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I fantastici 4: gli inizi, il film Marvel Dura Meno di Due Ore e Punta a un nuovo inizio per la prima famiglia

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I nuovi dettagli sulla durata di “i fantastici 4: gli inizi”, in uscita il 23 luglio 2025, mostrano una scelta insolita per i Marvel Studios. La pellicola durerà infatti solo un’ora e 55 minuti, molto meno rispetto ai recenti cinecomic del marchio. Questo passaggio indica un approccio più contenuto rispetto alla tradizione dei lungometraggi lunghi che hanno caratterizzato l’universo cinematografico Marvel negli ultimi anni.

Articolo ripreso da movieplayer.it.

Durata ridotta per il nuovo film Marvel: impatti su trama e personaggi chiave

La notizia della durata di “i fantastici 4: gli inizi” arriva dal sito AMC, che riporta una lunghezza complessiva pari a 115 minuti. Questa cifra è inferiore alle prime stime trapelate che parlavano invece di circa due ore e dieci minuti. Il taglio netto rispetto alle indiscrezioni potrebbe indicare sia scelte editoriali prese durante la fase finale del montaggio sia una decisione pianificata fin dall’inizio per offrire al pubblico un racconto più snello.

Rispetto ad altri titoli recenti come quelli dedicati a Doctor Strange o Thor, questa durata si avvicina maggiormente a standard medi ma resta comunque insolita se si pensa alle abitudini consolidate da Marvel negli ultimi anni con film spesso ben oltre le due ore e mezza. Ciò potrebbe riflettere anche l’intenzione degli studios di dare spazio alla nuova formazione della prima famiglia senza appesantire troppo la narrazione.

Cast principale e personaggi chiave di Marvel Studios in inizi e terra

Il film è diretto da Matt Shankman e presenta un cast composto da Pedro Pascal nel ruolo di Reed Richards , Vanessa Kirby come Sue Storm , Joseph Quinn nei panni di Johnny Storm ed Ebon Moss-Bachrach nel ruolo di Ben Grimm . A questi si aggiungono nomi importanti come Ralph Ineson che interpreta Galactus, il villain principale della storia, mentre Julia Garner veste i panni dell’enigmatico Araldo Silver Surfer.

Altri attori noti completano il cast con ruoli ancora non svelati al pubblico: Paul Walter Hauser, John Malkovich, Sarah Nils e Natasha Lyonne contribuiscono alla costruzione dell’universo narrativo intorno ai protagonisti principali. L’attenzione su questo gruppo evidenzia quanto lo studio punti su interpreti capaci di portare sullo schermo personaggi complessi legati tanto all’azione quanto alle dinamiche familiari.

Ambientazione retrofuturistica della terra e trama centrale dei supereroi Marvel Studios

L’ambientazione scelta per “gli inizi” richiama uno stile retrofuturistico ispirato agli anni Sessanta; questo sfondo visivo crea una cornice particolare dove tecnologia vintage incontra elementi fantascientifici moderni. La trama segue la Prima Famiglia mentre deve affrontare sfide difficili bilanciando i loro doveri eroici con i legami familiari stretti tra loro.

I quattro astronauti si trovano davanti all’imminente minaccia rappresentata dal dio spaziale Galactus deciso a divorare la Terra insieme ai suoi abitanti; accanto a lui agisce Silver Surfer come suo Araldo misterioso ed enigmatico. Oltre al rischio globale c’è anche uno sviluppo personale nelle vicende dei protagonisti che rende ancora più intensa la posta in gioco nella difesa del pianeta.

Prospettive future dei personaggi Marvel dopo l’ esordio cinematografico su Amc

Dopo questa prima apparizione solista sul grande schermo prevista per luglio 2025 “i fantastici 4” sono destinati a tornare nel prossimo capitolo degli Avengers intitolato “Doomsday”, programmato per il 2026. Questo inserimento conferma l’importanza crescente della Prima Famiglia nell’universo Marvel contemporaneo dopo tentativi precedenti poco convincenti sotto altre produzioni.

