Il Met Gala 2025 celebra la sartoria nera e raccoglie 26 milioni al Metropolitan Museum di New York

Il Met Gala 2025, guidato da Anna Wintour e co-chair come Colman Domingo e Lewis Hamilton, ha raccolto 26 milioni di dollari per il Costume Institute, esplorando la sartoria nera attraverso il tema “Superfine: Tailoring Black Style”.

Lunedì 5 maggio 2025 il Metropolitan Museum of Art di New York ha ospitato uno degli appuntamenti più seguiti nel calendario culturale mondiale: il Met Gala. Quest’anno, l’evento ha nuovamente riecheggiato come momento chiave per la moda e il sostegno alla cultura, raccogliendo 26 milioni di dollari a favore del Costume Institute. Tra abiti memorabili e ospiti eccellenti, la serata si è concentrata sul tema “Superfine: Tailoring Black Style”, mettendo al centro la storia e l’estetica legata alla sartoria e all’identità nella diaspora nera.

Il met gala e la sua funzione culturale e filantropica

Dal 1995 Anna Wintour dirige il Met Gala, evento annuale che trasforma la sede del Costume Institute in una passerella esclusiva di stile e innovazione. Il gala non è solo una celebrazione estetica: il ricavato sostiene iniziative concrete come mostre, pubblicazioni e la conservazione del patrimonio tessile. Con i fondi raccolti quest’anno, si prevede di finanziare esposizioni che approfondiscono la relazione tra moda e storia sociale attorno a temi di rilievo globale.

L’atmosfera al Metropolitan di New York si trasforma ogni anno per riflettere il tema scelto. Nel 2025, la scelta di “Superfine: Tailoring Black Style” ha significato porre attenzione a figure e storie spesso trascurate nei racconti tradizionali della moda. Le mostre correlate, ispirate al libro Slaves to Fashion di Monica L. Miller, hanno portato in primo piano l’opulenza e la complessità del dandyismo nero, intrecciando elementi materiali e culturali in un racconto unico. L’evento si conferma quindi non solo un momento mondano, ma anche un’occasione per approfondire dinamiche sociali attraverso abiti e arte.

Tema e mostra: il peso simbolico di “superfine: tailoring black style”

Il tema 2025 ha avuto il compito di illustrare la sartoria come strumento narrativo nel definire identità plurali nella diaspora nera. Attraverso una selezione di abiti e oggetti, la mostra ha tracciato un filo diretto tra eleganza e resistenza culturale. Opere di artisti come Torkwase Dyson e Tyler Mitchell hanno accompagnato le esposizioni, ampliando il dialogo tra moda e arte visiva.

Il dress code “Tailored for You” ha spinto ogni ospite a personalizzare il proprio abbigliamento maschile su misura, invitando a interpretazioni personali di un mondo sartoriale in cui la tradizione incontra la contemporaneità. Questo invito ha dato vita a sfumature di stile diverse, sempre ancorate al rigore e alla cura dei dettagli che caratterizzano il mondo della sartoria. La serata ha evidenziato come un abito possa raccontare storie di appartenenza, cultura e individualità.

La scelta del tema è risultata coerente con l’obiettivo di mettere al centro una prospettiva storica capace di offrire chiavi di lettura nuove per il dialogo culturale attuale. Il legame tra l’arte di vestire e l’affermazione di un’identità collettiva ha reso evidente il potere della moda nel plasmare narrazioni sociali complesse, mantenendo allo stesso tempo un’estetica elegante e provocatoria.

Co-chair, ospiti e volti noti: il mix di sport, musica e cinema

I co-chair del Met Gala 2025 hanno rappresentato un amalgama di eccellenze nelle arti e nello sport. Colman Domingo, Lewis Hamilton, A$AP Rocky, Pharrell Williams e Anna Wintour si sono alternati nel ruolo di guida della serata, mentre LeBron James ha ricevuto il titolo onorario come presidente. Questa scelta ha sottolineato la varietà di influenze culturali che animano l’evento, dal campo sportivo alle produzioni musicali e cinematografiche.

La platea degli ospiti si è arricchita con nomi del calibro di Zendaya, Simone Biles, Regina King, Spike Lee e Usher. Questi personaggi hanno marcato la presenza di diversi linguaggi espressivi. La loro partecipazione ha contribuito a fornire un ritratto ampio e diversificato delle sfaccettature della cultura contemporanea, tutte intrecciate attorno al tema della sartoria nera e alla sua memoria.

La selezione degli ospiti ha permesso anche di mostrare come la moda dialoghi con altri ambiti creativi, identificando nuove forme di rappresentazione personale e collettiva. La sintesi tra professionisti delle arti visive, dello sport e della musica ha reso il Met Gala un momento in cui diverse discipline si incontrano per raccontare storie di contemporaneità.

Look e momenti chiave: abiti che hanno segnato la serata

Tra i look più discussi, Zendaya ha indossato un completo bianco a tre pezzi disegnato da Louis Vuitton, mixando eleganza classica e personalizzazione sartoriale coerente con il tema. Anna Sawai ha scelto un outfit simile firmato Dior, proponendo un equilibrio tra tradizione maschile e sensibilità contemporanea.

Rihanna ha catturato l’attenzione con un abito Marc Jacobs che sottolineava la sua terza gravidanza, confermando la sua presenza fissa tra le icone di stile capaci di segnare tendenze e messaggi sociali. Il suo abito non ha solo enfatizzato forme e linee ma ha raccontato anche una fase importante della sua vita pubblica.

Diana Ross è arrivata con un mantello ricamato in argento, decorato con i nomi dei suoi discendenti. Questo pezzo ha rappresentato un gesto simbolico di continuità familiare e radicamento nella tradizione, inserendo un elemento di storia personale in un contesto molto pubblico e mediatico.

Pharrell Williams ha scelto una giacca doppiopetto tempestata da 100.000 perle, realizzata in collaborazione con Louis Vuitton. Il lavoro artigianale ha richiesto 980 ore di cura, confermando il valore dell’artigianato nel mondo della sartoria su misura. L’outfit ha mostrato quanto la moda possa diventare forma d’arte dal carattere complesso e intenso.

Colman Domingo ha sorpreso con un abito che si è rivelato nel corso della serata, passando da uno stile sobrio a un outfit più drammatico. Questa scelta ha evidenziato una teatralità calibrata che ha arricchito la narrazione della sua presenza durante il gala.

Critiche, esclusività e manifestazioni nelle vicinanze

Nonostante l’eccitazione generale, nel 2025 il Met Gala ha suscitato reazioni contrastanti. Il prezzo dei biglietti, arrivati a 75.000 dollari per posto, ha aperto un dibattito sull’accessibilità dell’evento e sul suo ruolo in un contesto sociale segnato da disparità economiche. Alcuni osservatori hanno segnalato come l’opulenza possa creare distanze tra il pubblico comune e gli spazi culturali di alto profilo.

Durante la serata, nel quartiere vicino al museo, si sono svolte proteste a sostegno della causa palestinese. Queste manifestazioni hanno posto in evidenza le tensioni che emergono quando la cultura e il mondo dello spettacolo si trovano a incrociarsi con questioni politiche complesse. Lo scontro tra visibilità e impegno civile continua a rappresentare un nodo irrisolto in eventi di questa portata.

Le contestazioni fuori dal Metropolitan sottolineano come il Met Gala resti un evento che suscita riflessioni non solo per la moda ma anche per le implicazioni sociali. Tale situazione offre una contestualizzazione che affianca alla celebrazione artistica una sfida su temi attuali che attraversano la società globale.