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Indagine sul caso garlasco: nuovo max incidente probatorio porta alla luce tracce sospette su reperti

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Il caso garlasco resta uno dei più discussi della cronaca italiana, a distanza di quasi venti anni dall’omicidio di Chiara Poggi. L’inchiesta, che ha visto protagonisti diversi indagati nel corso degli anni, ha registrato una nuova svolta nell’estate del 2025. La procura di Pavia ha avviato un’ampia revisione degli elementi raccolti, riaprendo l’investigazione anche grazie a nuove tecniche scientifiche. Il dibattito sulla scena del crimine continua a essere acceso, con l’attenzione puntata su nuovi reperti e testimonianze.

Il contesto del delitto di Chiara Poggi e l’iter giudiziario

Il 13 agosto 2007, Chiara Poggi, 26 anni, fu trovata morta nel suo appartamento in via Pascoli a Garlasco, una piccola città in provincia di Pavia. Il corpo della giovane era riverso vicino alla scala della cantina, riportava gravi ferite da arma contundente. Il primo sospettato fin da subito fu il fidanzato, Alberto Stasi, che dichiarò di aver scoperto il cadavere quella mattina. Dopo un lungo e complesso iter giudiziario tra processi, appelli e ricorsi, Stasi fu condannato definitivamente nel 2015.

Malgrado la chiusura della vicenda giudiziaria, nel marzo 2025 la procura ha sollevato nuovamente il caso, iscrivendo sul registro degli indagati un nuovo nome: Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara. Questa novità ha aperto una nuova fase investigativa, culminata in un maxi incidente probatorio svolto a giugno 2025. L’obiettivo è rianalizzare i reperti raccolti all’epoca, anche quelli scartati o trascurati in precedenza, e verificare se emergano elementi utili a chiarire la dinamica dell’omicidio.

Emerge una traccia sospetta su un brick di tè freddo recuperato tra i rifiuti

Durante le analisi nel maxi incidente probatorio del 19 giugno 2025, gli esperti della polizia scientifica di Milano hanno rilevato una traccia sospetta sull’etichetta di un brick di tè freddo, uno dei reperti recuperati nella spazzatura della villetta di via Pascoli. Il dettaglio non era mai stato preso in considerazione negli anni precedenti.

L’ispezione è avvenuta sotto luce ultravioletta, tecnologia che ha permesso di mettere in evidenza una macchia che sembra essere un’impronta digitale oppure una sua parziale forma. Non è ancora stato possibile confermare la natura della traccia. Le autorità intendono procedere con esami dattiloscopici per verificarne l’appartenenza e se possa collegarsi a uno degli individui presenti sulla scena del delitto, compreso Andrea Sempio.

La difesa di Sempio ha manifestato un netto rifiuto alle nuove prove, sollevando questioni di validità e modalità degli esami. Il dibattito sul loro utilizzo nei futuri procedimenti appare destinato a durare. Intanto, gli inquirenti continuano le verifiche per capire se questa traccia possa fornire riscontri concreti alla nuova linea investigativa.

Rilancio dell’indagine e possibili sviluppi futuri

L’attenzione degli inquirenti si concentra ora sulla rielaborazione di tutti i reperti conservati, con particolare attenzione a quelli derivanti dai rifiuti raccolti nella casa di Chiara Poggi. Il ritrovamento della traccia sul brick di tè freddo ha alimentato nuove ipotesi sulla presenza di altre evidenze oggettive che potrebbero essere passate inosservate durante le prime fasi dell’indagine.

Gli sviluppi successivi dipenderanno dall’esito degli approfondimenti forensi, soprattutto sulle impronte digitali e sulle eventuali altre tracce biologiche. La procura di Pavia ha aperto la strada a un percorso investigativo più ampio, che potrebbe riaprire scenari finora chiusi. Il coinvolgimento di Andrea Sempio sottolinea l’intenzione di verificare tutte le piste possibili, rimettere in discussione la ricostruzione originaria e acquisire nuovi elementi per chiarire in modo definitivo il delitto.

L’esame dei reperti comprende anche accertamenti tecnici su oggetti trascurati e poco considerati in passato. Questo approccio mira a rivelare indizi invisibili senza tecniche più avanzate oggi a disposizione.

La vicenda di garlasco rimane dunque sotto osservazione, con la procura pronta a muoversi in base a quanto emergerà dalle perizie. La nuova inchiesta potrà fornire indicazioni utili per eventuali nuovi procedimenti giudiziari, o quantomeno offrire risposte su un caso che ha diviso l’opinione pubblica per molti anni.

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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