La fiction Sandokan targata Rai torna a raccontare le avventure del celebre pirata malese, ma con una svolta inattesa nel personaggio di Yanez De Gomera. Alessandro Preziosi interpreta questa figura in modo diverso rispetto ai romanzi di Emilio Salgari e alle precedenti versioni televisive. Il suo Yanez non è più l’amico ironico e fedele, ma un uomo cinico, stratega e dotato di un fascino particolare. La caratterizzazione scelta dall’attore punta su una nuova immagine che si distacca dalla tradizione per abbracciare un modello più moderno e anticonvenzionale.
Una caratterizzazione inedita e strategica
Alessandro Preziosi ha spiegato come ha costruito il suo personaggio durante la presentazione all’Italian Global Series Festival. Ha voluto subito sottolineare che il suo Yanez non si affida alla forza bruta o agli scontri corpo a corpo, molto difficili da girare sul set. “Sono arrivato da buon napoletano dicendo ‘No, datemi una pistola’”, ha detto scherzando davanti ai giornalisti. Questa battuta nasconde però una scelta precisa: il protagonista usa solo un colpo ed evita lo scontro diretto.
Un solo colpo per incidere nella storia
Dietro questo dettaglio narrativo c’è la volontà di rappresentare Yanez come qualcuno che preferisce l’ironia alla lotta fisica, affidandosi a quella singola arma come simbolo del proprio potere sottile ed efficace. Non è mai aggressivo gratuitamente; osserva attentamente prima di agire ed esprime la sua forza attraverso quel singolo gesto deciso che cambia le sorti della situazione.
Questa impostazione rende il personaggio più complesso rispetto al classico comprimario dei romanzi salgariani, trasformandolo in una figura centrale capace di catturare l’attenzione senza dover ricorrere alla violenza continua.
Sandokan 2025: tra rispetto per la tradizione e innovazione
La nuova serie Rai vuole riportare in vita l’universo indo-malese creato da Emilio Salgari con uno spirito contemporaneo ma rispettoso delle radici letterarie. Dopo lo storico sceneggiato del 1976 con Kabir Bedi nei panni dell’eroe principale, questa produzione affronta aspettative elevate sia dal pubblico nostalgico sia dagli spettatori moderni.
Il cast riunisce attori noti mentre la regia mira a creare atmosfere epiche senza rinunciare a momenti leggeri o divertenti per equilibrare tensione narrativa ed intrattenimento. In questo contesto lo Yanez interpretato da Preziosi emerge come elemento chiave per dare freschezza alla storia.
Il suo approccio disilluso verso la violenza diretta offre uno sguardo diverso sulle dinamiche tra i protagonisti coinvolti nelle lotte contro i colonialisti inglesi o nelle battaglie tra pirati nella giungla malese.
Questa rilettura permette anche allo spettatore contemporaneo – abituato ad eroi meno perfetti – di trovare punti d’identificazione nuovi all’interno della narrazione storica-avventurosa proposta dalla Rai nel 2025.
Efferatezza e ironia nell’antieroe yanez secondo alessandro preziosi
Preziosi descrive così il proprio ruolo: “Un uomo molto efferato ma anche cinico”, capace però di risultare divertente perché lascia ad altri sterminare legioni mentre lui conserva quel famoso “colpo unico”. L’immagine evocata è quella dell’antieroe pigro ma intelligente che delega gli sforzi fisici agli altri pur mantenendo sotto controllo ogni situazione decisiva grazie ad astuzia e sangue freddo.
Un riferimento a jack sparrow
Questo tipo d’approccio rende Yanez simile per certi versi al capitano Jack Sparrow dei Pirati dei Caraibi interpretato da Johnny Depp – riferimento esplicito citato dall’attore stesso –, noto per portarsi dietro sempre quella pistola con un solo proiettile sacro perché simbolo della sua vendetta personale rimasta inespressa fino al momento giusto nel primo film della saga Disney uscita vent’anni fa circa.
L’unicità del colpo diventa così emblema narrativo potente: bastano poche azioni mirate per ribaltare situazioni complesse senza bisogno d’inseguimenti o combattimenti continui. In effetti, Yanez appare come stratega calcolatore, capace d’intervenire soltanto quando serve davvero.
Ironia, antieroismo e attrattiva per le nuove generazioni
Questa versione dello Yanez potrebbe incontrare favore soprattutto fra i giovani spettatori abituati ad eroi ambigui, sarcastici, lontani dai modelli classici. Come Jack Sparrow infatti anche lui non è perfetto: egoista, imprevedibile, disordinato. Ma possiede codici morali personali ben definiti.
Nel racconto ambientato fra pirati, giungle tropicali e colonialismo inglese, questa figura assume ruolo centrale spostando attenzione su aspetti meno convenzionali delle avventure salgariane. L’ironia diventa strumento narrativo importante insieme all’antieroismo che spesso conquista più degli stereotipi eroici tradizionali.
Sarà interessante vedere se gli spettatori accoglieranno positivamente questa novità oppure preferiranno restare ancorati alle vecchie immagini note. Di certo però mai prima era stato mostrato uno Yanez così diverso: armato solo d’un proiettile Alessandro Preziosi prova a centrare direttamente il cuore degli appassionati italiani facendo rivivere Sandokan sotto luce nuova.