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Gustavo santaolalla in italia per celebrare i 25 anni di ronroco con due concerti esclusivi

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Gustavo Santaolalla torna in Italia a novembre per due appuntamenti speciali a Roma e Vercelli. Queste date segnano il quarto di secolo dall’uscita di Ronroco, album che ha rappresentato un punto di svolta nella carriera del compositore argentino e ha influenzato profondamente la world music. L’occasione offrirà agli appassionati non solo l’ascolto dal vivo delle sue composizioni, ma anche momenti dedicati all’incontro con l’artista, tra foto e autografi.

I concerti italiani per il venticinquesimo anniversario di ronroco

Il 16 novembre Gustavo Santaolalla si esibirà a Roma mentre il 18 sarà la volta di Vercelli. Entrambi gli eventi sono pensati come celebrazioni intime e profonde del percorso musicale dell’artista, ripercorrendo le sonorità e le sperimentazioni che hanno caratterizzato Ronroco sin dalla sua uscita nel 2000. L’album ha segnato un cambiamento nel modo in cui la musica folk argentina si è intrecciata con elementi contemporanei, portando alla ribalta strumenti tradizionali come l’omonimo ronroco.

Durante i concerti sarà possibile ascoltare brani iconici che hanno accompagnato colonne sonore famose ma anche scoprire tracce più personali, spesso meno note al grande pubblico. Santaolalla offrirà una performance raccolta dove emergono sia le radici culturali sia l’approccio artigianale alla composizione musicale. Gli incontri successivi ai live permetteranno ai fan un contatto diretto con uno dei protagonisti della scena musicale internazionale degli ultimi decenni.

Da brokeback mountain a the last of us: una carriera segnata dalla musica per immagini

Premiato due volte agli Oscar per le colonne sonore di Babel e I segreti di Brokeback Mountain , Gustavo Santaolalla ha costruito una carriera solida collaborando con registi come Ang Lee e Alejandro González Iñárritu. Il suo lavoro spazia dai film alle serie televisive fino ai videogiochi più acclamati degli ultimi anni.

Il contributo alla serie the last of us

Un esempio recente è il contributo alla colonna sonora della serie tv The Last of Us, tratta dall’omonimo videogioco cult sviluppato da Neil Druckmann. Nel secondo episodio della seconda stagione c’è anche un cameo dello stesso compositore: una presenza simbolica che testimonia quanto la sua musica faccia parte integrante dell’universo narrativo creato attorno al gioco originale.

Santaolalla ha raccontato quanto questa esperienza sia stata diversa dalle precedenti: buona parte del pubblico arrivava dal mondo videoludico senza conoscere la sua lunga storia artistica precedente; questo gli ha permesso di avvicinarsi a nuove generazioni attraverso melodie già radicate nell’immaginario dei fan della saga.

L’esperienza sul set della serie the last of us tra musica ed emozioni visive

Partecipare alle riprese della serie The Last of Us davanti alla macchina da presa è stato per Gustavo Santaolalla un momento particolare soprattutto perché non aveva visto interamente gli episodi prima delle anteprime ufficiali. Ha raccontato che la prima visione completa avvenne durante una proiezione riservata al TCL Chinese Theatre a Hollywood davanti ad alcune centinaia persone invitate all’evento esclusivo.

Lo stesso autore si definisce “benedetto” dall’opportunità di entrare in contatto diretto coi fan attraverso la propria musica ma sottolinea come questo progetto abbia aperto orizzonti diversi rispetto alle esperienze precedenti legate al cinema o ad altri media audiovisivi: qui tutto ruotava attorno all’interazione tra videogioco originale e adattamento seriale mantenendo intatta l’essenza musicale originaria integrata nella narrazione visiva grazie anche alla supervisione costante degli ideatori Craig Mazin e Neil Druckmann.

Questa connessione fra suono, immagine ed emozione risulta fondamentale nell’opera complessiva costruita intorno alla saga; permette inoltre allo spettatore/player d’essere immerso completamente nel racconto grazie ad atmosfere sonore riconoscibili ma rinnovate nello sviluppo seriale televisivo.

