Home Il film di richard linklater su godard e la nouvelle vague incanta a cannes 2025 con la sorpresa tarantino

Il film di richard linklater su godard e la nouvelle vague incanta a cannes 2025 con la sorpresa tarantino

Il festival di Cannes 2025 celebra il film “Nouvelle Vague” di Richard Linklater, un omaggio alla nascita della Nouvelle Vague francese, accolto con entusiasmo da Quentin Tarantino e dal pubblico.

Il_film_di_richard_linklater_s

Il film di Richard Linklater presentato a Cannes 2025 è un omaggio intenso alla nascita della nouvelle vague francese, ricostruendo il dietro le quinte del cult di Jean-Luc Godard, con l’entusiasta supporto di Quentin Tarantino. - Unita.tv

il festival di cannes 2025 ha visto tra i protagonisti la nuova opera di richard linklater, un omaggio intenso e raffinato alla nascita della nouvelle vague francese. il regista ha raccontato le fatiche e la passione dietro al leggendario film di jean-luc godard, fino all’ultimo respiro, con uno sguardo che ricostruisce l’atmosfera del 1959. la pellicola, presentata in concorso, ha conquistato il pubblico e la critica, suscitando emozioni anche in un ospite speciale come quentin tarantino.

Linklater e tarantino: un’amicizia che nasce dal cinema

la sintonia tra ricardo linklater e quentin tarantino affonda le radici in oltre 30 anni di stima reciproca e passione per il cinema. i due registi condividono da sempre il medesimo linguaggio filmico e un modo viscerale di vivere la settima arte. non a caso tarantino non ha esitato a vedere il film di linklater per ben due volte nella stessa giornata a cannes, dimostrando un entusiasmo che parla più delle parole.

alla prima mondiale sul red carpet tarantino ha applaudito con caloroso trasporto, rimanendo in sala per una seconda proiezione. linklater, parlando con variety dopo la premiere, ha raccontato di quel momento con affetto, sottolineando il valore di avere un amico di lunga data accanto in un’occasione così importante.

Il regista texano e la sua esperienza

il regista texano ha spiegato che girare nouvelle vague lo ha riportato ai suoi 28 anni, quando sentiva il peso degli sguardi del mondo mentre muoveva i primi passi da autore. quegli anni sono stati pieni di voglia di innovare e di paura, un mix che emergere nel film con chiarezza palpabile.

La genesi del film: tra ricostruzione storica e vita sul set

nouvelle vague non è stato concepito come un remake di fino all’ultimo respiro. linklater ha scelto invece di raccontare quel periodo da un’angolazione diversa, immergendo lo spettatore in quel 1959, nelle strade, nei locali e nelle stanze della parigi in fermento. con la sua cinepresa, ha voluto catturare non solo la storia di godard e del suo esordio alla regia, ma anche le vibrazioni di un’epoca che cambiò per sempre il cinema.

gli attori sono stati invitati a entrare completamente nel clima di quei giorni, vivendo il set come un’esperienza reale e non come una semplice messa in scena storica. linklater ha chiesto loro di sentire l’incertezza dei giovani registi e attori sul destino incerto del loro lavoro, quel dubbio che accompagna ogni debutto.

il film è girato interamente in lingua francese e segue da vicino la lavorazione di fino all’ultimo respiro, un cult che ha fatto scuola grazie alle tecniche come il jump cut e la ripresa a mano libera, elementi rivoluzionari all’epoca. il protagonista jean paul belmondo e la musa jean seberg rivivono sullo schermo nei volti di guillaume marbeck e zoey deutsh, affiancati dall’esordiente aubry dullin.

Un omaggio stilistico

la nuova vita di un capolavoro attraverso gli occhi di linklater

il cuore di nouvelle vague batte attorno a questa doppia natura: trama e docufiction. linklater non si limita a raccontare il making of ma offre un ritratto umano, oltretutto artistico, di un momento storico che scosse gli operatori del cinema. il bianco e nero elegante del film rinforza la sensazione di stare osservando immagini emerse da un passato vivido, quasi incontrare quei cineasti ancora giovani e un po’ incerti.

le scelte tecniche di linklater cercano di restare fedeli allo stile di godard, ma senza copiare. il regista texano si concentra sulle persone, sulle loro emozioni, sui momenti sospesi tra entusiasmo e dubbio. quell’atmosfera si fa tangibile, riuscendo a trasportare lo spettatore in quella stagione irripetibile.

L’accoglienza a cannes e il ruolo di tarantino

la reazione del pubblico alla proiezione è stata bella rumorosa, con lunghi minuti di applausi. i critici hanno messo in luce la sensibilità con cui linklater ha saputo raccontare un pezzo di storia cinematografica, consegnando un film che parla agli appassionati ma anche a chi vuole capire da dove vengono molte delle esperienze filmiche moderne.

la presenza di tarantino ha dato un ulteriore valore simbolico alla pellicola. il suo entusiasmo è segno di rispetto e di affinità tra due modi di intendere il cinema. tarantino ha vissuto quella giornata come una celebrazione del cinema in tutte le sue potenzialità, nei legami che crea e nelle eredità che lascia.

nonostante qualche problema tecnico su X/twitter, che ha bloccato la condivisione di alcuni post dal festival, la voce intorno a nouvelle vague si è diffusa rapidamente tra gli addetti ai lavori e il pubblico internazionale.

La scelta del francese e l’interpretazione delle icone della nuova onda

girare in lingua originale era fondamentale per linklater. serve a mantenere intatta l’autenticità del racconto e rispettare le radici culturali della nuova onda francese. così anche gli attori hanno affrontato una sfida inedita, imparando e vivendo quei personaggi storici con rigore e umanità.

guillaume marbeck si calato nella figura di jean-luc godard, mostrando sia la prolissità da critico che la passione acerba del regista esordiente. zoey deutsh presta il volto a jean seberg, passando dalle immagini iconiche delle pellicole all’umanità della giovane attrice alle prese con un progetto incerto eppure destinato a diventare leggenda.

aubry dullin, al debutto, interpreta jean paul belmondo con la freschezza e il timore di chi si affaccia a un mondo pieno di scommesse e rivoluzioni. linklater ha voluto trasmettere proprio questo, la forza di un momento di passaggio che mise in moto correnti nuove nel cinema mondiale.