La controversia legale che coinvolge Justin Baldoni e Jennifer Abel si è intensificata con la denuncia contro Stephanie Jones, ex addetto stampa dell’attore. La causa riguarda presunti abusi di fiducia e violazioni della privacy legate alla promozione del film “It Ends With Us“, adattamento del romanzo di Colleen Hoover, che ha attirato l’attenzione dei media di tutto il mondo. Le accuse reciproche e i conflitti tra le parti hanno generato un clima di tensione che ha colpito non solo i protagonisti, ma anche l’immagine del progetto cinematografico.
La causa e le accuse di violazione della privacy
Stephanie Jones, che ha lavorato con Justin Baldoni e Wayfarer Studios durante la promozione del film, è accusata di aver innescato una serie di eventi dannosi per i suoi clienti. Bryan Freedman, legale di Baldoni, ha dichiarato a Variety che Jones ha violato i diritti sulla privacy e ha tradito la fiducia dei suoi assistiti. Secondo l’avvocato, Jones avrebbe maliziosamente condiviso comunicazioni riservate con Leslie Sloane, l’addetta stampa di Blake Lively, subito dopo essere stata licenziata per giusta causa a causa del suo comportamento scorretto.
Le tensioni tra Baldoni e Lively, emerse durante le riprese e la promozione del film, hanno portato a una frattura professionale che ha coinvolto anche Jones. La situazione è stata ulteriormente complicata da articoli pubblicati su testate come Puck e Business Insider, che hanno messo in luce il comportamento di Jones, creando un clima di crisi. Secondo i documenti legali, Jones avrebbe cercato vendetta nei confronti di Baldoni e della sua ex partner lavorativa, dopo che entrambi avevano deciso di interrompere la collaborazione con lei.
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Accesso non autorizzato ai dati personali
La questione si complica ulteriormente con le rivelazioni riguardanti l’accesso non autorizzato ai dati personali di Jennifer Abel. Due giorni prima della sua uscita dall’agenzia, Abel è stata costretta a consegnare il suo computer portatile e il telefono a un team di sicurezza e legali, che le hanno fatto firmare documenti per la restituzione dei dispositivi. Tuttavia, Abel ha scoperto che non avrebbe riavuto il suo numero personale e che le erano stati sottratti conversazioni, file salvati su iCloud e password per accedere a servizi essenziali.
Jones, secondo le accuse, avrebbe avuto accesso a foto personali, messaggi e e-mail di Abel, e poche ore dopo il sequestro del telefono, il team di Blake Lively sarebbe stato informato del contenuto dei messaggi, portando a una diffusione di informazioni riservate. Questo ha avuto conseguenze devastanti per Abel, che ha subito insulti e minacce di morte sui social media e via e-mail, creando un clima di paura e ansia.
Le ripercussioni sul progetto cinematografico
La controversia legale non solo ha messo in discussione la professionalità di Jones, ma ha anche avuto ripercussioni significative sul film “It Ends With Us“. La tensione tra i protagonisti e le accuse di violazione della privacy hanno sollevato interrogativi sulla gestione delle relazioni professionali nel mondo del cinema. La situazione ha attirato l’attenzione dei media, che hanno seguito da vicino ogni sviluppo, amplificando le polemiche e le speculazioni.
Con l’uscita del film in programma, la questione legale potrebbe influenzare non solo la reputazione di Baldoni e Abel, ma anche quella di Blake Lively e del progetto stesso. La gestione delle crisi e la protezione della privacy sono diventati temi centrali in questa vicenda, evidenziando l’importanza di mantenere relazioni professionali sane e rispettose nel settore dell’intrattenimento.
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