Il nuovo corso sembra puntare dunque su storie compatte ma incisive con personaggi ben delineati pronti ad affrontare nuove avventure collettive insieme agli altri eroi consolidati dell’MCU. Il pubblico potrà valutare se questa strategia basata su tempi ridotti riuscirà ad offrire emozioni intense senza rinunciare alla profondità narrativa richiesta dai fan storici del franchise.

Chi è Ebon Moss-bachrach? attore statunitense premiato con due Emmy per The Bear e candidato al Golden Globe

Ebon Moss-Bachrach è un attore statunitense nato ad Amherst il 19 marzo 1977, la cui carriera si è distinta per una notevole versatilità e profondità interpretativa. Nel corso degli anni, Moss-Bachrach ha saputo conquistare l’attenzione del pubblico e della critica grazie a ruoli intensi e carismatici, dimostrando una capacità di adattamento che lo rende uno dei volti più interessanti del panorama televisivo contemporaneo.

Il suo talento ha raggiunto l’apice con la performance nel ruolo di Richie Jerimovich nella serie televisiva The Bear. Questa interpretazione gli ha valso un riconoscimento importante nel mondo dello spettacolo: due Premi Emmy, attestati di eccellenza che confermano la sua abilità nell’incarnare personaggi complessi e realistici. La qualità della sua recitazione è stata inoltre premiata con un Critics’ Choice Award, un ulteriore sigillo di approvazione da parte degli esperti del settore.

Oltre a questi prestigiosi premi, Ebon Moss-Bachrach ha ottenuto anche una candidatura al Golden Globe come miglior attore non protagonista in una serie TV. Questo riconoscimento sottolinea quanto il suo lavoro sia stato apprezzato non solo dal pubblico ma anche dagli addetti ai lavori a livello internazionale, consolidando la sua posizione tra gli interpreti più stimati della sua generazione.

La carriera di Moss-Bachrach si caratterizza per una scelta accurata dei ruoli che riflettono sia le sue capacità artistiche sia una profonda sensibilità nei confronti delle storie raccontate. Il successo raggiunto con The Bear rappresenta senza dubbio un momento cruciale nel percorso professionale dell’attore, confermando il suo valore in ambito cinematografico e televisivo.

In sintesi, Ebon Moss-Bachrach emerge come una figura centrale nell’attuale scena artistica americana grazie alla sua bravura recitativa e al riconoscimento ottenuto attraverso premi prestigiosi. La combinazione tra talento naturale e impegno professionale lo rende un punto di riferimento significativo per chi segue le produzioni televisive di qualità negli Stati Uniti.

Chi è John Malkovich? Attore e produttore statunitense vincitore di un Emmy e doppio candidato all’ Oscar

John Gavin Malkovich, nato il 9 dicembre 1953, è una figura di spicco nel panorama cinematografico e televisivo statunitense. Attore e produttore, la sua carriera si distingue per una notevole versatilità che gli ha permesso di interpretare ruoli complessi in film di grande successo e rilevanza culturale. La sua presenza sul grande schermo ha attraversato decenni, consolidando il suo nome tra i professionisti più rispettati e riconosciuti del settore.

Nel corso degli anni Ottanta e Novanta, Malkovich ha partecipato a pellicole che hanno segnato l’epoca. Tra queste si ricordano “Urla del silenzio” (1983), un film intenso che lo ha proiettato all’attenzione del pubblico, “Le relazioni pericolose” (1988), dove la sua interpretazione si è distinta per profondità emotiva, e “Ombre e nebbia” (1992), progetto diretto da Woody Allen che ha ulteriormente evidenziato le sue capacità attoriali. Negli anni successivi sono arrivati titoli come “Mary Reilly” (1996) e “Ritratto di signora” (1996), lavori caratterizzati da una raffinata ricostruzione storica ed emotiva.

Un momento cruciale nella carriera di John Malkovich è rappresentato dal film cult “Essere John Malkovich” (1999), pellicola innovativa che gli ha valso enorme popolarità grazie a un ruolo unico nel suo genere. A questo sono seguiti altri successi come “Il ladro di orchidee” (2001), dove la sua performance intensa ha ricevuto ampi consensi dalla critica; “Klimt” (2006), biografia dedicata al celebre pittore; nonché due importanti titoli del 2008: “Changeling”, dramma diretto da Clint Eastwood con Angelina Jolie protagonista, e la commedia nera dei fratelli Coen “Burn After Reading – A prova di spia”, in cui Malkovich sfoggia ancora una volta il suo talento camaleontico.

