Il film “Minecraft“, diretto da Jared Hess, ha suscitato molte aspettative, soprattutto dopo le dichiarazioni di Jack Black, che lo ha definito un’opera necessaria in un periodo caratterizzato da tensioni geopolitiche ed economiche. Tuttavia, nonostante le buone intenzioni, il film sembra mancare di quella leggerezza e ispirazione che ci si aspettava, risultando più un prodotto commerciale che un’opera creativa. In questo articolo, esploreremo i dettagli della trama, le scelte artistiche e le performance del cast, per capire meglio cosa non ha funzionato in questo adattamento cinematografico.
La trama di Minecraft: un viaggio nel reame cubico
La storia di “Minecraft” ruota attorno a Natalie, interpretata da Emma Myers, e suo fratello Henry, interpretato da Sebastian Hansen, che si trasferiscono in una piccola cittadina dell’Idaho. Qui, i due ragazzi incontrano una celebrità locale, interpretata da Jason Momoa, che possiede un misterioso artefatto a forma di cubo. Questo oggetto li catapulta in un mondo parallelo chiamato Overworld, dove tutto è cubico e che è minacciato dalla strega Malgosha.
In questo reame fantastico, Natalie e Henry si uniscono a Steve, interpretato da Jack Black, il primo umano ad aver esplorato questo universo. Insieme, dovranno affrontare Malgosha e il suo esercito di maiali per salvare il loro nuovo mondo. Tuttavia, la scelta di realizzare un film live-action, piuttosto che un’animazione, ha limitato le potenzialità visive e narrative del progetto. L’Overworld e il Nether, i mondi in cui si svolge la storia, appaiono piatti e poco ispirati, privi della magia visiva che ci si aspetterebbe da un adattamento di un videogioco così iconico.
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Scelte artistiche e narrativa poco coerente
Uno degli aspetti più critici del film è la sua struttura narrativa, che risulta confusa e ripetitiva. Sin dai primi minuti, il film cerca di spiegare il funzionamento dell’Overworld e del Nether, ma queste informazioni vengono ripetute nel corso della pellicola, senza un reale sviluppo. La meccanica giorno-notte, fondamentale nel videogioco, viene trascurata e appare solo quando è conveniente per la trama.
La mancanza di coerenza si riflette anche nei dialoghi e nelle interazioni tra i personaggi. Nonostante ci siano momenti di comicità e una certa chimica tra gli attori, la storia non riesce a creare un legame significativo tra i protagonisti. I conflitti tra i personaggi si risolvono in modo affrettato, senza un vero sviluppo emotivo. Questo porta a una sensazione di superficialità, rendendo difficile per il pubblico investire emotivamente nella storia.
Performance del cast e adattamento italiano
Nonostante le criticità, alcuni membri del cast si distinguono per le loro performance. Jack Black e Jason Momoa offrono una chimica che rende alcune scene più vivaci, mentre Emma Myers e Danielle Brooks si dimostrano all’altezza del loro compito. Sebastian Hansen, nel ruolo di Henry, sorprende per la sua freschezza e spontaneità. Tuttavia, l’adattamento italiano presenta delle problematiche, con alcune voci che non riescono a trasmettere la giusta energia e caratterizzazione. La strega Malgosha, doppiata da Mara Maionchi, e un altro personaggio secondario, doppiato dal rapper Lazza, non riescono a convincere, contribuendo a un’impressione di svogliatezza.
In definitiva, “Minecraft” si presenta come un film che, pur avendo un potenziale interessante, non riesce a sfruttare appieno le sue possibilità. La combinazione di una narrativa debole, scelte artistiche discutibili e un adattamento poco riuscito ha portato a un prodotto finale che delude le aspettative di molti fan del videogioco.