Motivazioni creative dietro una lunga carriera ricca di sfide artistiche

Nonostante i riconoscimenti internazionali raggiunti negli anni passati Gustavo Santaolalla mantiene viva quella curiosità verso nuove esperienze creative che lo spinge ancora oggi oltre i confini musicali tradizionali. Oltre all’attività principale continua infatti a occuparsi d’altro come pubblicare libri tramite casa editrice propria o lavorare su progetti legati al vino o perfino profumi ispirati proprio all’album Ronroco prodotto parzialmente in Italia.

L’artista parla apertamente dell’importanza del mettersi continuamente in gioco senza puntare mai sull’aspetto economico bensì sulla realizzazione personale dei sogni coltivati lungo tutta la vita professionale. Per lui ogni progetto nasce da quell’esigenza spontanea dettata dal desiderio genuino più che dalla logica commerciale. Afferma inoltre quanto siano determinanti quelle occasioni fortunate capaci però diventare molteplici quando riesci davvero ad entrare in sintonia col pubblico.

Una metafora calcistica per il percorso artistico

La metafora calcistica utilizzata descrive bene questa volontà dinamica dove assume ruoli diversi – giocatore offensivo, difensore, allenatore – pur restando sempre presente ed impegnato nelle varie fasi del proprio percorso artistico.

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Collaborazioni importanti fra registi famosi ed approccio personale alla musica

Santaolalla vanta collaborazioni prestigiose con nomi notissimi quali Ang Lee o Alejandro González Iñárritu. Il suo metodo varia sensibilmente se lavora come produttore oppure direttamente sotto indicazione del regista chiamato ad interpretare precise esigenze narrative.

In entrambe situazioni tiene ben presente il ruolo assegnatogli quale fornitore d’un servizio creativo capace però sempre d’inserirsi coerentemente dentro lo stile voluto dagli autori cinematografici. Spiega pure quanto considererà essenziale evitare chi si limita semplicemente a dire “sì” senza esprimere idee proprie, preferendo lavorare insieme persone capaci di confrontarsi apertamente sulle scelte artistiche evitando compromessi inutilmente commercializzati.

Per comporre brani destinati ai film usa spesso tecniche particolari: cita Brokeback Mountain dove scrisse molta parte delle musiche prima ancora iniziasse qualsiasi ripresa; Ang Lee ascoltò queste melodie anticipatamente coinvolgendo persino attori nei giorni preparatori. Questo tipo d’approccio crea connessioni fortissime fra immagini, suoni e narrazione.

Sperimentazione continua elemento chiave nel processo creativo

L’aspetto forse più distintivo nello stile musicale rimane lo spirito sperimentale mantenuto costante negli anni malgrado difficoltà crescenti dovute all’esperienza accumulata. Per lui sbagliare rappresenta spesso occasione preziosa, poiché certuni errori inaspettatamente aprono strade nuove restituendo significatività inattese.

Nel dialogo coi giovani invitaí loro a restar vigili verso questi errori in grado di trasformarsi infine in successi produttivi per apprendere nuovi modi comunicativi musicali espressivi.

Racconta poi quando arrivò negli Stati Uniti trovandosi immerso nella scena punk allora nascente: adottò quell’attitudine opponendosi fermamente a certe derive commerciali del rock consolidatosi in quegli anni. La nota “sbagliata” nelle sue canzoni inizialmente fu vista negativamente ma poi rivalutata significativamente persino da Anne Hathaway dopo Brokeback Mountain definendola geniale.

Questi episodi dimostrano quanto tenacia e originalità sappiano produrre risultati duraturi superando giudizi immediati dell’ambiente circostante.

Legami profondi con italia annuncio dei prossimi concerti da roma e vercelli

Gustavo Santaolalla considera particolarmente importante tornare a suonare in Italia soprattutto perché sente quel paese vicino al cuore; metà delle sue origini familiari provengono da lì, stessa madre portava cognome Chiari mentre anche sua moglie discende da antenati italiani. Il concerto celebrativo di Ronroco compleanno donne quindi un momento sentito dove poter condividere con tante persone un pezzo significativo della propria storia artistica e motivazionale.

Le date italiane saranno dunque appuntamenti intensi per respirare l’intimità della musica nel suo aspetto piú autentico, dove il pubblico potrà immergersi nelle atmosfere create dal maestro argentino offrendo una prospettiva unica capace di dimostrare come musicalmente cambiare l’anima e le culture attraverso le epoche resta possibile…

Written by
Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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