L’eccellenza della sua arte recitativa è stata riconosciuta attraverso numerosi premi e nomination prestigiose. In particolare, John Malkovich è stato candidato due volte al Premio Oscar come miglior attore non protagonista: la prima volta per “Le stagioni del cuore” (1984) e poi per “Nel centro del mirino” (1993). Oltre agli Oscar, vanta anche un Premio Emmy conquistato grazie a un’interpretazione televisiva apprezzata dalla critica specializzata. Le sue candidature includono tre Golden Globe, un BAFTA – uno dei riconoscimenti più ambiti nell’ambito cinematografico britannico – oltre a due nomination agli Screen Actors Guild Awards, testimonianza dell’alto rispetto guadagnato presso i suoi colleghi attori.

John Malkovich incarna quindi una figura poliedrica nel mondo dello spettacolo americano ed internazionale: capace non solo di interpretare ruoli diversi con grande efficacia ma anche di contribuire alla produzione cinematografica con sensibilità artistica elevata. La sua lunga esperienza artistica riflette un impegno costante verso progetti innovativi ed esigenti sotto il profilo narrativo ed emozionale.

La traiettoria professionale di questo artista conferma quanto sia fondamentale adattarsi continuamente alle evoluzioni della cultura cinematografica contemporanea senza mai perdere autenticità espressiva o profondità interpretativa. Nel panorama globale delle arti visive resta dunque uno degli interpreti più influenti capaci di combinare talento individuale a scelte artistiche coraggiose, elemento chiave nella costruzione della propria reputazione professionale solida ed apprezzata su scala mondiale.

Chi è Joseph Quinn? attore britannico classe 1994 noto per Eddie Munson in stranger things e protagoniste di a quiet place – giorno 1 e il gladiatore Ii

Joseph Quinn è un attore britannico nato a Londra il 26 gennaio 1994, la cui carriera si è sviluppata con una progressione costante tra televisione e cinema. La sua notorietà internazionale è cresciuta in modo significativo grazie al ruolo di Eddie Munson nella quarta stagione della celebre serie televisiva Stranger Things, andata in onda nel 2022. Questo personaggio ha permesso a Quinn di consolidare la sua presenza nel panorama delle produzioni seriali di grande successo.

Prima dell’exploit con Stranger Things, Joseph Quinn aveva già accumulato esperienza interpretando ruoli in miniserie di rilievo come Casa Howard (2017), I miserabili (2018), Caterina la Grande (2019) e Small Axe (2020). Questi progetti hanno contribuito a mostrare la versatilità dell’attore britannico, consentendogli di spaziare attraverso diversi generi e periodi storici, dal dramma storico alla narrativa contemporanea.

Il 2024 rappresenta per Joseph Quinn un anno cruciale anche sul fronte cinematografico. Infatti, ha ottenuto il suo primo ruolo da protagonista nel film A Quiet Place – Giorno 1, confermando così il passaggio dalla televisione al grande schermo con ruoli sempre più importanti. In aggiunta, interpreta l’imperatore Geta ne Il gladiatore II, sequel del celebre film epico che ha segnato una pietra miliare nella storia del cinema d’azione e drammatico.

La crescita artistica di Joseph Quinn riflette un percorso ricco di scelte mirate che lo hanno portato a confrontarsi con personaggi complessi e storie coinvolgenti. La sua capacità interpretativa gli ha permesso di emergere rapidamente all’interno del competitivo settore dello spettacolo britannico ed internazionale. Grazie all’equilibrio tra talento e selezione accurata dei ruoli, continua a guadagnare attenzione sia da parte del pubblico sia degli addetti ai lavori.

