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Il concerto dei duran duran a Bari tra emozioni e momenti iconici alla fiera del levante

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Il concerto dei duran duran a bari, tenutosi alla fiera del levante, ha offerto al pubblico emozioni intense alternando momenti energici a pause che lasciavano spazio alla riflessione e al coinvolgimento collettivo. La band, tra brani storici e dediche speciali, ha saputo creare un’atmosfera unica, riconciliandosi con i fan dopo un periodo di assenza. Questo evento ha rappresentato una tappa importante nell’itinerario dei duran duran, sottolineando il valore della musica come linguaggio universale.

Il significato dietro a ordinary world: una dedica per la pace

Tra i momenti più toccanti del concerto c’è stata l’esecuzione di “Ordinary World”, che negli ultimi anni ha acquisito un nuovo significato grazie alle parole di simon le bon. L’artista ha dedicato questa canzone alla gente di gaza, alle persone di israele impegnate nelle proteste per la pace e a tutta la popolazione ucraina che desidera semplicemente vivere in tranquillità nel proprio paese. Quel brano, che all’origine raccontava una vicenda personale, si è trasformato in un messaggio universale di speranza e solidarietà.

Questo passaggio ha abbassato momentaneamente il ritmo dello spettacolo, consentendo al pubblico di riflettere sul peso degli eventi mondiali attuali, senza perdere il filo emotivo costruito durante la serata. Le parole del cantante hanno evidenziato come la musica possa essere anche un mezzo di sensibilizzazione. Questo momento ha rivelato un impegno sociale che si integra con la vena artistica del gruppo, confermando la capacità dei duran duran di adattare il proprio repertorio al contesto attuale. Il pubblico ha accolto con attenzione la dedica, mostrando una forte partecipazione emotiva.

Il bilanciamento tra energia e atmosfere coinvolgenti nel setlist

Il concerto ha saputo alternare canzoni cariche di energia a pezzi più intimi e riflessivi. Dopo “ordinary world” sono state eseguite “planet earth” e “ sunrise”, brani che hanno riportato alla ribalta la freschezza degli esordi della band, ma con una resa moderna e precisa. Questi pezzi hanno acceso e rianimato la platea, mostrando che la band sa mantenere viva la propria energia anche a distanza di decenni.

Il setlist è stato costruito con attenzione, mettendo in risalto davanti a ogni brano momenti di ritmo serrato o pause che favoriscono il coinvolgimento del pubblico sul piano emotivo. La combinazione delle canzoni ha reso la serata equilibrata e varia, evitando cali di interesse. L’abilità nel vestire ogni pezzo con un proprio carattere ha fatto emergere un concerto intenso e fluido.

Il contributo tecnico e artistico di john taylor e il ruolo del basso

La conclusione del concerto ha riservato una sorpresa musicale con l’esecuzione di “girls on film” mixata a “psycho killer”, un accostamento che ha messo in luce il basso di john taylor, protagonista assoluto della serata. Il musicista ha saputo accompagnare e guidare il ritmo con una presenza sonora precisa e marcata, confermando il proprio ruolo centrale nel suono della band.

Questo mix ha creato un ponte tra generi e generazioni diverse, con il pezzo originale dei duran duran che si mescolava al classico del gruppo talking heads, portando freschezza e originalità alla performance finale. La scelta di chiudere così ha evidenziato la cura della band nel rendere il concerto un’esperienza che unisce passato e presente attraverso sonorità riconoscibili e allo stesso tempo riviste. La risposta del pubblico è stata immediata, sottolineata dagli applausi contagiosi.

La magia di save a prayer e il finale con rio alla fiera del levante

Durante l’esecuzione di “save a prayer” la fiera del levante si è trasformata in uno spettacolo visivo grazie alle luci dei cellulari accesi dal pubblico. Questo momento ha creato un’atmosfera sospesa, quasi magica, dove i suoni dolci della canzone si sono intrecciati con le molteplici luci intermittenti dei telefonini, trasformando l’intera arena in una sorta di via lattea artificiale.

Il concerto si è chiuso con “rio”, classico intramontabile che ha restituito energia alle migliaia di fan presenti. In questa conclusione si è percepito il saldo di un debito morale che la band aveva con i fan baresi, venuti da tempo a mancare un appuntamento live simile. La promessa di un ritorno e la dedizione dimostrata durante la serata hanno confermato il legame forte tra la formazione e il suo pubblico storico. L’appuntamento di bari ha dunque segnato un momento importante nel percorso live dei duran duran.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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