il rapimento di john paul getty iii rivive in captivited con al pacino e katie holmes a roma

Un nuovo film, “Captivated” di Dito Montiel, esplora il rapimento di John Paul Getty III con un approccio psicologico e umano, coinvolgendo Al Pacino e Katie Holmes in ruoli complessi.
"Captivated" di Dito Montiel racconta il rapimento di John Paul Getty III con un approccio psicologico e umano, esplorando il complesso legame tra un boss mafioso e la madre del ragazzo, con un cast di star e riprese a Roma. - Unita.tv

Un nuovo film sta per raccontare una delle vicende più emblematiche degli anni ’70, il rapimento di john paul getty III, con un approccio mai visto prima. Captivated, diretto da dito montiel, mette in scena una versione diversa da quella già raccontata in “tutti i soldi del mondo” di ridley scott. Le riprese, previste a roma a fine mese, coinvolgono volti noti come al pacino e katie holmes, promettendo un racconto che esplora legami inaspettati e tensioni psicologiche sullo sfondo di un tragico evento.

Un racconto differente del rapimento di john paul getty III

Captivated punta a offrire una narrazione più profonda e articolata del rapimento subito da john paul getty III nel 1973, mettendo al centro non solo il dramma in sé, ma soprattutto le dinamiche fra i protagonisti. Al pacino interpreta saro mammoliti, boss della mafia calabrese, mentre katie holmes veste i panni di gail getty, madre del ragazzo rapito. La storia si concentra sull’insolito rapporto che nasce tra i due mentre scivolano in una relazione complicata, fatta di attrazione ambigua e tensioni sotterranee.

Un approccio psicologico e umano

A differenza del precedente film di ridley scott, che mostrava più la trama del rapimento e le strategie per raccogliere il riscatto, captivited si immerge nel lato umano e psicologico dei personaggi coinvolti. La storia esplora la connessione tra due realtà distanti, quella mafiosa e quella aristocratica, che si incontrano in un momento di crisi acuta. La sintesi del film parla di “due anime provenienti da mondi completamente diversi, attratte da una tragedia che cambierà per sempre le loro vite”. Questo elemento rende la pellicola una rilettura originale, con un’atmosfera carica di ambiguità e fascino oscuro.

Il cast in evoluzione e le scelte di produzione a roma

Le riprese di captivited sono programmate a roma, dove la città farà da sfondo a gran parte della storia. La scelta della location restituisce un’atmosfera autentica, collegata all’italia degli anni ’70, con le sue tensioni sociali e criminali. Il progetto, che si è fatto attendere, è diventato più concreto con l’ingresso del produttore andrea iervolino, che ha anche commentato la sua posizione entusiasta sull’opera.

Novità nel cast e trattative in corso

Un cambio importante nel cast riguarda il ruolo del giovane saro mammoliti, inizialmente affidato a toby kebbell, che poi ha lasciato il progetto. Al momento, meadow walker e dermot mulroney sono in trattative per unirsi al film, anche se i dettagli sui loro personaggi non sono stati ancora rivelati. Questo va a completare un cast già formato da interpreti di rilievo che daranno vita a personaggi complessi e stratificati.

Andrea iervolino, CEO della sua nuova società anche a seguito della separazione dalla ex socia monica bacardi, ha voluto sottolineare come captivited rappresenti un progetto con “una narrazione potente, un cast eccezionale e una visione registica forte e personale” di dito montiel. Questo riflette la volontà di puntare su storie intense e poco convenzionali, capaci di affondare nel cuore di episodi realmente accaduti, ma visti da angolazioni poco battute.

Il contributo del regista dito montiel e la nuova visione del dramma

Dito montiel, già conosciuto per film come “guida per riconoscere i tuoi santi”, porta in captivited la sua sensibilità per le storie dure e segnate dal conflitto interiore. La sua regia si concentra sulle sfumature del rapporto umano e sulle tensioni invisibili tra chi si trova di fronte a momenti di estrema pressione. Il racconto si muove tra la suspense del rapimento e la sottile attrazione che si sviluppa tra mammoliti e gail getty.

Un’indagine emozionale oltre la cronaca

Non si tratta solo di cronaca o ricostruzione storica, ma di un’indagine nelle emozioni e nelle motivazioni di chi, pur appartenendo a mondi diversi, si ritrova a dialogare e contrattare in situazioni di vita o morte. Montiel esplora quel delicato equilibrio tra forza e fragilità, tra risentimento e comprensione, che fa da complesso sfondo alla vicenda. La sua scelta di alternare momenti di tensione a quelli di intimità rende la storia più umana e meno simbolica, andando oltre la semplice ricostruzione degli eventi.

Questo approccio ha dato forma a una pellicola che si distacca dalla versione più nota del rapimento Getty e affronta l’argomento da una prospettiva meno prevedibile. In captivited, il rapimento diventa quasi un pretesto per raccontare la collisione di due mondi e la loro capacità di mutare sotto il peso delle circostanze. Il risultato finale mira a un ritratto più sfaccettato, dove i personaggi si evolvono e si intrecciano in modo inatteso, senza cadere in schemi narrativi già visti.