Il docureality Il Collegio riapre i battenti nel 2025 con la sua nona edizione, pronta a far rivivere un’altra epoca agli adolescenti chiamati a superare l’esame di terza media. Dopo l’ultima stagione ambientata nel 2001, questa volta la sfida si sposta indietro di un decennio, offrendo uno sguardo nuovo sulla vita scolastica e sociale del 1990. Cambiano anche le location e i protagonisti, mentre il racconto si affida a una voce nuova.
Ambientazione storica: dal 2001 al cuore del molise nel 1990
La scelta della cornice temporale per Il Collegio 9 è caduta sul lontano anno 1990. Questa decisione segna un ritorno al passato che permette ai ragazzi di immergersi in una realtà molto diversa da quella attuale, sia per stile di vita che per approccio all’istruzione. Dopo aver esplorato gli anni Duemila nell’edizione precedente, la produzione ha deciso di spostarsi in Molise, regione poco frequentata dalle produzioni televisive ma ricca di storia.
I partecipanti saranno ospitati all’interno del Convitto Nazionale Mario Pagano a Campobasso. L’edificio storico offre corridoi lunghi e stanze antiche che trasmettono quel senso autentico dell’epoca pre-digitale. Questo ambiente diventa quasi un personaggio aggiunto alla narrazione: tra muri spessi e arredi d’epoca gli studenti dovranno affrontare regole rigide e ritmi scolastici lontani dal presente.
Un’esperienza educativa rigida
L’esperienza educativa proposta vuole mettere alla prova non solo le competenze degli adolescenti ma anche la loro capacità di adattamento a uno stile di vita più severo rispetto ai giorni nostri.
nuovi volti dietro il microfono: pierluigi pardo racconta il collegio
Una novità importante riguarda la voce narrante della trasmissione affidata quest’anno a Pierluigi Pardo. Conosciuto soprattutto come telecronista sportivo nelle partite di calcio italiane ed europee, Pardo porta una prospettiva fresca nella conduzione del racconto.
Negli anni passati Il Collegio ha avuto diversi narratori celebri come Giancarlo Magalli o Simona Ventura insieme ad Eric Alexander; Stefano De Martino ha invece curato l’edizione più recente su Rai2. La scelta dell’ex commentatore sportivo punta probabilmente a creare un legame diverso con il pubblico giovane grazie al suo tono diretto e coinvolgente.
La narrazione svolge un ruolo chiave nella costruzione delle atmosfere dello show perché guida lo spettatore attraverso prove scolastiche rigorose ma anche momenti personali dei ragazzi alle prese con nuove regole sociali ed educative imposte dall’ambiente circostante.
Corpo docente confermato con qualche ritorno significativo
Anche quest’anno gran parte dei docenti storici de Il Collegio tornerà ad accompagnare gli studenti durante questa esperienza intensa fatta d’impegno e disciplina. Paolo Bosisio rimane preside della scuola imponendo ordine tra i giovani partecipanti mentre i professori Andrea Maggi , Maria Rosa Petolicchio , Alessandro Carnevale e David Wayne Callahan saranno presenti alle cattedre principali.
Un ritorno atteso
Un gradito ritorno è quello del docente Luca Raina, specializzato in storia e geografia, assente nelle ultime due stagioni. La sua presenza arricchisce ulteriormente l’offerta didattica proponendo agli studenti approfondimenti sulle vicende storiche spesso poco trattate nei programmi tradizionali.
Il corpo insegnante mantiene così continuità garantendo allo stesso tempo varietà negli approcci educativi, fondamentali per sostenere i ragazzi nell’affrontare esami impegnativi dentro contesti insoliti rispetto alla scuola moderna.
programmazione tv anticipata su RaiPlay prima dell’arrivo su Rai2
Per quanto riguarda le modalità di fruizione, Il Collegio stagione numero nove adotterà una strategia diversa dagli anni passati. A partire dal prossimo 23 ottobre sarà possibile seguire tutte le puntate in anteprima esclusiva sulla piattaforma streaming RaiPlay.
Questa scelta risponde probabilmente alle nuove abitudini degli spettatori sempre più orientati verso contenuti on demand piuttosto che appuntamenti fissi sul piccolo schermo.
Successivamente, verso fine dicembre, andrà in onda anche su Rai2 secondo programmazione tradizionale televisiva.
In questo modo si cerca comunque una copertura ampia raggiungendo sia chi preferisce guardare subito tutti gli episodi sia chi ama seguire lo show settimana dopo settimana davanti alla tv classica.
L’approccio misto riflette dunque tentativi concreti da parte della Rai per restare competitivi nei confronti delle piattaforme digitali pur mantenendo salda la propria presenza sui canali generalisti nazionali.