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Gianmarco Saurino protagonista di Kabul, la serie Rai che racconta l’evacuazione dall’Afghanistan nel 2021

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La nuova serie Rai intitolata Kabul si prepara a portare sullo schermo un pezzo di storia recente e delicata: l’evacuazione dall’Afghanistan del 2021 e la caduta della capitale nelle mani dei talebani. Con una trama che evita i cliché delle fiction belliche tradizionali, questa produzione punta su un racconto umano e intenso. Gianmarco Saurino, attore noto per ruoli in Doc – Nelle tue mani e Che Dio ci aiuti, interpreta il console italiano rimasto a Kabul nei giorni più drammatici della ritirata occidentale.

La genesi di kabul: una storia umana dietro la cronaca internazionale

Al Festival Italian Global Series di Riccione è stata presentata in anteprima questa serie Rai che ha attirato meno clamore rispetto ad altre novità ma si distingue per il suo approccio narrativo. La vicenda si concentra sull’anno 2021, quando le truppe internazionali hanno lasciato l’Afghanistan lasciando spazio al ritorno dei talebani. Il punto di vista scelto non è quello militare o politico classico ma quello personale, attraverso gli occhi del console Giovanni interpretato da Saurino.

Il personaggio trae ispirazione dalla figura reale di Tommaso Claudi, diplomatico italiano presente a Kabul durante quei giorni difficili. Gianmarco Saurino ha spiegato come questo ruolo rappresenti per lui una scelta politica nel senso più autentico: raccontare storie che abbiano un peso sociale e culturale senza scadere nella retorica o nell’esaltazione superficiale degli eventi.

Produzione internazionale tra realismo e ambientazioni autentiche

Kabul nasce da una coproduzione europea tra Rai Fiction, France Télévisions e ZDF tedesca. Le riprese sono state effettuate principalmente ad Atene insieme ad altre location capaci di ricreare con precisione le atmosfere afghane del 2021. La regia punta su uno stile asciutto senza effetti spettacolari inutili; vuole restituire il caos vissuto in quei momenti ma anche la dignità silenziosa delle persone coinvolte.

La narrazione segue due linee parallele: da un lato c’è una famiglia afghana costretta alla fuga; dall’altro il console italiano impegnato a salvare chi può con i mezzi limitati della diplomazia in emergenza totale. Nel cast spiccano nomi internazionali come Eric Dane e Shervin Alenabi , elementi che rafforzano l’impronta globale del progetto.

Un dettaglio significativo riguarda le comparse: molti rifugiati afghani veri hanno partecipato alle riprese portando autenticità agli eventi rappresentati sul set ed aumentando il valore emotivo dell’intera produzione.

Colonna sonora premiata accompagna tensione e umanità

La musica composta dal danese Flemming Nordkrog ha già ricevuto riconoscimenti importanti prima ancora dell’esordio televisivo della serie stessa all’interno dello stesso Festival dove è stato premiato come miglior colonna sonora. Il lavoro sonoro sottolinea ogni momento cruciale dello svolgimento narrativo accompagnando scene cariche d’attesa o disperazione senza mai sovrastarle.

Gianmarco Saurino mostra qui un’evoluzione rispetto ai suoi ruoli precedenti passando da personaggi più leggeri o rigorosi a questo Giovanni segnato dalla fragilità umana ma anche dalla determinazione necessaria davanti all’impossibilità di cambiare gli eventi drammatici intorno a lui.

Programmazione prevista su rai 1 nell’autunno 2025

Kabul sarà trasmessa in prima serata su Rai 1 durante l’autunno del 2025 con sei episodi lunghi circa cinquanta minuti ciascuno. Dopo aver debuttato con successo al Festival Italiano Global Series ricevendo anche un premio speciale della giuria, cresce l’attesa tra chi ha potuto vedere alcune sequenze anticipate dal cast o dagli organizzatori dell’evento.

Questa fiction non punta sulla pubblicità massiccia ma potrebbe diventare uno dei titoli più discussi grazie alla sua capacità narrativa sobria ed efficace capace di lasciare traccia nello spettatore ben oltre la semplice visione televisiva quotidiana.

Con Kabul, Rai Fiction conferma una linea editoriale rivolta verso produzioni europee capaci di affrontare temi complessi senza rinunciare alla propria identità culturale italiana pur guardando al pubblico continentale con storie profonde lontane dalle banalizzazioni comuni nelle fiction contemporanee italiane standardizzate sui generi popolari consolidati negli anni passati.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

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