Home Il volo torna su canale 5 con “tutti per uno – viaggio nel tempo” ma manca una svolta nei contenuti originali

Il volo torna su canale 5 con “tutti per uno – viaggio nel tempo” ma manca una svolta nei contenuti originali

Il programma “tutti per uno – viaggio nel tempo” ha visto Il Volo esibirsi a Palazzo Te, ma ha suscitato critiche per la prevalenza di cover rispetto ai brani originali del trio.

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Lo show "Tutti per uno – viaggio nel tempo" su Canale 5 ha visto Il Volo protagonista con ospiti illustri, ma ha suscitato critiche per la prevalenza di cover rispetto al repertorio originale del trio. - Unita.tv

Lo show “tutti per uno – viaggio nel tempo”, mandato in onda il 19 maggio 2025 su canale 5, ha riportato il trio Il Volo protagonista in prima serata. La serie di tre appuntamenti musicali è stata registrata a palazzo te, a mantova, e ospita artisti noti della musica italiana e internazionale. Nonostante il successo di pubblico, lo spettacolo ha sollevato qualche dubbio sulla scelta di privilegiare cover e duetti rispetto al repertorio originale dei cantanti.

Lo spettacolo musicale a palazzo te: atmosfera, ospiti e scaletta

La prima puntata di “tutti per uno – viaggio nel tempo” si è svolta lunedì 19 maggio 2025 in una cornice d’eccezione: palazzo te, simbolo rinascimentale di mantova. Il palco, arricchito da un’orchestra di grandi dimensioni, ha fatto da sfondo a un evento molto atteso. Antonella clerici ha condotto lo show insieme a piero barone, ignazio boschetto e gianluca ginoble, le tre voci de Il Volo.

Ospiti e repertorio della serata

Il cast degli ospiti ha acceso la serata con nomi quali fiorella mannoia, eros ramazzotti, placido domingo, gigi d’alessio, gaia, malika ayane, massimo ranieri e anche l’attore comico giorgio panariello. La scaletta si è sviluppata intorno a un viaggio musicale che ha attraversato decenni, dagli anni ’60 e ’70 fino a successi internazionali e classici italiani, con reinterpretazioni affidate al trio e ai vari ospiti.

Il pubblico in sala ha risposto con entusiasmo, regalandosi momenti di applausi scroscianti e standing ovation. Quel che emerge chiaramente è stata la capacità di coinvolgere emotivamente gli spettatori tramite brani familiari e performance ben curate.

Il repertorio originale nascosto dietro le cover: un’assenza che pesa

Nonostante il formato raccontasse un viaggio nel tempo, la serata ha mostrato una prevalenza di cover e omaggi a grandi successi piuttosto che una vera esposizione della musica composta e interpretata da Il Volo. L’ultimo album del trio, “ad astra”, ha avuto uno spazio limitato, con qualche brano originale incluso ma messo in secondo piano rispetto al repertorio popolare.

La domanda che molti fan si pongono è perché non dedicare un intero evento televisivo ai pezzi propri de Il Volo, senza affidarsi a canzoni altrui o ospiti per attirare l’attenzione. Non manca il materiale, dato che i tre artisti hanno un repertorio consolidato e apprezzato, ma sembra mancare la scelta di mostrarlo pienamente.

Questa tendenza sembra riflettere una certa prudenza nell’esporsi con inediti o pezzi meno conosciuti, forse per timore di non raggiungere ascolti elevati o per decisioni strategiche legate alla produzione. In ogni caso, lo spettacolo rinuncia ad approfondire la dimensione più autentica del gruppo.

Riflessioni sul format

Lo spettatore si trova quindi di fronte a una serata più di celebrazione e celebri ospiti che di narrazione personale del trio. Questa scelta limita la conoscenza al grande pubblico delle creazioni più intime e originali di piero barone, ignazio boschetto e gianluca ginoble.

Il volo e la difficoltà di mostrare l’identità autentica in tv

Il pubblico ha sempre amato Il Volo soprattutto per la voce e l’anima con cui interpretano le canzoni. Ed è proprio quella autenticità che sembra in parte nascosta nel format attuale. Preferire i medley di successi altrui e duetti con stelle già consolidate restituisce sicurezza ma toglie spazio al racconto personale.

Nel finale, il trio ha dedicato a antonella clerici la canzone “lei”, ma si tratta di un’altra cover, una reinterpretazione curata e molto apprezzata, certo, ma non un inedito. Questo gesto, che doveva essere toccante, lascia trasparire una volontà di proteggere la propria immagine dietro repertori già rodatI.

Il valore di un concerto senza filtri

Un concerto televisivo senza filtri richiederebbe un salto di fiducia più grande: lasciar cadere le “armature” e affrontare il pubblico solo con canzoni proprie, senza ospiti o cover per fare da supporto. Questo permetterebbe a Il Volo di raccontarsi davvero, senza compromessi.

Lo spettatore oggi si aspetta non solo la tecnica vocale, ma anche l’impatto emotivo che nasce dalla sincerità del racconto musicale. Finché questa opportunità non arriverà, la sensazione è quella di una piccola distanza tra l’artista e la sua platea, nonostante ogni applauso appare caloroso e meritato.