In sintesi, Joseph Quinn si distingue come una figura emergente nel panorama attoriale contemporaneo grazie a interpretazioni intense e variegate che coprono diversi media audiovisivi. Dal piccolo schermo al cinema d’autore fino ai blockbuster internazionali, la sua carriera testimonia una costante evoluzione professionale che promette nuovi successi nei prossimi anni.

Chi è Julia Garner? attrice statunitense premiata con tre Emmy per Ozark e candidata agli Independent Spirit Awards per the assistant

Julia Garner, nata il 1º febbraio 1994 a Riverdale, è un’attrice statunitense che ha rapidamente conquistato un posto di rilievo nel panorama televisivo e cinematografico grazie al suo talento e alla sua versatilità interpretativa. La sua carriera si è distinta soprattutto per ruoli intensi e complessi che le hanno permesso di dimostrare una notevole capacità recitativa.

Il ruolo che ha segnato maggiormente la sua carriera è quello di Ruth Langmore nella serie televisiva “Ozark”. Questa interpretazione le ha valso non solo l’apprezzamento della critica ma anche importanti riconoscimenti nel mondo dello spettacolo. Julia Garner ha infatti vinto tre Premi Emmy come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica, confermando così il suo valore artistico su uno dei palcoscenici più prestigiosi del settore televisivo. A questi successi si aggiunge anche un Golden Globe nella stessa categoria, segno tangibile dell’impatto della sua performance sul pubblico e sulla critica.

Oltre ai premi vinti, l’attrice ha ricevuto numerose candidature a importanti premi internazionali come lo Screen Actors Guild Award e i Critics’ Choice Television Awards. Questi riconoscimenti testimoniano la costante attenzione riservata alle sue interpretazioni e la stima consolidata tra colleghi e addetti ai lavori.

Nel 2020 Julia Garner ha ulteriormente ampliato il proprio repertorio con la partecipazione al film “The Assistant”, una pellicola che affronta tematiche delicate legate al mondo del lavoro femminile. Anche questa volta l’attrice è riuscita a catturare l’interesse della critica grazie alla profondità con cui ha costruito il personaggio, ottenendo una candidatura agli Independent Spirit Awards. Questo premio rappresenta uno dei riconoscimenti più importanti per le produzioni indipendenti negli Stati Uniti ed evidenzia la capacità di Garner di eccellere anche in contesti meno mainstream.

La combinazione tra i successi televisivi e cinematografici fa di Julia Garner una figura emergente ma già affermata nell’industria dell’intrattenimento americana. La sua dedizione alla recitazione, accompagnata da scelte artistiche mirate, ne fa un volto molto apprezzato sia dal grande pubblico sia dai critici specializzati.

In sintesi, Julia Garner rappresenta oggi uno degli esempi più significativi di giovani talenti capaci di lasciare un’impronta duratura nel settore audiovisivo statunitense attraverso ruoli carismatici e ben interpretati che esplorano tematiche contemporanee con sensibilità ed efficacia espressiva.

Paul Walter Hauser

Chi è Paul Walter Hauser? attore e comico statunitense vincitore di Emmy, Golden Globe e Critics ‘ Choice per la miniserie Black Bird

Paul Walter Hauser è un attore e comico statunitense nato il 15 ottobre 1986 a Grand Rapids, Michigan. Nel corso della sua carriera ha saputo distinguersi grazie a interpretazioni intense e versatili, che gli hanno valso riconoscimenti importanti nel mondo dello spettacolo. La sua formazione artistica si è sviluppata tra cinema e televisione, riuscendo a coniugare abilmente elementi comici con ruoli drammatici di grande impatto.

La consacrazione professionale di Hauser è arrivata soprattutto grazie alla miniserie televisiva “Black Bird”, in cui ha interpretato un personaggio complesso e sfaccettato. Questo ruolo gli ha permesso di dimostrare la propria capacità recitativa in contesti narrativi intensi e profondi, guadagnandosi l’attenzione sia del pubblico che della critica specializzata. Il successo ottenuto con questa serie lo ha portato ad aggiudicarsi premi prestigiosi come l’Emmy Award, il Critics’ Choice Television Award e il Golden Globe.

