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Greta Scarano e il successo di “La vita da grandi”: dal cinema a Netflix tra premi e pubblico

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Greta Scarano protagonista del successo di “La vita da grandi” tra cinema e Netflix. - Unita.tv
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La pellicola diretta da Greta Scarano, uscita nelle sale il giorno dopo la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, ha rapidamente conquistato il pubblico e la critica. Oggi, disponibile su Netflix, si è piazzata immediatamente nella top 10 della piattaforma, consolidando la sua posizione come una delle opere prime italiane più toccanti e apprezzate dell’anno. Il film si è inoltre distinto al festival di Riccione durante Ciné – Giornate di cinema, ricevendo il premio ANICA 80, un riconoscimento destinato a esaltare i nuovi talenti del cinema nazionale.

Il percorso del film dal festival alla piattaforma digitale

“La vita da grandi” ha debuttato al Bari International Film Festival e subito ha catturato l’attenzione del pubblico, grazie a un racconto che affronta tematiche sensibili con delicatezza e autenticità. La sua uscita in sala è stata attentamente programmata per seguire la Giornata mondiale sull’autismo, un dettaglio che ha sottolineato l’intento del film di sensibilizzare e generare empatia. Dopo la buona accoglienza nelle sale, il film è stato reso disponibile su Netflix a partire dal 17 luglio 2025. La piattaforma ha dato al lavoro di Greta Scarano la visibilità internazionale necessaria per raggiungere spettatori oltre i confini italiani. In poche ore, il film si è inserito tra i contenuti più visti del giorno, dimostrando la sua capacità di coinvolgere un pubblico ampio e variegato. Un episodio di rilievo è stato il riconoscimento ottenuto durante il festival di Riccione, dove la pellicola è stata premiata con l’ANICA 80, un premio festeggiato in occasione dell’80° anniversario dell’associazione e dedicato a chi si è distinto per il contributo alla crescita del cinema italiano.

Il valore del premio anica 80 raccontato da rovere e tuci

Nel contesto di questa affermazione, abbiamo parlato con Matteo Rovere, produttore di Groenlandia, e con Yuri Tuci, l’attore protagonista del film che interpreta Omar Nanni, uno dei personaggi chiave. Rovere ha espresso la soddisfazione per il premio ricevuto, un segnale concreto di come l’opera abbia saputo stabilire un legame solido con il pubblico: “È un premio che battezza l’esordio nel modo migliore. Abbiamo raccontato una storia che ha suscitato risate e emozione in molte persone.” A sua volta, Yuri Tuci ha definito la ricezione del premio come un riconoscimento di rilievo quasi istituzionale, paragonandolo a un incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’attore ha sottolineato che tali riconoscimenti non solo certificano il valore del film, ma rafforzano il senso di appartenenza al gruppo di lavoro che ha reso possibile il progetto. Oltre all’aspetto artistico, Tuci ha rivelato che questo traguardo rappresenta per lui anche una forma di riscatto personale nei confronti di chi lo ha ostacolato in passato, in particolare per esperienze di bullismo subite.

Yuri tuci e le emozioni vissute durante le riprese

Il racconto prosegue con l’esperienza sul set, dove Yuri Tuci ha descritto un clima intenso e carico di adrenalina. L’attore ha parlato di un coinvolgimento emotivo fortissimo, tale da mantenere viva dopo un anno la stessa tensione che aveva vissuto durante le riprese. Tale energia si è tradotta in una performance che ha colpito profondamente anche chi ha visto il film. I messaggi arrivati da spettatori che si sono sentiti toccati nel profondo hanno rappresentato per lui la più grande ricompensa. L’attore ha evidenziato come questo tipo di riscontro vada oltre la mera popolarità, diventando un’esperienza emotiva e personale di grande rilievo.

L’equilibrio tra emozione e leggerezza nel racconto di scarano

Il successo del film deriva in parte dall’equilibrio tra momenti di leggerezza e passaggi carichi di emozione, un risultato che spesso sullo schermo si rivela difficile da raggiungere. Matteo Rovere ha evidenziato come questo equilibrio emerga dal lavoro svolto sin dall’ideazione del progetto. Il soggetto di Greta Scarano, Tieta Madia e Sofia Assirelli ha saputo trasportare lo spettatore in un percorso che parla della vita di tutti i giorni, ma da una prospettiva cinematografica capace di evocare sentimenti profondi. Attraverso questo sguardo, la storia riesce a raccontare situazioni apparentemente semplici, ma che nascondono tensioni e emozioni complesse, creando una narrazione che affascina e coinvolge. Il lavoro delle autrici ha permesso di mettere in scena un racconto capace di far emergere elementi umani universali raccontati con sincerità e rispetto.

Il cammino de “La vita da grandi” testimonia la presenza di un cinema italiano che trova valore nelle storie personali e nella capacità di creare empatia verso tematiche delicate. Il riscontro del pubblico e i riconoscimenti ottenuti rappresentano un segnale chiaro dell’impatto raggiunto da questa opera.

Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Elisa Romano

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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