Il Cilento si conferma una regione ricca di sorprese, ben oltre le sue coste bagnate dal mare. Alessia Mancini ha guidato i telespettatori di Camper in Viaggio alla scoperta di un territorio che unisce paesaggi selvaggi, testimonianze storiche e tradizioni gastronomiche radicate. La puntata trasmessa su Rai 1 ha mostrato luoghi poco noti ma intensi, dove la natura si mescola con antichi borghi e pratiche artigianali ancora vive.
La pesca tradizionale delle alici di menaica: un patrimonio da conoscere
Un elemento centrale della puntata è stata la pesca delle alici con il metodo della menaica praticato soprattutto tra Marina di Pisciotta e Palinuro. Si tratta di una tecnica selettiva basata sull’uso di reti verticali chiamate “menaide” poste in mare durante primavera ed estate quando le alici sono più abbondanti. Questo sistema rispetta gli equilibri marini ed è riconosciuto come presidio Slow Food per il suo valore culturale ed ecologico.
Le immagini hanno mostrato pescatori impegnati nelle prime ore dell’alba a raccogliere le reti con prodotti freschissimi venduti direttamente ai consumatori locali o turisti attenti alle tradizioni genuine del territorio.
La cucina cilentana valorizza queste materie prime con piatti semplici ma ricchi nel gusto: Alessia Mancini ha assaggiato una torta rustica preparata con alici fresche, pane raffermo ed erbe spontanee raccolte sulle colline circostanti; questa pietanza rappresenta bene l’anima contadina locale fatta di ingredienti poveri ma saporiti.
Non mancano altri prodotti tipici apprezzati come mozzarella bufalina prodotta nel Cilento, fusilli fatti a mano secondo antiche ricette tramandate nei piccoli centri rurali oppure olio extravergine ottenuto da uliveti secolari diffusi nella zona.
La costa cilentana tra grotte marine e sentieri panoramici
Palinuro è stata protagonista della narrazione grazie alle sue spiagge dorate e alle grotte marine che ne caratterizzano il profilo costiero. La celebre Grotta Azzurra si distingue per le acque limpide dai riflessi turchesi, mentre la Baia del Buon Dormire resta accessibile solo via mare ed è circondata da scogliere rocciose che creano un ambiente intatto. Questo angolo del Cilento mantiene atmosfere rarefatte lontane dalle masse turistiche.
Gli amanti delle escursioni possono percorrere i sentieri che conducono al faro di Capo Palinuro, uno dei più elevati d’Italia. Da qui lo sguardo abbraccia l’isola di Capri, Stromboli e tutta la costa circostante offrendo scorci suggestivi sul Tirreno. Le antiche torri d’avvistamento come quella del Caleo o la torre Normanna ad Acciaroli raccontano invece storie legate alla difesa contro incursioni saracene; oggi sono punti privilegiati per godersi tramonti sul mare o scattare fotografie memorabili.
Nei borghi medievali come Castellabate ogni pietra evoca vicende passate; questo centro storico ha acquisito notorietà anche grazie al film Benvenuti al Sud ma conserva intatta l’atmosfera autentica delle comunità cilentane.
Baia del buon dormire: uno scrigno nascosto tra leggenda e natura incontaminata
Tra i momenti più suggestivi c’è stato l’approdo nella Baia del Buon Dormire considerata spesso una delle spiagge più belle d’Italia proprio per caratteristiche naturali rare da trovare altrove. Protetta da pareti rocciose alte che offrono ombra naturale durante gran parte della giornata questa cala presenta sabbia fine immersa in acque cristalline dai colori caraibici capaci subito catturare lo sguardo dei visitatori più esigenti.
Una leggenda locale racconta che qui riposassero sirene attratte dalla tranquillità assoluta della baia; questo mito alimenta ancor oggi fascino verso chi cerca relax lontano dal caos turistico tipico degli altri lidi italiani affollati nei mesi estivi.
Il racconto condotto da Alessia Mancini mette in luce un Cilento meno noto ai grandi flussi turistici ma capace ancora oggi — attraverso paesaggi naturali integri —di regalare esperienze intense legate alla terra, al mare, alla storia millenaria custodita nei suoi borghi silenziosi.