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Il ritorno del cinema di genere italiano: una collezione che ripercorre decenni di produzioni tra spaghetti western e cult d’ exploitation

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Negli ultimi tempi si parla spesso del ritorno del cinema di genere in Italia, un fenomeno che richiama l’attenzione su un capitolo importante della storia cinematografica nazionale. Questo tipo di film ha segnato gli anni dal boom economico in poi, portando sul grande schermo storie capaci di affascinare pubblico e critica. L’interesse attuale nasce da una voglia crescente di riscoprire quelle atmosfere, ma anche da una certa insoddisfazione rispetto al panorama moderno che fatica a trovare nuovi stimoli o modelli riconoscibili. In particolare, la nostalgia per certi generi tradizionali come lo spaghetti western o i polizieschi all’italiana spinge a cercare occasioni dove approfondire e rivedere quei titoli.

L’ evoluzione dello spaghetti western italiano attraverso protagonisti iconici e registi di culto tra Italia, Europa e Usa

Lo spaghetti western rappresenta senza dubbio uno dei capitoli più celebri nel cinema italiano degli ultimi decenni del secolo scorso. Attori come Terence Hill e Bud Spencer hanno dato vita a pellicole entrate nell’immaginario collettivo grazie a titoli come …Altrimenti ci arrabbiamo o Lo chiamavano Trinità. Ma oltre ai nomi più popolari ci sono altre figure importanti come Tomas Milian e Franco Nero, protagonisti sia in western classici sia in polizieschi particolari che hanno saputo conquistare pubblico internazionale.

Secondo la fonte: movieplayer.it.

Analisi del cinema italiano tra ispirazione americana e successi internazionali

Le produzioni italiane degli anni ’60 fino agli ’80 erano caratterizzate da un intenso dialogo con il modello americano; molti film si ispiravano alle ambientazioni statunitensi ma venivano reinterpretati con elementi originali capaci di attrarre anche mercati europei. Questo processo creativo ha dato origine ad opere complesse sotto il profilo produttivo ed estetico.

Tra i titoli disponibili nella collezione si trovano pellicole meno note ma significative come E continuavano a fregarsi il milione di dollari diretto da Eugenio Martín con Lee Van Cleef e Gina Lollobrigida oppure L’oro dei Bravados firmato Don Reynolds . Non mancano le opere fondamentali dirette da registi storici quali Duccio Tessari o Lucio Fulci impegnato nel suo versante western con I quattro dell’apocalisse.

Questa selezione include persino alcune produzioni americane con Charles Bronson o altri attori iconici; non manca qualche sorpresa legata ad interpreti insoliti per il genere, come Kim Novak.

Oltre lo spaghetti western: esplorando avventura, peplum ed exploitation nella collezione mediatica di registi e star italiane ed internazionali

La proposta va ben oltre l’ambito dello spaghetti western concentrandosi su altri generi popolari tra gli appassionati italiani delle scorse decadi. Chi cerca qualcosa fuori dai cliché trova spazio per film d’avventura tratti dalla letteratura popolare italiana ed estera, kolossal spettacolari e fantascienza vintage.

Un esempio è Sandokan diretto da Sergio Sollima nelle diverse versioni esistenti o quello realizzato dal regista Umberto Lenzi; inoltre si possono esplorare titoli più rari come I moschettieri del mare firmato Steno. Il peplum ha una parte importante grazie alle opere girate negli anni ’60 dal maestro Giorgio Ferroni: La guerra di Troia, Ercole contro Moloch oppure Il colosso di Roma fanno parte della selezione insieme ai lavori pionieristici firmati Domenico Paolella o Giorgio Simonelli dedicati ai miti Maciste e Ursus.

L’ influenza della fantascienza e dell’ exploitation orientale nel cinema italiano e internazionale

Per gli amanti della fantascienza spicca la presenza dei film realizzati dall’indimenticabile Antonio Margheriti, autore de La morte viene dal pianeta Aytin fra altri titoli rilevanti nel catalogo tematico proposto sulla piattaforma Mediaset Infinity attraverso CineAvventura.

L’offerta include anche la scena dell’exploitation orientale soprattutto legata al kung fu movie cinese, così detto gongfu. Fra le pellicole c’è Furia Gialla direttamente proveniente dall’esperienza hongkonghese ma pure curiosità particolari quali Pugni, pirati e karate diretto da Joe D’Amato. Quest’ultimo titolo dimostra quanto questa raccolta consenta uno sguardo approfondito sul linguaggio cinematografico nato proprio dall’incontro fra culture diverse, sperimentazioni narrative ed estetiche lontane dai canoni tradizionali europei.

Una piattaforma digitale che offre accesso esclusivo a capolavori del cinema italiano classico e cult internazionali

CineAvventura rappresenta oggi un archivio accessibile dove riscoprire tanti aspetti poco noti oppure dimenticati della produzione italiana dagli anni Sessanta agli Ottanta. Il canale tematico offerto su Mediaset Infinity consente infatti agli appassionati – così come ai neofiti – di immergersi nei vari filoni narrativi sviluppati su territorio nazionale senza perdere contatto con tendenze internazionali coeve.

La piattaforma permette quindi non solo la visione ma anche l’approfondimento storico-artistico attraverso offerte calibrate su diversi gusti permettendo così la rivisitazione consapevole delle radici culturali italiane nell’ambito dello spettacolo audiovisivo.

Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Andrea Ricci

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Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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