
Guè Pequeno si racconta senza filtri tra dipendenze, rapporti difficili con Fedez, un difetto fisico congenito e l’amore per la figlia Céline, rivelando un lato umano e vulnerabile dietro la sua immagine pubblica. - Unita.tv
Guè Pequeno, uno dei rapper più noti della scena italiana, si è raccontato senza filtri durante un’intervista recente nel programma tv “Belve“. L’artista ha affrontato temi delicati come il suo passato con le droghe, la dinamica con il collega Fedez e dettagli personali legati alla famiglia e a un difetto fisico che lo accompagna fin dall’infanzia.
La lotta con le dipendenze da sostanze di guè pequeno
Nel corso dell’intervista, Guè Pequeno ha aperto il capitolo sulle sue esperienze con le droghe, ammettendo di aver sperimentato numerose sostanze. Ha spiegato che molti artisti della musica leggera, benché meno associati a scene alternative come il rap, fanno un uso ugualmente o più intenso di stupefacenti. Non ha nascosto di aver provato quasi tutto, tranne alcune sostanze specifiche, precisando che queste esperienze hanno segnato la sua vita in modo pesante.
Guè ha definito la dipendenza come una realtà distruttiva, che ha danneggiato la sua esistenza e che non consiglierebbe mai a nessuno. La sua testimonianza ha mostrato franchezza nel riconoscere gli effetti negativi legati a quel periodo, svelando un lato vulnerabile nell’artista abituato a mostrarsi forte e deciso. Questo racconto contribuisce a illuminare l’impatto reale che le sostanze hanno avuto sul percorso personale e professionale di un artista così noto nel panorama musicale italiano.
Il rapporto con fedez: differenze evidenti
Guè Pequeno ha toccato anche il tema del rapporto con Fedez, collega e figura di spicco del rap e della musica pop italiana. Ha rivelato che fu proprio lui, con la sua etichetta, a dare una spinta iniziale alla carriera di Fedez. Nonostante questo, non si è mai creato un vero legame di amicizia o sintonia tra loro.
Secondo Guè, Fedez rappresenta un tipo di personaggio completamente diverso dal suo modo di essere. Lo ha descritto come una persona che costruisce la propria immagine attraverso il gossip e strategie pubblicitarie mirate a mantenere alta l’attenzione mediatica. Guè ha esposto la sua avversione per chi cerca la ribalta con comportamenti studiati, come il cadere apposta per attirare le telecamere.
Sottolinea che il suo percorso è basato sul lavoro duro e sulla discrezione, che non coinvolge mai famiglia o momenti privati per ottenere visibilità o guadagni. Queste dichiarazioni offrono uno spaccato pesante sulle dinamiche interne della scena musicale contemporanea, evidenziando come due artisti possano percorrere strade affermate ma distanti nei valori umani e professionali.
Aspetti privati: difetti fisici e famiglia
Nell’intervista è emerso anche un aspetto molto personale di Guè Pequeno, legato a una caratteristica congenita chiamata blefaroptosi, che provoca l’abbassamento della palpebra superiore di un occhio. Questo difetto estetico gli ha portato un soprannome all’infanzia, “Il Guercio“, che all’inizio gli risultava scomodo.
Tuttavia, Guè ha raccontato come abbia imparato a convivere con questa particolarità senza lasciarsi condizionare. Questo dettaglio umano mette in luce le difficoltà dietro l’immagine pubblica di un artista abituato a presentarsi impassibile e sicuro.
L’amore per la figlia céline e la famiglia
Ha parlato anche dell’amore per sua figlia Céline, nata dalla relazione con l’ex compagna Yusmary Ruano. Per Guè la figlia rappresenta un punto fermo, un valore che dà equilibrio alla sua esistenza. L’importanza della famiglia, accompagnata da un approccio schietto verso la vita privata, si conferma come uno degli elementi centrali nella sua quotidianità e nelle decisioni personali.