La prima edizione dell’italian global series festival ha riportato al centro dell’attenzione la serialità italiana, dopo anni di assenza da eventi dedicati nel nostro paese. Tenutosi tra Rimini e Riccione, il festival ha raccolto produzioni nazionali e internazionali, creando un’occasione per discutere del presente e futuro delle serie tv in Italia. Marco Spagnoli, direttore artistico della manifestazione, ha evidenziato l’importanza di questo appuntamento nel panorama audiovisivo contemporaneo.
Rinascita della serialità italiana dopo il roma fiction fest
Per molti appassionati la mancanza di un evento dedicato alle serie televisive si è fatta sentire dalla chiusura del roma fiction fest. Quel festival rappresentava uno spazio fisso dove seguire le novità italiane sul fronte della serialità televisiva. La sospensione definitiva aveva lasciato un vuoto che l’italian global series festival si propone ora di colmare.
Marco Spagnoli ha ricordato come l’Italia fosse stata pioniera nel riconoscere il valore delle serie molto prima che altri paesi europei inaugurassero eventi simili. In particolare Francia e Germania hanno moltiplicato i loro appuntamenti negli ultimi anni mentre in Italia mancava una vetrina stabile per questo tipo di contenuti. Il nuovo festival vuole dunque non solo riempire questa lacuna ma rilanciare il dibattito sulle potenzialità industriali e culturali delle serie tv italiane.
L’edizione 2025 si è svolta in Romagna perché Roma non offriva più spazi adeguati alla portata dell’iniziativa soprattutto in coincidenza con grandi eventi come il giubileo o altre manifestazioni importanti nella capitale stessa. L’accoglienza del pubblico nelle sedi scelte – cinema fulgor a rimini e palariccione – ha dimostrato come ci sia interesse crescente verso questi appuntamenti specializzati.
Programma ricco con anteprime internazionali e concorso competitivo
Il direttore artistico ha sottolineato lo sforzo compiuto dal team organizzativo per mettere insieme un calendario fitto di proiezioni, incontri ed eventi collaterali capaci di coinvolgere addetti ai lavori ma anche spettatori curiosi. Non sono mancati titoli italiani presentati in anteprima assoluta accanto a opere provenienti da vari paesi.
Il concorso principale ha visto partecipare oltre trenta produzioni selezionate tra cui reunion, mixtape, video nasty e hidden island si sono distinte per qualità narrativa e tecnica secondo i giudici chiamati a valutare le opere senza distinzioni tra generi o formati tradizionali o sperimentali.
Spagnoli racconta con soddisfazione anche gli scambi interni al gruppo selezionatore: “discussioni accese sulla qualità dei lavori hanno reso evidente quanto alto fosse il livello medio rispetto alle passate esperienze legate alla serialità italiana ed europea.”
L’evento include inoltre premi specifici ispirandosi agli emmy awards americani così da dare risalto ai diversi aspetti creativi legati alla produzione televisiva nazionale senza trascurare la componente popolare rappresentata dalle serate dedicate a fenomeni amatissimi come i cesaroni o can yaman presenti davanti a platee numerose entusiastiche.
Una visione strategica fra intrattenimento qualità ed equilibrio temporale
Spagnoli individua tre criteri fondamentali nella costruzione del festival: intrattenere chi partecipa proponendo contenuti capaci di catturare attenzione; garantire elevata qualità artistica indipendentemente dal genere; scegliere tempi idonei evitando sovrapposizioni con altri grandi appuntamenti audiovisivi nazionali come venezia o torino.
Questa attenzione al calendario consente all’italian global series festival di diventare punto d’avvio ideale per nuove stagioni televisive consentendo produttori, distributori, giornalisti e pubblico appassionato una piattaforma dove confrontarsi prima dell’arrivo ufficiale dei prodotti sui canali tradizionali o sulle piattaforme streaming.
Durante l’edizione 2025 c’è stata anche presenza autorevole dei direttori artistici degli altri maggiori festivals cinematografici italiani. Alberto Barbera , Giulio Base hanno partecipato ad alcuni momenti rafforzando lo spirito collaborativo auspicato dagli organizzatori che puntano su sinergie piuttosto che competizioni sterili fra rassegne diverse.
Evoluzione della narrazione seriale nell’era dello streaming globale
Sono trascorsi meno di dieci anni dall’interruzione del roma fiction fest ma quel mondo era già diverso rispetto all’attuale contesto dominato dallo streaming. Spagnoli evidenzia quanto sia cambiata radicalmente la fruizione delle serie grazie agli smartphone sempre più diffusi, alle piattaforme on demand, ai nuovi linguaggi narrativi che spesso sfuggono ancora ad alcune categorie rigide imposte dal passato.
Il ruolo degli eventi dedicati diventa quindi fondamentale proprio perché aiutano registi, sceneggiatori, attori, produttori ad emergere dall’enorme massa globale producendo contenuti distintivi. Partecipare ai concorsi può fare la differenza permettendo visibilità mirata lontana dal rischio dispersivo tipico oggi dato dalla mole enorme delle proposte digitali disponibili quotidianamente.
Spagnoli invita inoltre a riflettere sulla necessità d’una grammatica specifica propria della serialità moderna: “superando idee obsolete quali ‘film lungo’ applicabile impropriamente ad alcune produzioni; valorizzando invece quelle caratteristiche narrative proprie della struttura episodica capace d’offrire approfondimenti tematici, continuità emotive, innovazioni stilistiche spesso impossibili nei lungometraggi tradizionali.”
La scelta curatoria fatta nell’edizione pilota mostra chiaramente questa direzione: molte opere presentate testimoniano uno sviluppo qualitativo importante capace non solo colmare gap tecnici rispetto ad altre industrie consolidate ma aprirsi continuamente a nuove strade narrative coerenti coi tempi attuali.
L’appuntamento romagnolo segna dunque una tappa significativa nello scenario italiano confermando che parlare seriamente oggi significa guardare avanti senza dimenticare radici storiche ma sapendo adattarsi velocemente all’evoluzione continua richiesta dai pubblici moderni digitalizzati.