Il mohicano di frédéric farrucci: un racconto tra tradizioni corsiche, mafia e social network in un thriller western

Il film “Il mohicano” di Frédéric Farrucci esplora il conflitto tra tradizione e sviluppo in Corsica, raccontando la lotta di Joseph, un pastore contro la mafia e le pressioni edilizie.
"Il mohicano" di Frédéric Farrucci è un film che racconta la lotta di un pastore corso contro la mafia e lo sviluppo edilizio, intrecciando tradizione, conflitti sociali e il ruolo dei social network nella difesa del territorio. - Unita.tv

Il cinema continua a esplorare la complessità delle realtà locali, e in Corsica si concentra l’attenzione attraverso il nuovo film di frédéric farrucci, “Il mohicano“. L’opera propone uno sguardo attento sul conflitto tra tradizione e sviluppo edilizio, toccando temi delicati come la mafia locale, la difesa delle terre e l’uso dei social per far sentire una voce spesso ignorata. La pellicola, uscita nelle sale l’8 maggio, intreccia atmosfere diverse per raccontare una regione che affronta sfide importanti legate al proprio territorio e alle sue usanze.

Il protagonista tra passato e presente: il ruolo di joseph

Joseph, interpretato da Alexis Manenti, è uno degli ultimi pastori ancora presenti sul litorale della Corsica. Nell’arco del film, emerge come custode di una tradizione pascoliva ormai minacciata da interessi economici e criminali. La sua resistenza si trasforma in un conflitto diretto con un clan mafioso che spinge per ottenere le sue terre e trasformare quel paesaggio in un progetto immobiliare.

La figura di Joseph incarna la fatica del pastore che rifiuta di cedere. La sua risposta netta alla domanda di un amico, «vuoi mollare?», sottolinea una volontà di mantenere legata la propria vita a quei luoghi. Il film racconta con realismo le pressioni cui è sottoposto, non solo economiche, ma anche minacce di natura violenta. La sua situazione si complica quando, durante uno scontro con un membro della mafia, quest’ultimo viene ucciso accidentalmente. Da quel momento Joseph è costretto a una fuga che lo porta ad attraversare tutta l’isola nel tentativo di sfuggire a una caccia all’uomo.

Pascoli, mafia e social network: la cornice sociale e politica del film

Il racconto di frédéric farrucci si basa su storie vere, raccolte attraverso due documentari sulla vita pastorale in Corsica. L’attenzione si concentra su un territorio in cui la legge impedisce nuove costruzioni vicino alla costa, ma le regole spesso vengono aggirate. Negli ultimi anni molti pastori hanno ceduto alle offerte di gruppi legati alla mafia o sono stati costretti a spostarsi verso l’interno dell’isola.

Una legge che avrebbe voluto preservare la costa non sempre funziona come previsto. Il film mostra infatti una realtà fatta di compromessi, dove il controllo e lo sfruttamento del territorio si scontrano con le tradizioni antiche del pascolo. Le pressioni si fanno sentire e i proprietari cadono di fronte a offerte lucrative, cambiando volto a un paesaggio un tempo integro.

In questo contesto assume peso il ruolo dei social network, incarnato da Vannina, nipote di Joseph e interpretata da Mara Taquin. Rientrata a Corsica da Parigi, Vannina usa Twitter per raccogliere solidarietà e comunicare al mondo la lotta dello zio. Una rete di sostenitori cresce attorno alla figura del pastore, trasformandolo in simbolo di resistenza contro le ingiustizie che minacciano il territorio.

Il cinema come specchio della realtà politica e culturale dell’isola

Il mohicano” si colloca in un filone recente di pellicole che affrontano i temi politici e ambientali legati alla Corsica. La seconda metà del film assume i toni di un thriller-western, con inseguimenti e sparatorie, ma resta sempre ancorata a questioni reali, come la difesa delle tradizioni e dei territori.

La storia si affianca ad altre opere come “Anna” di Marco Amenta, ambientato in Sardegna, che mostra un’altra battaglia per la salvaguardia di un ambiente naturale minacciato da progetti edilizi. L’attenzione al territorio diventa una chiave ricorrente nel cinema dell’area mediterranea, dove le tensioni fra sviluppo e tutela generano racconti carichi di significato e conflitto.

Un risveglio artistico tra passato e presente

Negli ultimi mesi la Corsica ha visto un risveglio artistico legato proprio alla volontà di narrare la sua identità, fra passato burrascoso e un presente in cui natura e ricchezze locali rischiano di essere svendute all’interesse privato. Registi come Thierry de Peretti e Julien Colonna hanno dedicato film a questi temi, contribuendo a delineare un quadro complesso, fatto di contraddizioni, tradizioni, lotte e speranze.

Il mohicano di frédéric farrucci si inserisce in questo contesto come una testimonianza diretta e concreta, che invita a riflettere sul valore del legame fra uomo e terra e sulle difficoltà di difendere un modo di vivere in tempi segnati da trasformazioni spesso imposte dall’esterno.