Il film “Guglielmo Tell“, diretto da Nick Hamm, porta sul grande schermo una delle leggende più iconiche della Svizzera, affrontando temi di guerra e resistenza in un contesto contemporaneo. Presentato in anteprima al Toronto Film Festival e successivamente allo Zurich Film Festival, il film è atteso in Italia dal 3 aprile, distribuito da Eagle Pictures. Con un cast di attori di spicco, tra cui Claes Bang, Golshifteh Farahani e Jonathan Pryce, la pellicola si propone di esplorare il dramma umano attraverso la figura di un eroe riluttante.
La trama e il contesto storico
La storia di Guglielmo Tell risale al 1300, quando l’eroe svizzero sfidò le forze occupanti austriache. La leggenda narra che Tell, per salvare la vita di suo figlio, dovette colpire una mela posta sulla sua testa con un arco, un gesto che simboleggia il coraggio e la resistenza contro l’oppressione. Nick Hamm, consapevole dell’impossibilità di provare l’esistenza storica di Tell, ha creato un film che ambisce a diventare una saga epica. Durante le interviste, il regista ha messo in luce come il pubblico moderno sia affamato di storie complesse e drammatiche, simili a quelle di “Game of Thrones” e “Il Signore degli Anelli“. Tuttavia, ha anche evidenziato le sfide che i giovani registi affrontano nel panorama attuale, dove i budget ridotti limitano la possibilità di raccontare storie più ampie e articolate.
La produzione e il contributo italiano
Le riprese di “Guglielmo Tell” si sono svolte tra Cinecittà e l’Alto Adige, con un forte supporto da parte dell’industria cinematografica italiana. Hamm ha elogiato le competenze delle troupe italiane, sottolineando che l’Italia e il Regno Unito sono tra i pochi luoghi al mondo in grado di offrire un supporto di alta qualità per film storici. La cura dei dettagli, dai costumi alle acconciature, è fondamentale per la realizzazione di un’opera che si propone di ricreare l’atmosfera di un’epoca passata. Il regista ha condiviso il suo sogno di lavorare a Cinecittà, un luogo simbolo del cinema italiano, dove ha potuto realizzare la sua visione con il supporto di professionisti esperti.
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L’interpretazione di Claes Bang
Claes Bang, noto per il suo ruolo in “The Square“, interpreta Guglielmo Tell con una performance intensa e magnetica. Nonostante il film presenti un cast corale di alto profilo, Bang riesce a portare il peso della narrazione sulle sue spalle, rendendo il personaggio di Tell complesso e affascinante. Il regista ha evidenziato come l’attore sia in grado di catturare l’attenzione del pubblico anche nei momenti di silenzio, un’abilità rara che arricchisce la narrazione. Bang stesso ha riflettuto sulla sua attrazione per ruoli storici, sottolineando l’importanza di raccontare storie avvincenti, indipendentemente dalla loro verità storica.
Le scelte creative e le critiche
Il film ha suscitato dibattiti riguardo alla sua accuratezza storica, in particolare per quanto riguarda la rappresentazione etnica del popolo svizzero. Hamm ha risposto a queste critiche spiegando che la versione originale di Schiller presentava una visione limitata e stereotipata della società. Per rendere la storia più attuale e inclusiva, il regista ha scelto di integrare un mix etnico, arricchendo il retroscena di Tell con esperienze che riflettono una maggiore diversità. Questa scelta, secondo Hamm, non è superficiale, ma si inserisce organicamente nella narrazione, contribuendo a rendere la storia più rilevante per il pubblico contemporaneo.
La scena della mela: simbolo di resistenza
Una delle scene più emblematiche del film è quella della mela, che rappresenta il dilemma morale del padre costretto a scegliere tra la vita del figlio e la resistenza all’oppressione. Hamm ha descritto questa scena come un atto di terrorismo politico, un momento cruciale che riflette le tensioni tra il potere e la libertà. La complessità della situazione rende la scena non solo drammatica, ma anche profondamente significativa, poiché coinvolge tutti i personaggi principali. Claes Bang ha aggiunto che il dilemma di Tell è universale, toccando temi di resistenza e sacrificio che risuonano in molte culture e contesti storici.
L’eredità di Guglielmo Tell
Nick Hamm ha espresso il desiderio di rendere omaggio a una storia che ha resistito nel tempo, sottolineando come Guglielmo Tell sia diventato un simbolo di libertà e giustizia. La leggenda è stata raccontata e reinterpretata nel corso dei secoli, utilizzata per scopi politici e sociali. Hamm ha affermato che il film non ha l’intento di impartire lezioni, ma piuttosto di intrattenere e coinvolgere il pubblico in una narrazione potente e visivamente accattivante. La storia di Tell continua a essere rilevante, invitando a riflettere sulle questioni di libertà e giustizia in un mondo complesso e spesso difficile.