Questi riconoscimenti rappresentano non solo una conferma del talento di Paul Walter Hauser, ma anche un punto di svolta nella sua carriera artistica. Ogni premio sottolinea aspetti diversi delle sue doti recitative: dall’abilità nel coinvolgere emotivamente lo spettatore fino alla capacità di incarnare personaggi realistici ed emozionanti. La combinazione tra comicità naturale e sensibilità drammatica rende il suo stile unico nel panorama attuale dell’intrattenimento statunitense.

Originario del Midwest americano, Hauser porta con sé una dimensione autentica che si riflette nelle sue performance sullo schermo. La sua presenza scenica versatile lo rende adatto sia a ruoli leggeri sia a quelli più impegnativi, confermando una poliedricità rara per un attore giovane ma già affermato. L’evoluzione professionale che lo ha condotto ai maggiori riconoscimenti testimonia un percorso fatto di dedizione e passione per la recitazione.

In sintesi, Paul Walter Hauser rappresenta oggi uno degli interpreti emergenti più interessanti del panorama televisivo americano contemporaneo. I suoi successi recenti ne evidenziano la crescita costante come artista capace di alternare momenti ironici a interpretazioni cariche di tensione emotiva. Il suo nome continua a essere associato alle produzioni più apprezzate dalla critica internazionale, segnalando una carriera destinata ancora a grandi traguardi futuri nell’ambito dello spettacolo globale.

Chi è Pedro Pascal? attore cileno naturalizzato statunitense, star di the Mandalorian e vincitore dello Screen Actors Guild Award per the Last of Us

Pedro Pascal, nato José Pedro Balmaceda Pascal il 2 aprile 1975 a Santiago del Cile, è un attore di origine cilena naturalizzato statunitense che ha conquistato il panorama televisivo e cinematografico internazionale grazie a ruoli intensi e carismatici. La sua carriera si distingue per una versatilità notevole, spaziando da produzioni di grande successo commerciale a interpretazioni drammatiche di profondo impatto emotivo.

Il debutto che lo ha portato sotto i riflettori globali è stato senza dubbio il personaggio di Oberyn Martell nella celebre serie televisiva “Il Trono di Spade” (2014). Questa interpretazione gli ha permesso di farsi conoscere per la capacità di incarnare figure complesse e sfaccettate all’interno di un universo narrativo ricco ed epico. Successivamente, Pedro Pascal ha consolidato la sua fama con la serie crime “Narcos” (2015-2017), dove ha dato vita al detective Javier F. Peña, un ruolo che gli ha conferito ulteriore visibilità e apprezzamento da parte della critica.

Tra le sue interpretazioni più iconiche figura quella del Mandaloriano nella serie spin-off dell’universo “Guerre Stellari”, intitolata proprio “The Mandalorian” (2019-2023). Questo personaggio è diventato un simbolo della cultura pop contemporanea, contribuendo in modo significativo alla rinascita della saga attraverso una narrazione innovativa e l’uso magistrale degli effetti speciali. Con questo ruolo, Pascal si è imposto come uno degli attori più influenti nel settore dell’intrattenimento seriale.

Nel 2023, Pedro Pascal si è distinto ancora una volta con il ruolo drammatico di Joel Miller nella serie “The Last of Us”, adattamento televisivo dell’omonimo videogioco acclamato dalla critica e dal pubblico. La sua performance intensa e coinvolgente gli ha fruttato numerosi riconoscimenti prestigiosi tra cui lo Screen Actors Guild Award per il miglior attore in una serie drammatica. Inoltre, questa interpretazione gli è valsa nomination importanti come quella al Golden Globe, ai Critics Choice Television Award e agli Emmy Awards nella categoria miglior attore protagonista in una serie drammatica.

La sua presenza sul grande schermo si è arricchita ulteriormente con il film “Il gladiatore II” (2024), dove interpreta il generale Marcus Acacius, confermando la sua capacità di passare agevolmente dal piccolo al grande schermo mantenendo alto il livello delle sue performance.

Pedro Pascal rappresenta oggi uno degli esempi più fulgidi di come talento artistico e impegno professionale possano tradursi in successo internazionale. Grazie alle sue scelte variegate tra generi diversi – dal fantasy all’action thriller fino al dramma – continua ad affermarsi come volto imprescindibile nel panorama culturale contemporaneo sia negli Stati Uniti che a livello globale.

