La tragica vicenda del duplice omicidio avvenuto a villa Pamphili il 7 giugno scorso ha assunto sfumature sempre più intricate. Dopo che il programma televisivo chi l’ha visto? ha rivelato l’identità delle vittime, Anastasia Trofimova e la bambina Andromeda, sono emersi dettagli che riguardano uno degli indagati, francis Kaufmann. L’uomo, fermato in Grecia e conosciuto anche con lo pseudonimo di Rexal Ford, avrebbe ricevuto dallo stato italiano un finanziamento da quasi 864 mila euro per un progetto cinematografico mai concretizzato.
Le origini del finanziamento e il ruolo del tax credit
Il finanziamento riconosciuto a Kaufmann deriva dal tax credit cinematografico, uno strumento pensato per incentivare produzioni audiovisive che investono nel territorio italiano. Questo credito permette alle produzioni di recuperare una parte consistente delle spese sostenute durante le riprese. Il progetto, chiamato stelle della notte, avrebbe dovuto svolgersi a Roma e rientrare in questa categoria.
Secondo quanto riportato, la pratica è stata avviata senza che il film fosse mai andato in scena. La legge, infatti, prevede requisiti abbastanza precisi per l’erogazione del credito, ma in questo caso la mancanza del materiale girato non ha impedito l’incasso della somma. Nel 2023, la produzione fittizia ha ricevuto il finanziamento nonostante l’assenza di riscontri tangibili sull’effettiva realizzazione del film.
La presentazione del progetto: società e identità false
Il caso lascia di stucco per via delle false identità coinvolte. L’intero progetto è stato presentato da una fantomatica società americana, la Tintagel Films Llc, che ha dichiarato come regista lo stesso Kaufmann ma sotto il nome di Rexal Ford. A corredo della domanda di finanziamento, è stato allegato un passaporto americano falso che confermerebbe la natura fraudolenta dell’operazione.
A complicare la situazione è stata la collaborazione di una realtà italiana, la Coevolutions di Roma, incaricata di inoltrare formalmente la pratica per il tax credit. Il coinvolgimento di questa società ha fatto sì che la richiesta avesse un aspetto ufficiale e rassicurante, favorendo il rilascio del finanziamento senza un controllo accurato dei dati presentati.
Riflessioni e interventi istituzionali di fronte alla frode
Il ministro della cultura, Gianluca Giuli, ha commentato il caso sottolineando l’esigenza di modificare in profondità la normativa che sostiene questo tipo di incentivi. Il ministro ha evidenziato come lacune giuridiche e mancanza di controlli abbiano permesso a truffatori di appropriarsi di fondi pubblici, creando situazioni pericolose che coinvolgono anche soggetti già noti alle forze dell’ordine.
La vicenda di frances Kaufmann esemplifica i rischi connessi alla gestione di fondi pubblici senza adeguati filtri. Le autorità sono chiamate a intervenire per evitare che casi simili si ripetano, mentre l’indagine sulle dinamiche che hanno portato al duplice omicidio e al coinvolgimento in questa storia non accenna a fermarsi. I riscontri emersi finora confermano l’urgenza di una stretta normativa e controlli più rigidi sulle produzioni audiovisive che chiedono finanziamenti statali, specie quando dietro ci sono identità sospette.