Giornalista mediaset si finge della rai per un servizio al salone del libro di torino, polemiche e scuse
Federico Novella di Mediaset si è finto giornalista di RaiNews24 al Salone del Libro, suscitando polemiche etiche e reazioni negative dalla Rai per la violazione dei principi professionali.

Durante il Salone del Libro di Torino 2025, l’inviato Mediaset Federico Novella si è finto giornalista di RaiNews24 per ottenere interviste, suscitando dure critiche dalla Rai e sollevando questioni etiche sul giornalismo. - Unita.tv
La vicenda riguarda un episodio avvenuto durante il Salone internazionale del Libro di Torino, svoltosi dal 15 al 19 maggio 2025, che ha visto il coinvolgimento di un inviato di Mediaset, Federico Novella. L’inviato ha realizzato un servizio fingendosi giornalista di RaiNews24, suscitando una dura reazione da parte della Rai. La questione solleva temi delicati sul comportamento in ambito giornalistico e sulle modalità di raccolta delle interviste in contesti pubblici. Si tratta di un caso che ha acceso tensioni tra le due emittenti, con conseguenze anche sul piano etico della professione.
Il piano di federico novella per accedere al salone del libro spacciandosi per un giornalista rainews24
Federico Novella, ex volto noto di Mattino Cinque e ora inviato di Quarta Repubblica su Rete 4, ha adottato una strategia discutibile per ottenere materiale giornalistico al Salone del Libro. Per accedere e fissare alcune interviste, si è presentato come un giornalista appartenente a RaiNews24, la testata all news della tv pubblica. Lo scopo era realizzare un servizio sulla guerra in Medio Oriente, in particolare sul conflitto israelo-palestinese, focalizzandosi sulle reazioni e i commenti di partecipanti, attivisti e intellettuali intervenuti all’evento torinese. Questo trucco ha permesso a Novella di aggirare alcune restrizioni e ottenere colloqui difficili da realizzare con la propria vera tessera professionale.
L’azione, però, ha sollevato dubbi e proteste sul piano deontologico e sulla correttezza nei confronti degli intervistati e degli altri giornalisti presenti. Fingere di rappresentare un’altra testata rischia di alterare la percezione e incidere sulla libertà e la sincerità delle dichiarazioni raccolte. Inoltre, l’episodio ha provocato reazioni pesanti dalla Rai, che ha stigmatizzato il comportamento definendolo una mancanza di rispetto verso il servizio pubblico e i colleghi.
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La denuncia ufficiale di rainews24 e le accuse nei confronti dell’inviato mediaset
Il comitato di redazione di RaiNews24 ha emesso una nota molto critica nei confronti di Federico Novella, accusandolo di aver violato principi fondamentali della professione giornalistica. L’inviato di Mediaset, secondo la denuncia, ha falsificato la propria identità per infiltrarsi nel Salone del Libro e ottenere interviste in modo ingannevole. La redazione sottolinea che il servizio prodotto mira a costruire una narrazione a effetto, definita una “mistificazione deliberata” da uno degli intervistati coinvolti nelle riprese.
La Rai rimarca che un giornalista deve rispettare la verità e agire con trasparenza, soprattutto quando tratta temi delicati come la guerra in Medio Oriente. Secondo il comitato, manipolare le opinioni dei cittadini, facendosi passare per un collega di un’altra testata, offende la professionalità e mina la fiducia del pubblico. La violazione deontologica è stata annunciata come oggetto di segnalazione nelle sedi competenti, per garantire che simili episodi non si ripetano.
Il caso assume particolare rilievo perché coinvolge un conflitto di grande impatto e sensibilità. Narrare la realtà di Gaza e Israele richiede rigore e rispetto verso tutte le fonti e le testimonianze. RaiNews24 ha espresso forte dissenso per il metodo adottato e ha ribadito che il dovere del giornalista è sempre raccontare i fatti senza condizionamenti o alterazioni.
La replica di quarta repubblica e le scuse ufficiali di federico novella
Quarta Repubblica, il programma di Rete 4 per cui lavora Novella, ha preso publicamente le distanze dall’episodio. Attraverso i propri canali social, la trasmissione ha definito il gesto del giornalista un’iniziativa personale, non condivisa dalla redazione né dalla direzione di Videonews. La direzione ha condannato la condotta e ha espresso scuse a tutti coloro che si sono sentiti coinvolti o offesi dal comportamento scorretto di Novella.
Lo stesso giornalista ha scelto di rilasciare dichiarazioni pubbliche di scuse ritrattando la sua scelta di mentire circa la testata di appartenenza. Ha ammesso di aver agito senza consultare i propri superiori, sostenendo che l’intento era quello di assicurarsi un’intervista con l’editore Andrea Colamedici. Il post social riferito dalla trasmissione riporta la sua disponibilità a riconoscere l’errore e a impegnarsi affinché non si verifichino simili situazioni in futuro.
La direzione di Videonews ha sottolineato la gravità del fatto, confermando che saranno presi provvedimenti per evitare ripetizioni di simili episodi. La vicenda ha messo a fuoco questioni etiche sulle tecniche di ricerca e raccolta delle notizie. Si è discusso pubblicamente anche dell’impatto che comportamenti come questo possono avere sull’immagine del giornalismo italiano e sulla fiducia dei lettori e spettatori.