Il 25 giugno, Federica Sciarelli ha condotto una nuova puntata di Chi l’ha visto?, dedicata a uno dei casi più discussi della cronaca italiana: il duplice omicidio avvenuto a villa pamphili, che vede come sospettato principale Charles Francis Kaufmann, noto anche come Rexal Ford. La trasmissione ha approfondito le indagini sulla morte della russa Anastasia Trofimov e della sua bambina Andromeda, trovate senza vita lo scorso 7 giugno a Roma. Tra i momenti più toccanti dell’appuntamento televisivo spicca l’intervista esclusiva alla madre di Anastasia.
La scoperta dei corpi e le prime fasi delle indagini
Il ritrovamento dei corpi di Anastasia Trofimov e della piccola Andromeda è avvenuto il 7 giugno nella zona di villa pamphili a Roma. Le autorità hanno impiegato qualche tempo per identificarli con certezza. Da subito è emerso un quadro complesso legato alle circostanze del duplice decesso, che ha attirato grande attenzione mediatica.
Le forze dell’ordine hanno concentrato gli sforzi sull’uomo americano Charles Francis Kaufmann, considerato il principale sospettato. Il suo coinvolgimento nel caso si basa su elementi raccolti durante le indagini preliminari ma anche sulle testimonianze raccolte dalla redazione del programma Rai3. L’approfondimento in tv ha fornito dettagli sulle dinamiche familiari tra la vittima e Kaufmann.
L’intervista alla madre: una storia segnata dal controllo e dall’isolamento
Tatiana, madre di Anastasia Trofimov, ha raccontato in esclusiva ai microfoni di Chi l’ha visto? i mesi difficili vissuti dalla figlia dopo aver conosciuto Kaufmann durante una vacanza a Malta nell’estate del 2023. Secondo quanto riferito da Tatiana, fu proprio lui ad insistere perché Anastasia si trasferisse sull’isola definitivamente.
La donna descrive un rapporto segnato da un forte controllo da parte dell’uomo americano che impediva alla figlia ogni contatto con amici o parenti in Russia. “Lei viveva come un fantasma”, ha detto Tatiana spiegando come la giovane fosse stata isolata progressivamente fino all’interruzione completa delle comunicazioni dirette con la famiglia.
Nei primi mesi a Malta i contatti erano sporadici ma presenti tramite messaggi su Whatsapp o Instagram; fu così che Tatiana venne informata anche della nascita della nipotina Andromeda. La famiglia era sorpresa ma felice per questa notizia nonostante le preoccupazioni crescenti legate al comportamento dell’uomo.
Viaggi misteriosi e ultimi messaggi prima del dramma
L’inchiesta rivela aspetti inquietanti riguardo ai movimenti successivi alla permanenza maltese: sembra infatti che Italia non fosse destinazione finale per la coppia madre-figlia-bambina ma solo tappa intermedia nel loro viaggio incerto.
Tatiana racconta inoltre degli ultimi contatti via mail risalenti al 2 giugno quando Anastasia parlava ancora delle difficoltà con Kaufmann ma confidava negli sforzi dell’uomo per regolarizzare documenti necessari per vivere insieme in Italia o altrove.
Dopo quel giorno però ogni comunicazione si è interrotta bruscamente; sia lei sia altri familiari hanno provato invano a mettersi in contatto tramite messaggi inviati nei giorni successivi senza ricevere risposta alcuna perché Rexal Ford aveva spento il telefono già prima degli eventi tragici accertati dalle autorità romane.
Il punto sulle indagini secondo il questore massucci
In studio Roberto Massucci, questore di Roma, ha offerto chiarimenti sul profilo psicologico ed investigativo legato all’indagato Rexal Ford. Il funzionario descrive un uomo capace d’inganno, dotto doppio volto: pubblicamente appariva turista benestante mentre dietro nascondeva comportamenti manipolatori verso chi gli stava vicino.
Massucci ha spiegato perché nelle prime fasi d’intervento poliziesco non fu deciso immediatamente l’accompagnamento presso gli uffici. Gli agenti rimasero sul posto valutando attentamente situazione cercando stabilità emotiva nell’indagato, scelta oggi vista sotto una luce critica dato quanto successo dopo.
Il questore riconosce buona fede degli operatori impegnati ma invita ad approfondire riflessioni su procedure adottate quando ci sono segnalazioni delicate. L’obiettivo resta garantire sicurezza tutelare potenziali vittime intervenendo sempre con attenzione alle circostanze specifiche rilevate sul campo.
Chi l’ha visto? segue questo caso in attesa dei prossimi sviluppi giudiziari mentre emergono nuovi particolari grazie alle testimonianze dirette raccolte da programmi d’inchiesta come Chi l’ha visto?.