Chi è Vanessa Kirby? attrice britannica 35enne vincitrice della Coppa Volpi e candidata all’ Oscar per pieces of a Woman, celebre per il ruolo di principessa margaret in The Crown

Vanessa Nuala Kirby, nata a Londra il 18 aprile 1988, si è affermata come una delle attrici britanniche più talentuose e apprezzate del panorama internazionale contemporaneo. La sua carriera ha conosciuto un significativo impulso grazie alla magistrale interpretazione della principessa Margaret nelle prime due stagioni della celebre serie televisiva “The Crown”. Questo ruolo le ha permesso di entrare nel cuore del pubblico globale e di ricevere riconoscimenti prestigiosi, tra cui una candidatura al Premio Emmy nella categoria miglior attrice non protagonista in una serie drammatica. A coronamento di questo successo, Vanessa Kirby ha ottenuto anche il British Academy Television Award come miglior attrice non protagonista, confermando così la sua capacità di incarnare personaggi complessi con grande intensità emotiva.

L’interpretazione della principessa Margaret rappresenta solo uno dei momenti chiave della carriera di Vanessa Kirby. Nel 2020, la sua performance nel film “Pieces of a Woman” ha attirato l’attenzione critica a livello mondiale. In questo lavoro cinematografico intenso e drammatico, Kirby ha saputo trasmettere con straordinaria profondità le sfumature psicologiche del suo personaggio, guadagnandosi ampi consensi dalla critica specializzata. Il suo impegno artistico è stato premiato con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile al Festival del cinema di Venezia, uno dei riconoscimenti più ambiti nel mondo del cinema internazionale.

Oltre alla vittoria alla Mostra del Cinema di Venezia, Vanessa Kirby ha ricevuto numerose nomination ai premi più prestigiosi dell’industria cinematografica. Tra queste spiccano quelle ai BAFTA nella categoria migliore attrice protagonista e ai Critics’ Choice Awards come migliore attrice. Non meno importanti sono state le candidature agli Screen Actors Guild Awards per la migliore attrice cinematografica e ai Golden Globe per la miglior interprete in un film drammatico. Questi riconoscimenti testimoniano il valore artistico delle sue interpretazioni e consolidano il suo ruolo tra le protagoniste indiscusse dell’attuale scena culturale britannica ed internazionale.

La versatilità dimostrata da Vanessa Kirby nei ruoli che interpreta si riflette nella capacità di passare da produzioni televisive ad alto impatto emotivo a pellicole cinematografiche impegnate senza perdere mai autenticità e credibilità espressiva. La sua formazione attoriale rigorosa e l’esperienza maturata sul palcoscenico teatrale contribuiscono a definire uno stile recitativo raffinato ma allo stesso tempo accessibile al grande pubblico.

In sintesi, Vanessa Kirby rappresenta oggi un punto di riferimento importante nell’ambito dell’arte performativa inglese contemporanea: grazie alle sue scelte professionali accurate e all’intensità delle sue interpretazioni continua a lasciare un’impronta significativa nella cultura popolare internazionale attraverso progetti che uniscono intrattenimento e approfondimento psicologico dei personaggi trattati.

Personalmente, trovo stimolante questa scelta dei Marvel Studios di puntare su una durata più contenuta per “I Fantastici 4: Gli inizi”. Secondo me, un racconto più snello può favorire una narrazione più intensa e focalizzata, capace di valorizzare sia l’azione sia le dinamiche familiari che rendono unica questa squadra. La combinazione di un’ambientazione retrofuturistica con un cast di attori capaci di interpretare personaggi complessi mi fa pensare che ci sia la volontà di riscoprire e rilanciare la Prima Famiglia con sensibilità e freschezza. Spero che questo approccio possa offrire un equilibrio efficace tra intrattenimento e profondità, mantenendo viva l’attenzione sia dei fan storici sia di un pubblico più ampio, e preparandoci a un futuro ricco di avventure condivise nell’universo Marvel.

Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Andrea Ricci

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Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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