Il principe George, primogenito di William e Kate Middleton, si appresta a compiere 12 anni e potrebbe affrontare quest’estate una delle cerimonie più antiche della monarchia britannica: la sua prima battuta di caccia al cervo nella tenuta reale di Balmoral, in Scozia. Questa usanza segna un passaggio importante nel percorso dei giovani membri della famiglia reale verso l’età adulta. La pratica prevede un rito particolare che coinvolge il sangue dell’animale abbattuto, suscitando reazioni contrastanti anche all’interno del nucleo familiare.
La tradizione della caccia a balmoral: un rito antico con radici profonde
La tenuta di Balmoral rappresenta da sempre uno dei luoghi simbolo per le attività venatorie della famiglia reale britannica. Qui si tramandano usanze che risalgono a secoli fa, legate non solo alla passione per la natura ma anche a riti di iniziazione destinati ai giovani principi. Secondo quanto riportato dall’esperto Duncan Larcombe su The Express, quando un giovane cacciatore uccide il suo primo cervo viene celebrata una cerimonia particolare: il sangue dell’animale viene spalmato sul viso come segno simbolico per “aiutarlo” nel passaggio verso l’età adulta.
Il rito del blooding e la regina elisabetta II
Questa pratica ha coinvolto personaggi illustri come la regina Elisabetta II, nota per il suo amore verso le giornate trascorse nella natura insieme al marito Filippo. Il rituale del blooding – così chiamato – rappresenta quindi molto più di una semplice battuta di caccia; è parte integrante dell’identità storica dei Windsor e delle loro tradizioni più radicate.
Il Palazzo non ha rilasciato commenti ufficiali sulle voci riguardanti l’imminente partecipazione del principe George a questo rito macabro ma significativo.
Kate middleton e le sue riserve sulla partecipazione dei figli alle battute di caccia
Kate Middleton avrebbe manifestato dubbi riguardo alle attività venatorie praticate dalla famiglia reale. Fonti vicine alla principessa del Galles riferiscono che lei non condivida pienamente questa usanza legata alla caccia con armi da fuoco o archi nei boschi scozzesi. La possibile adesione del figlio maggiore George a questa tradizione sembra aver acceso qualche tensione interna.
Non è chiaro se i fratelli minori Charlotte e Louis prenderanno parte in futuro allo stesso tipo di esperienza o se seguiranno strade diverse rispetto al primogenito. L’interesse crescente attorno all’evento sottolinea come alcune pratiche reali continuino ad alimentare discussioni pubbliche sul rapporto tra modernità e conservatorismo nella monarchia britannica.
In questo momento storico segnato da cambiamenti nelle abitudini ufficiali – basti pensare all’abbandono da parte del re Carlo dell’obbligo formale sul dress code durante gli eventi sportivi presso Buckingham Palace –, la caccia resta uno degli ultimi riti ancora fortemente ancorati alle origini più antiche della Corona inglese.
Tensioni e trasformazioni nella royal family
Esperienze contrastanti tra i membri della royal family sulla pratica venatoria
Il rapporto con la caccia varia notevolmente tra i diversi esponenti della famiglia reale britannica. Mentre re Carlo ha mostrato fin dalla giovinezza grande entusiasmo per queste attività – tanto che Diana lo definiva “il mio killer del Galles” – suo figlio William ricorda con felicità il momento in cui uccise il primo cervo intorno ai 14 anni d’età.
Al contrario, il principe Harry ha raccontato episodi legati alla stessa tradizione con sentimenti opposti: nel suo libro autobiografico descrive lo shock provato durante l’iniziazione avvenuta proprio a Balmoral quando dovette infilare la testa nella carcassa dell’animale abbattuto secondo l’usanza chiamata blooding . Inoltre ricorda come Tiggy Legge-Bourke – sua ex tata – gli avesse delicatamente spalmato tracce di sangue animale sul volto dopo quella prima esperienza traumatizzante.
Questi racconti mostrano chiaramente quanto sia diversificata dentro casa Windsor l’attitudine verso certe consuetudini antiche che oggi suscitano emozioni contrastanti anche fra chi ne fa parte sin dalla nascita.