I fratelli Fabrizio e Federico Sansone, noti comici palermitani, hanno conquistato il pubblico con il loro umorismo irriverente, accumulando oltre 419mila follower su Instagram e più di un milione di like su Facebook. Grazie a programmi di successo come “Striscia la notizia” e il “PrimaFestival di Sanremo“, i Sansoni hanno trasformato i loro seguaci virtuali in spettatori reali, portando la loro comicità anche sul palcoscenico. Ora, il duo è pronto a debuttare al cinema con il film “E poi si vede“, in uscita il 27 marzo, una commedia che affronta le sfide dei giovani nel mondo del lavoro, con un occhio critico sulle raccomandazioni e le difficoltà di trovare un’occupazione soddisfacente.
La genesi di “E poi si vede”
L’idea alla base del film “E poi si vede” è profondamente radicata nelle esperienze personali dei due fratelli. Federico spiega che la pellicola è in parte autobiografica e rappresenta le difficoltà che i giovani affrontano oggi. La scelta del titolo riflette una generazione che tende a procrastinare, non solo nelle piccole decisioni quotidiane, ma anche in quelle più significative, come la ricerca di un lavoro. “E poi si vede” diventa così una metafora della condizione giovanile, in cui molti ragazzi si trovano costretti a emigrare per trovare opportunità lavorative.
Fabrizio aggiunge che il film si propone di raccontare una realtà complessa: “Accetto il lavoro e poi si vede, faccio il concorso e poi si vede…“. Questa riflessione mette in luce come i giovani di oggi non siano più interessati a un posto fisso, ma piuttosto a un ruolo significativo nella società .
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La scelta di rimanere a Palermo
Durante l’intervista, i Sansoni discutono delle ragioni per cui hanno scelto di rimanere a Palermo, nonostante molti dei loro coetanei abbiano dovuto lasciare la città per cercare lavoro. Fabrizio scherza dicendo che non hanno cambiato medico curante, mentre Federico sottolinea come la loro terra sia una fonte di ispirazione per il loro lavoro. “Il nostro lavoro si apre e si completa a Roma, Milano, Napoli e Torino“, afferma, evidenziando come la professione consenta loro di esplorare l’Italia.
Tuttavia, entrambi riconoscono che alcuni amici hanno dovuto accettare lavori per i quali non avevano studiato, una realtà che colpisce molti giovani. Fabrizio, ridendo, ammette di non aver studiato, mentre Federico sottolinea l’importanza delle tecniche recitative apprese, che hanno contribuito alla scrittura del film.
Curiosità e domande dal pubblico
I Sansoni, essendo nati nel mondo del web, sono abituati a rispondere a domande frequenti del pubblico. Una delle prime riguarda la loro età : Fabrizio ha 32 anni, mentre Federico ne ha 30. Un’altra domanda comune è se siano fratelli, a cui Fabrizio risponde con un sorriso: “Purtroppo sì“. Inoltre, entrambi confermano le loro origini palermitane, con Fabrizio che scherza sul fatto che “si sente leggermente“.
Quando si parla di comici siciliani, i nomi di Ficarra e Picone emergono come esempi di una tradizione che i Sansoni sono orgogliosi di rappresentare. Federico afferma che il loro stile e la loro cifra stilistica si definiranno nel tempo, mentre Fabrizio sottolinea l’importanza di mantenere viva la tradizione comica siciliana.
Lavorare insieme: una sfida o un vantaggio?
Un tema ricorrente è quello di lavorare con un familiare. I Sansoni rispondono con entusiasmo, affermando che non trovano stancante collaborare insieme. Fabrizio scherza sulla percezione dell’età , dicendo che a 32 anni si sente come se ne avesse 96. Federico aggiunge che, essendo fratelli, anche nei momenti di stress non litigano, e l’unico litigio che prevedono riguarda l’eredità , con una battuta sui debiti lasciati dai genitori.
Con “E poi si vede“, i Sansoni si preparano a portare la loro comicità sul grande schermo, affrontando temi attuali e vicini ai giovani, in un viaggio che promette di essere tanto divertente quanto riflessivo.