attore Clark Gable; inoltre ha ricordato con intensità anche il ruolo dell’uomo che perde lentamente la ragione nel film horror sopracitato. Questi lavori gli hanno permesso di dimostrare versatilità ed espressività lontano dai cliché hollywoodiani più comuni.
preferenze artistiche verso ruoli meno conosciuti rispetto ai grandi protagonisti
James brolin ha sottolineato come sia soddisfatto dei tanti personaggi minori o meno popolari che ha portato sullo schermo durante tutta la sua lunga attività cinematografica e televisiva. Ha spiegato chiaramente che preferisce queste parti perché gli consentono libertà creativa maggiore rispetto ai ruoli da “bello protagonista” assegnati soprattutto nella prima parte della sua vita professionale.
Questo approccio riflette una volontà precisa: evitare etichette rigide legate all’immagine pubblica tradizionale ed esplorare invece figure umane complesse con sfumature psicologiche articolate.
Tra i suoi lavori successivi figura anche Last Chance Harvey , dove recita accanto a Kathy Baker; questo esempio dimostra ulteriormente quanto abbia cercato progetti diversi dal mainstream hollywoodiano classico pur mantenendo sempre alta qualità recitativa.
Il percorso artistico racconta così non solo uno scorcio sul dietro le quinte delle produzioni famose ma anche su scelte personali spesso decisive nell’evoluzione professionale degli attori americani degli ultimi decenni.