Il festival Il Cinema Ritrovato, organizzato dalla Cineteca di Bologna, richiama ogni anno spettatori da tutto il mondo per riscoprire capolavori del passato cinematografico. Tra le pellicole proposte spicca “La donna del giorno”, film del 1942 con Katherine Hepburn e Spencer Tracy. Nonostante i suoi oltre ottant’anni, questa commedia romantica affronta temi attuali come il ruolo della donna nel lavoro e nella famiglia, le dinamiche di coppia e la conciliazione tra carriera e vita privata.
Un film che racconta una storia d’amore tra giornalisti con ruoli sociali opposti
“La donna del giorno” narra la vicenda di due giornalisti: lei è una commentatrice politica brillante, poliglotta e frequentatrice degli ambienti diplomatici; lui si occupa di sport con uno stile simile a quello dei grandi cronisti italiani come Gianni Brera o Gianni Mura. I loro caratteri diversi emergono subito quando lei critica lo sport in televisione, provocando una reazione gelosa da parte sua sulle pagine dei rispettivi giornali.
Nonostante questa rivalità professionale scoppia un amore improvviso che li porta al matrimonio. Ma proprio dopo le nozze iniziano i problemi: lei non vuole rinunciare ai suoi impegni pubblici mentre lui soffre per l’attenzione mancata verso la famiglia allargata, inclusa l’accoglienza senza consenso di un bambino profugo in casa loro. La tensione culmina durante una serata in cui lei riceve un premio prestigioso ma pronuncia parole poco gentili verso il marito scatenando così una crisi seria.
Questa trama riflette questioni ancora molto sentite oggi: difficoltà nell’equilibrio tra lavoro e affetti familiari; incomprensioni legate alle aspettative sui ruoli maschili e femminili; sfide legate alla convivenza con persone provenienti da contesti diversi.
Katherine hepburn e spencer tracy: coppia sullo schermo e nella vita reale
Il film segna l’inizio della collaborazione artistica tra Katherine Hepburn e Spencer Tracy: “La donna del giorno” è infatti il primo dei nove lungometraggi girati insieme dai due attori. Sul set nacque anche la loro relazione personale destinata a durare anni pur nelle complessità delle rispettive vite private.
Hepburn incarna Tess Harding, personaggio anticonformista per gli anni Quaranta grazie alla sua indipendenza professionale ma anche emotiva. Lei stessa rifiutò l’idea tradizionale della maternità preferendo concentrarsi sulla carriera ed esprimendo apertamente questo punto di vista nel corso della sua vita pubblica.
Tracy interpreta Sam Craig, marito geloso ma affettuoso che rappresenta quella parte dell’opinione pubblica più tradizionalista rispetto ai ruoli femminili nell’ambito familiare. La tensione fra i due personaggi dà vita a situazioni comiche ma anche drammatiche capaci ancora oggi di suscitare interesse ed empatia nel pubblico contemporaneo.
Regia raffinata e sequenze comiche ispirate al cinema muto
George Stevens dirige “La donna del giorno” mettendo in scena momenti divertenti attraverso gag tipiche dello slapstick muto pur mantenendo uno sguardo attento sulle dinamiche psicologiche dei protagonisti. Una delle scene più celebri mostra Tess alle prese coi fornelli incapace persino a rompere un uovo senza combinare disastri mentre cerca disperatamente di riconquistare suo marito preparando la colazione.
Questo episodio mescola comicità fisica a elementi narrativi profondamente simbolici sulla difficoltà dell’adattamento reciproco dentro una coppia dove entrambi devono trovare compromessi senza perdere se stessi completamente.
Stevens fu scelto da Hepburn proprio perché portava uno sguardo maschile deciso necessario per bilanciare i toni fortemente modernisti presenti nel copione scritto pensando ad attrici dall’indole forte come lei stessa era nota essere sul set.
Finale modificato per accontentare il pubblico maschile dell’epoca
Il finale originale differiva sensibilmente dalla versione definitiva distribuita nelle sale nel 1942: inizialmente Tess avrebbe scritto articoli sportivi importanti sostituendosi addirittura al marito Sam durante periodi difficili causati dalle pene d’amore dello stesso uomo.
I test screening mostrarono però scarso gradimento soprattutto fra spettatori uomini che si sentirono minacciati dall’immagine femminile troppo emancipata rappresentata dal personaggio principale.
Per questo motivo fu scelto un epilogo più convenzionale dove Tess tenta faticosamente – attraverso gesti goffi in cucina – dimostrare disponibilità ad adattarsi ai desideri matrimoniali pur mantenendo parte della propria identità indipendente.
Questa scelta suscita tuttora dibattiti circa le aspettative socialmente imposte alle donne rispetto alla capacità o meno degli uomini ad accettare cambiamenti nei rapporti affettivi quando si tratta appunto di equilibri famigliari o lavorativi.
Rilevanza contemporanea de “la donna del giorno” nella rassegna bolognese
Nel contesto odierno Il Cinema Ritrovato propone “La donna del giorno” come esempio concreto quanto mai valido su quanto certi temi persistano nonostante passino decenni.
L’opposizione fra esigenze personali diverse all’interno delle relazioni resta centrale nei discorsi culturali contemporanei, così come rimane aperta la questione su cosa significhi trovare compromessi realizzabili senza sacrificarsi completamente.
Questo film dimostra inoltre quanto possa essere utile tornare indietro guardando opere storiche capacissime non solo intrattenere, ma stimolare riflessioni profonde su conflitti umani irrisolti.
L’edizione 2025 conferma quindi Bologna quale punto d’incontro internazionale dove cultura cinematografica classica dialoga col presente, arricchendolo grazie a storie capaci ancora oggi far discutere ed emozionare.