Il progetto per rifare il cult degli anni Ottanta “Highlander” sta entrando in una nuova fase. Chad Stahelski, regista noto per la saga di John Wick, guiderà il film prodotto da Amazon. Il cast si arricchisce di nomi importanti, come Russell Crowe, che affiancherà Henry Cavill in ruoli di rilievo ancora in parte segreti. La lavorazione ha subito ritardi ma punta a ripartire a settembre 2025 con l’obiettivo di uscire entro la fine del 2026.
Chad stahelski prende in mano il reboot di highlander
Stahelski si appresta a dirigere il remake di Highlander dopo il successo ottenuto con i film di John Wick. Qui lascia momentaneamente il suo marchio d’azione urbana per immergersi in un racconto che unisce elementi fantasy e dramma storico. Alto è l’interesse per come reinterpreterà la storia dell’immortalità e delle battaglie senza tempo. Stahelski ha alle spalle una carriera che parte da stuntman e coordinatore delle scene d’azione, ruolo che l’ha portato a lavorare come controfigura di Keanu Reeves in Matrix. La sua esperienza sul campo riguarda anche la coreografia delle sequenze di combattimento, aspetto che promette di valorizzare molto nel reboot.
Una nuova sfida per stahelski
Stahelski ha definito “Highlander” una storia con un “potenziale narrativo enorme” e ha espresso la volontà di rispettare il cuore tematico del film originale, mantenendo intatti elementi chiave come l’amore che attraversa i secoli e le battaglie eterne. Al tempo stesso, vuole aggiornare l’estetica e la regia per rendere il racconto più adatto a un pubblico moderno. Questa operazione porta Stahelski lontano dal solo genere action metropolitano del franchise John Wick, aprendo nuove prospettive nella sua carriera.
Russell crowe si unisce al cast accanto a henry cavill
La partecipazione di Russell Crowe è stata confermata da fonti vicine alla produzione, anche se il personaggio che interpreterà non è stato ancora annunciato ufficialmente. Sono circolate ipotesi piuttosto suggestive: Crowe potrebbe vestire i panni del Kurgan, il temuto antagonista del film originale del 1986. Rimangono però indiscrezioni, in attesa di dettagli da comunicati ufficiali.
Crowe porta con sé una solida esperienza e riconoscimenti internazionali grazie al premio Oscar, fattore che rafforzerà la presenza del film nel mercato globale. La sua integrazione nel cast con Henry Cavill può anche alimentare aspettative alte sui ruoli proposti, soprattutto perché entrambi gli attori hanno mostrato capacità di interpretazioni intense in produzioni di genere.
Un cast di spessore per un progetto ambizioso
La scelta di un cast così nutrito e di spessore invita a pensare a un film ambizioso sia nelle sceneggiature che nelle ambientazioni. Oltre il rinnovamento stilistico della regia di Stahelski, il lavoro attoriale sarà cruciale per un racconto che attraversa epoche diverse e sfida il tempo.
La produzione tra slittamenti e nuovi investitori
Il reboot di Highlander ha incontrato diversi ostacoli durante la fase di pre-produzione. Originariamente previsto per gennaio 2025, il film non è partito come programmato. Le riprese sono state rinviate a settembre dello stesso anno. La causa principale è il rimaneggiamento della tabella di marcia dovuto a “Ballerina“, spin-off di John Wick, la cui lavorazione ha richiesto risorse e tempo extra, rallentando il progetto.
Cambi di rotta finanziari
Lionsgate, società legata inizialmente al film, ha rinunciato al progetto a causa delle divergenze sul budget. La sua proposta massima era 165 milioni di dollari, mentre la produzione stimava servissero 180 milioni almeno. In quella fase è entrata Amazon, che ha acquistato i diritti approvando il finanziamento necessario per completare il film secondo le intenzioni originali.
Il copione è stato sviluppato da Michael Finch, già coautore della sceneggiatura di John Wick 4, garanzia di continuità stilistica e narrativa tra i vari progetti di Stahelski. Questo passaggio suggerisce un aggiornamento della sceneggiatura tradizionale, con uno sguardo più moderno e dettagli altamente coreografati per le scene di combattimento.
Come il reboot di highlander reinventa il cult del 1986
Il film originale, datato 1986, è rimasto un pilastro del cinema di culto, con la sua trama incentrata su uomini immortali che si affrontano attraverso i secoli per l’ultimo duello decisivo. Stahelski ha chiarito che vuole onorare questo nucleo tematico, evitando di snaturare la storia ma rinfrescandola con una messa in scena contemporanea.
Un’estetica rinnovata
L’estetica sarà caratterizzata da sequenze d’azione altamente elaborate e coreografate, tipiche del regista. Questo aspetto dovrebbe differenziare nettamente la nuova versione dal cult classico, rendendola più immersiva e visivamente accattivante per gli spettatori moderni.
Non mancheranno nemmeno riferimenti ai temi emotivi, come la connessione tra personaggi che attraversano tempi lunghi e l’amore che sfida la morte e la storia. La narrazione abbraccerà quindi elementi di fantasy e dramma storico, creando un intreccio che si muove attraverso epoche e ambienti diversi.
Stahelski ha evidenziato il desiderio di sviluppare una pellicola che non sia solo azione, ma anche un racconto stratificato con sfumature culturali e storiche. Sarà il primo film diretto da lui fuori dal contesto John Wick e rappresenterà un banco di prova per le sue capacità di raccontare storie più ampie e complesse.
Il reboot di Highlander si presenta così come un’operazione di rilievo per il 2025-2026, in grado di attrarre pubblico grazie all’unione di un cast di richiamo, una regia esperta e la rielaborazione di un titolo amato da anni. L’attesa si concentrerà sulle prime immagini e sulle conferme dei ruoli principali, in particolare riguardo alla parte affidata a Russell Crowe.
