Giorgia tra trent’anni di carriera, canto e potere personale: dal tour ai ricordi di sanremo
Giorgia celebra trent’anni di carriera con un tour e nuove sfide artistiche, riflettendo sulla sua evoluzione musicale e sul legame profondo con la propria voce e le emozioni.

Giorgia celebra 30 anni di carriera tra musica, tour e nuove sfide, riflettendo sulla sua evoluzione artistica, il rapporto con la voce e l’impegno personale, senza mai perdere il legame con le proprie radici. - Unita.tv
Giorgia festeggia tre decenni di musica con un tour e nuove sfide artistico professionali. La cantante romana, voce riconosciuta in tutta Italia, riflette sul cambiamento del proprio percorso e sulla crescita personale, senza dimenticare le sue radici e le storie dietro i suoi brani più celebri. In questa intervista racconta di ritorni allo studio del canto, del rapporto con la propria voce e del ruolo avuto nel mondo della musica dagli anni ’90 a oggi.
La carriera di giorgia: trent’anni tra sanremo, successi e nuove avventure
Nel 2025 Giorgia compie trent’anni di carriera, un traguardo segnato dalla vittoria al festival di Sanremo nel 1995 con la canzone “come saprei”. Per celebrare l’evento, è in programma il “come saprei live”, un tour che prenderà il via da roma il 13 giugno e toccherà diverse città italiane, tra cui siracusa e le principali metropoli nel periodo invernale. La sua presenza nello spettacolo continua anche in televisione, dove ha appena rinnovato la conduzione di x factor.
La cantante ha ottenuto riconoscimenti significativi negli ultimi anni: una candidatura ai david di donatello per la colonna sonora “diamanti” del film di ferzan özpetek e un disco di platino per il brano “la cura per me” presentato all’ultima edizione di sanremo. Questa fase della carriera mostra un’artista consolidata e pronta a offrire nuove interpretazioni di sé stessa senza abbandonare le sue radici musicali.
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Evoluzione artistica e studio: come giorgia è cambiata nei decenni
Giorgia racconta di aver affrontato un percorso di rinnovamento artistico che l’ha portata a studiare nuovamente canto. Il contesto musicale è cambiato molto dagli anni ’90; non basta più la sola voce ma è necessario adattarsi alle logiche di oggi, dove la musica si misura anche con numeri, algoritmi e nuove modalità di ascolto. Anche il modo di scrivere le canzoni si è modificato: i testi sono più compatti, i suoni diversi, serve un controllo maggiore del respiro e delle sfumature vocali.
Il tour del “come saprei live” rappresenta anche un ritorno alle origini di un brano che è stato “accorciato, modificato e riadattato” per accompagnare la trasformazione della sua musica e della sua persona. Giorgia ha evidenziato che in passato era più facile essere perdonati per qualche imperfezione vocale, oggi la precisione è richiesta da un pubblico e un mercato in continua evoluzione.
La voce come mezzo di espressione e potere personale nel mondo della musica
La cantante ha riflettuto sul rapporto con la propria voce, che non associa al potere tradizionale, ma a uno strumento di comunicazione profonda, quasi spirituale. La voce rispecchia lo stato interiore e permette di raccontare emozioni. Il potere, per lei, si manifesta nella capacità di dominare se stessa e sostenere la propria identità nel lavoro e nella vita.
Nel mondo della musica, giorgia ha spesso dovuto alzare la voce per far rispettare i propri diritti o farsi ascoltare, soprattutto nei primi anni. Nei suoi primi studi di registrazione aveva a che fare quasi esclusivamente con uomini che le imponevano direttive senza confronti. Il carattere le ha permesso di reagire e oggi lavora quasi esclusivamente con donne, trovando un ambiente di lavoro basato sul confronto e il rispetto reciproco, senza eccessi di egocentrismo.
Le sfide personali e la coerenza artistica tra impegno e libertà
Giorgia ha raccontato il proprio rapporto con la coerenza artistica e l’idea di restare fedele a se stessa nel corso di una lunga carriera. La sua personalità è sempre stata complessa e ricca di sfumature tra autenticità e impegno. Negli anni ’90 ha portato in musica valori come il rispetto per l’ambiente e la pace, partecipando a marce e adottando uno stile di vita plastic free.
Con il passare del tempo, la sua urgenza di mostrare le proprie idee politiche e sociali è diminuita. Adesso si concentra sul trasmettere emozioni attraverso la musica, convinta che “scuotere il cuore di chi ascolta costituisca la realizzazione più significativa per un artista”. Le sue canzoni nascono da un processo rigoroso e disciplinato, ma anche dall’intuizione di dettagli quotidiani che si trasformano in melodie.
Il legame con sanremo, x factor e la musica che unisce
Nonostante non abbia conquistato il podio nella recente edizione di sanremo 2025, giorgia si considera vincitrice morale. La sua esibizione ha creato un forte legame con il pubblico e la città, segnando un momento intenso della sua carriera. Alla conferenza stampa ha parlato del tempo e della fisica quantistica, elaborando l’idea che “ognuno di noi sia parte di un flusso più ampio, e che coltivare uno spazio interiore sia fondamentale per avere una visione personale”.
Nel ruolo di conduttrice di x factor, spiega di non sentirsi portata a giudicare i giovani artisti perché preferisce “non dire mai di no”. Per lei il programma è una forma di vicinanza con chi si affaccia al mondo dello spettacolo, offrendo sostegno emotivo più che critiche. La musica resta, per giorgia, un’esperienza profondamente collettiva e intima, che permette di sfuggire alla superficialità e di entrare in contatto con ciò che conta davvero.
Aspetti personali: tra famiglia, animali e cultura pop
Oltre alla musica, nella vita di giorgia emergono aneddoti personali legati a famiglia e passioni. Racconta della gatta naomi, che appare spesso mentre parla in videocollegamento, e della maternità degli animali domestici che la accompagnano. Confessa che, dopo il figlio, i gatti comandano la casa e lei si occupa di assecondarli.
Ripercorrendo l’origine del suo nome, rivela con un sorriso di aver creduto, da piccola, che “georgia on my mind” di ray charles fosse stata scritta proprio per lei, una storia che le ha raccontato poi il padre. La cantante ha ripreso contatto con ray charles potendo duettare il brano, un momento che ancora la emoziona.
Mantenere questo blend di vita privata e carriera artistica consolidata fa di giorgia una figura che rappresenta un equilibrio forte e delicato, capace di parlare a generazioni diverse attraverso la sua musica e la sua presenza.