I negrita tornano con ‘Canzoni per anni spietati’: un album di resistenza poetica
I Negrita annunciano il nuovo album “Canzoni per anni spietati”, un concept album che esplora temi di rabbia e speranza, in uscita il 28 marzo 2025, con concerti dal vivo a partire dall’8 aprile.

I negrita tornano con 'Canzoni per anni spietati': un album di resistenza poetica - unita.tv
La band toscana Negrita è pronta a far sentire la propria voce con il nuovo album ‘Canzoni per anni spietati‘, in uscita il 28 marzo 2025. Dopo sette anni di silenzio discografico, il gruppo presenta un lavoro che si configura come un concept album, articolato in nove tracce che esplorano temi di rabbia, disincanto e una sottile speranza per il futuro. I singoli di lancio, ‘Non Esistono Innocenti Amico Mio‘, ‘Noi Siamo Gli Altri‘ e ‘Nel Blu ‘, offrono un assaggio di questo viaggio musicale, caratterizzato da testi incisivi e melodie evocative.
Un album che parla di resistenza
Il nuovo progetto discografico dei Negrita è descritto dai membri della band come un’opera di “resistenza poetica“. Durante un set acustico a Milano, i musicisti hanno condiviso la genesi di questo lavoro, sottolineando l’importanza della musica folk, che ha sempre fatto parte della loro identità artistica. “Questo album è nato su chitarre acustiche e si presta a una dimensione folk, una natura che abbiamo manifestato raramente nei nostri lavori precedenti”, hanno dichiarato. La band ha voluto rendere omaggio a un genere che ha influenzato profondamente la loro formazione musicale, riscoprendo le radici folk degli anni ‘60‘, un periodo che ha visto emergere artisti come Bob Dylan, la cui influenza è palpabile in molte delle nuove canzoni.
Riflessioni sulla pandemia e la società contemporanea
Il contesto in cui è nato ‘Canzoni per anni spietati‘ è segnato dalla pandemia di Covid-19, un evento che ha avuto ripercussioni significative sulla vita di tutti. I Negrita hanno raccontato come questo periodo di isolamento abbia influenzato il loro processo creativo. “La pandemia ci ha tarpato le ali, ma ci ha anche spinto a riascoltare la musica degli anni ‘60‘ e a riscoprire il folk che ci ha cresciuti”, hanno spiegato. La band ha composto un brano ogni cinque giorni, utilizzando la musica come mezzo per affrontare le difficoltà del momento e per restituire una fotografia del mondo contemporaneo.
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Uno dei brani più significativi, ‘Nel Blu ‘, trae ispirazione da ‘Masters of War‘ di Dylan, affrontando il tema della guerra e della cupidigia dei potenti. I Negrita utilizzano la loro musica per esprimere una critica sociale, evidenziando le divisioni che caratterizzano la nostra società e la necessità di unire le persone attraverso l’arte.
Omaggi e reinterpretazioni
All’interno dell’album, i Negrita rendono omaggio a due figure emblematiche della musica: Bob Dylan e Francesco De Gregori. ‘Song to Dylan‘ è una dedica al cantautore americano, riconosciuto come una delle voci più influenti della musica ribelle. “Dylan è stato il più grande di tutti, e abbiamo voluto restituire il nostro rispetto attraverso la musica”, hanno affermato i membri della band.
Inoltre, la reinterpretazione di ‘Viva l’Italia‘ di De Gregori affronta la complessità dell’identità nazionale, riflettendo sulle tensioni sociali e culturali attuali. “Ci serviva una canzone che rappresentasse sia gli aspetti positivi che quelli negativi di questo Paese”, hanno spiegato, sottolineando l’importanza di una narrazione che abbraccia tutte le sfaccettature della realtà italiana.
La voce della nuova generazione
Un altro brano significativo dell’album è ‘Dov’è che abbiamo sbagliato‘, in cui i Negrita riflettono sui pregi e difetti della loro generazione. “Mi sono chiesto cosa abbiamo sbagliato come generazione”, ha dichiarato Pau, il frontman della band. Questo pezzo rappresenta un’analisi critica della transizione verso una nuova era digitale e delle sfide che i giovani si trovano ad affrontare.
La band esprime preoccupazione per la disumanizzazione della società contemporanea, sottolineando come i social media, invece di unire, spesso alimentano l’odio. “Abbiamo bisogno di amore, non di odio”, ha affermato Pau, evidenziando l’importanza di promuovere un messaggio positivo e di unità.
La musica come rito collettivo
Con ‘Canzoni per anni spietati‘, i Negrita non si limitano a raccontare il presente, ma lo affrontano con coraggio e determinazione. L’album è un invito a riflettere, a unirsi e a resistere attraverso la musica. A partire dall’8 aprile 2025, la band tornerà nei club per presentare dal vivo il nuovo lavoro, trasformando ogni concerto in un rito collettivo di musica e resistenza. “Abbiamo raccontato un anno della nostra vita e le nostre speranze come esseri umani”, hanno concluso, pronti a condividere la loro visione del mondo con il pubblico.