Il mondo degli Anime sta cambiando negli Stati Uniti. Un’indagine di Crunchyroll insieme al National Research Group ha raccolto i gusti e le richieste di quasi 30mila appassionati tra i 13 e i 54 anni. Ne esce un quadro chiaro: sempre più fan vogliono protagoniste femminili forti, più diversità etnica e LGBTQ+ e personaggi adulti che raccontino storie meno adolescenziali. Questo spostamento riflette un pubblico nuovo, soprattutto più femminile e attento a rappresentazioni reali e differenti da quelle classiche dell’animazione giapponese.
Come è cambiato il pubblico degli anime in America
Negli anni ’90 gli Anime erano un fenomeno soprattutto maschile, con protagonisti spesso ragazzi piuttosto stereotipati. Oggi invece, quasi la metà degli appassionati negli Stati Uniti sono ragazze, più interessate a vedere personaggi femminili centrali e ben sviluppati. La ricerca, basata su interviste a 29mila spettatori, ha rivelato che il 44% chiede eroine più presenti e meno cliché. Questa nuova fetta di pubblico non si accontenta più di figure femminili di contorno o semplicemente carine, ma vuole donne con carattere, sfumature e storie che le riguardano davvero.
La composizione del pubblico e le nuove narratività
La composizione varia anche per età: tra i giovani dai 13 ai 18 anni la presenza femminile è salita sensibilmente. Il cambio di rotta riguarda anche la tipologia di narrazioni, che si spostano da eroi maschi spavaldi a personaggi che mettono davanti emozioni, complessità e anche fragilità. È una rivoluzione silenziosa che coinvolge sia le nuove serie proposte sia la scelta di cosa guardare da parte di un pubblico finalmente più vario.
Serie simbolo e protagoniste che rompono gli schemi
Titoli come il monologo della speziale, Dandadan e soprattutto frieren – oltre la fine del viaggio hanno catturato l’attenzione dei fan Americani proprio per questo. Frieren, con la sua protagonista elfica e riflessiva, si è guadagnata una nomination agli Crunchyroll Awards 2025 come anime dell’anno. Anche se alla fine ha perso contro solo Leveling, ha scatenato una grande discussione tra i fan, che si sono detti pronti a premiare storie con eroine lontane dal classico modello kawaii.
Il successo di queste serie conferma un fatto: il pubblico vuole personaggi femminili più realistici, che non si riducano a semplici stereotipi visivi o comportamentali. Sono donne con spessore narrativo, che vivono battaglie interiori e relazioni complesse. Questo tipo di protagoniste ha fatto breccia, mettendo in crisi la tradizione dell’animazione giapponese che per decenni ha preferito eroi maschi e ruoli femminili più piatti.
La spinta per più diversità etnica e rappresentazione lgbtq+
Non si tratta solo di avere più donne protagoniste. Il report ha chiesto ai fan quanto conti per loro la diversità etnica e l’inclusione di personaggi LGBTQ+. Il 59% ha risposto che vorrebbe vedere più personaggi di etnie variegate, mentre il 16% ha detto di volere maggiore visibilità per storie e personaggi LGBTQ+. Questi dati rivelano come la generazione Z, in particolare, voglia storie che rispecchino la realtà globale e multiculturale in cui viviamo.
Alcuni titoli recenti sembrano andare proprio in questa direzione. Lazarus, creato da Shinichiro Watanabe, ha un cast misto che arriva dal Giappone, Russia e Nigeria, mostrando un’attenzione alle radici culturali diverse. Serie come i’m in love with the villainess o Yuri On Ice hanno invece portato davanti a un pubblico più ampio temi legati all’amore tra persone dello stesso sesso, rompendo tabù e ampliando la platea di chi può identificarsi nei protagonisti.
Questa spinta per la diversità ha un peso soprattutto per il pubblico occidentale. L’industria giapponese degli Anime è sempre stata cauta nel trattare apertamente certi temi, ma le richieste internazionali stanno spingendo a sperimentare e aprire spazi più inclusivi.
Il desiderio di storie con protagonisti adulti e complessi
Molti Anime presentano ancora protagonisti adolescenti che vivono avventure tra amori, battaglie e crescita personale. Pensiamo a Tanjiro di Demon Slayer o Yuji di Jujutsu Kaisen, stelle del momento che incarnano questa formula. Però il pubblico Americano chiede anche personaggi più grandi, con esperienze di vita diverse. Questo apre la ricerca verso trame più mature e riflessive.
Un esempio è Maomao, Protagonista De Il Monologo Della Speziale. Il suo personaggio invecchia, cambia e riflette su come diventare una persona diversa, non solo fisicamente ma anche interiormente. Storie come questa attraggono chi cerca più di un semplice spettacolo: vogliono riflettere su identità e scelte, trovare un racconto che parla di loro a qualunque età.
La tendenza verso protagonisti adulti racconta anche una maturazione del pubblico che è cresciuto con gli Anime e ora chiede contenuti che rispecchiano le proprie sfide quotidiane. Questo movimento verso narrazioni adulte sembra destinato a crescere, stimolato dalla curiosità e dalla voglia di esperienze più articolate raccontate con linguaggi nuovi.
Questi dati e trend mostrano in modo chiaro come il pubblico statunitense degli Anime stia vivendo una trasformazione importante. Generi, personaggi e temi tradizionali vengono messi in discussione per lasciare spazio a storie più inclusive, realistiche e complesse. Il cambiamento non riguarda solo chi guarda ma anche chi crea, soprattutto in un mercato globale sempre più attento alle richieste di diversità e rappresentazione.