Il film itaca. il ritorno, diretto da Uberto Pasolini, propone una versione moderna e intensa dell’odissea di Odisseo. La pellicola mette al centro la fatica del ritorno dalla guerra, la forza dei legami familiari e le difficoltà nel ricostruire una vita dopo anni di assenza e dolore. Il cast riunisce Juliette Binoche e Ralph Fiennes in un racconto che rinuncia alla mitologia per concentrarsi sull’umano.
Un evento atteso: la prima tv su sky cinema uno
Il 30 giugno 2025 alle 21:15 andrà in onda su Sky Cinema Uno itaca. il ritorno, disponibile anche in streaming su NOW e on demand in qualità 4K per gli abbonati Sky abilitati. Si tratta di un appuntamento importante per gli appassionati del cinema d’autore, visto che segna il ritorno sullo schermo della coppia formata da Juliette Binoche e Ralph Fiennes dopo quasi trent’anni dal loro ultimo lavoro insieme ne Il paziente inglese.
La pellicola è stata presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nel 2024 dove ha suscitato interesse per l’approccio originale a un classico della letteratura antica. L’ambientazione resta quella dell’antichità ma senza elementi fantastici; la narrazione si concentra sulle emozioni vissute dai personaggi più che sulle imprese eroiche o divine.
Odisseo tra guerra, famiglia e sfide interiori
Ralph Fiennes interpreta Odisseo come un uomo segnato dalle battaglie ma desideroso di tornare a casa per trovare pace accanto a Penelope , donna forte che ha resistito agli anni d’attesa mantenendo viva la speranza del suo rientro. Il film esplora questa dimensione umana con attenzione ai dettagli emotivi piuttosto che alle gesta epiche.
La presenza minacciosa delle guerre passate continua però ad agitare l’animo di Odisseo; non basta varcare i confini di Itaca perché tutto torni normale. La sicurezza è fragile ed egli deve affrontare nuovi conflitti per proteggere chi ama davvero.
Telemaco vive invece una fase delicata: figlio cresciuto all’ombra della leggenda paterna, cerca risposte sulla sua identità mentre lotta con le aspettative imposte dal mito familiare. Al suo fianco c’è Eumeo , servitore fedele che rappresenta continuità tra passato e presente; inoltre Ángela Molina completa il cast portando ulteriore profondità al racconto.
L’odissea senza mostri né dèi: solo uomini segnati dal tempo
Pasolini sceglie una strada diversa rispetto alle versioni tradizionali dell’Odissea, eliminando ogni elemento soprannaturale come divinità o creature fantastiche presenti nell’opera originale di Omero.
Questo permette al film di concentrarsi esclusivamente sullo spirito umano ferito dalla lontananza, dalle perdite subite durante gli anni trascorsi lontano da casa. I protagonisti sono persone comuni poste davanti a prove reali: devono fare i conti con cicatrici visibili ed invisibili lasciate dalla violenza delle guerre passate.
La trama si sviluppa attraverso scene asciutte ma cariche d’intensità emotiva, mescolando momenti tesi a sprazzi riflessivi dove emergono paure profonde ed esperienze personali vissute dai personaggi principali durante questo difficile percorso verso la ricostruzione interiore ed esteriore della loro esistenza familiare.
Itaca come simbolo universale
Itaca così smette essere solo luogo geografico diventando simbolo universale del tentativo faticoso quanto necessario di ritrovare sé stessi dopo lunghi periodi segnati dall’assenza forzata, dai traumi collettivi provocati dal conflitto armato, dalla ricerca fragile ma vitale dei rapporti autentici dentro una famiglia messa alla prova da eventi più grandi degli individui coinvolti nella vicenda narrata.
