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Giacomo Bevilacqua racconta just killing, un fumetto sulle sfide del deep web e le derive dei social

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Il nuovo albo a fumetti di Giacomo Bevilacqua, intitolato Just Killing, affronta il mondo oscuro delle challenge online e le conseguenze dei social network sulla psiche e sul comportamento. Ambientato nel deep web, il racconto mette in scena una sfida mortale che coinvolge assassini virtuali e mostra l’impatto dei meccanismi digitali sulla vita reale. L’autore, ben noto per A panda piace, ha realizzato questo progetto insieme a Guido A. Gualtieri e al disegnatore Vincenzo Puglia, creando una storia ad alto tasso di suspense che lega una giovane protagonista a un mentore ambiguo.

Il concept di just killing e l’ambientazione nel deep web

Just Killing si svolge in un social network segreto del deep web dove accedono solo persone coinvolte in attività estreme. Questo luogo virtuale raccoglie individui che si sfidano a compiere 10 omicidi, ognuno indicato dal network stesso. Dopo il quinto delitto inizia a pesare un “malus” che rende l’impresa più difficile, mentre il premio finale consiste nell’ottenere un’immunità assoluta da ogni tipo di pericolo.

Il deep web, rappresentato qui come un ambiente cupo e pericoloso, diventa teatro di questa challenge mortale, che interpreta in chiave estrema la tendenza alle sfide online oggi diffuse. La narrazione sfrutta la suspense e la tensione per mettere a fuoco il lato oscuro delle piattaforme digitali su cui si alimentano fenomeni fuori controllo.

Grazie a un ritmo serrato e ai colpi di scena continui, Just Killing tiene alta l’attenzione intorno a un tema delicato. Il rapporto tra la protagonista e il suo mentore si sviluppa in maniera convincente, offrendo uno spunto sulle dinamiche di potere e di influenza reciproche, tipiche anche della vita reale sui social.

Il meccanismo delle challenge online e i rischi sociali

Le challenge hanno una natura ambivalente: nate per cause sociali o per sensibilizzare, a volte sfuggono a ogni controllo. Nel fumetto la sfida estrema diventa omicidio, ma anche nella realtà esistono episodi di challenge pericolose che mettono a rischio le persone. Questo fenomeno si basa sull’urgenza di misurarsi con gli altri e guadagnare visibilità, spesso aumentando la posta in gioco senza considerare la sicurezza.

I social, attorno a questi meccanismi, fanno da amplificatori. Sono progettati per stimolare la dopamina, creando dipendenza, ma arrivano al punto di saturazione da cui segue apatia e disagio. Sta emergendo una coscienza nuova tra i più giovani che cerca di contemperare l’uso di queste piattaforme. Tuttavia, nelle generazioni precedenti persistono difficoltà a orientarsi davanti a fake news e disinformazione creata anche dalle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. La fruizione di contenuti social plasma comportamenti, influenzando l’opinione e le scelte di vita di molti soggetti.

In Just Killing, la sfida mortale rappresenta una versione esasperata di queste derive. L’albo vuole spingere a una riflessione sulle conseguenze dei meccanismi sociali quando perdono ogni misura e diventano incontrollabili.

La caratterizzazione dei protagonisti e l’ispirazione filmica

Tra i punti forti della storia spicca il legame tra la giovane protagonista e il suo mentore, relazione che sviluppa un passaggio generazionale intenso e psicologicamente articolato. Giacomo Bevilacqua ha citato come ispirazione indiretta il film Leon, riconosciuto per il rapporto fra i due protagonisti e la tensione emotiva che cresce tra loro. Questo tema di eredità, formazione e conflitto interiore permea il racconto, rendendo i personaggi credibili e coinvolgenti.

Il mentore, figura ambivalente con un passato da assassino, guida la ragazza all’interno di un mondo spietato e senza regole. Questo equilibrio tra protezione e pericolo fornisce al fumetto una dimensione umana e complessa, lontana dagli stereotipi di certo action.

L’approccio visivo si concentra su tavole dinamiche, che spesso privilegiano un impatto grafico diretto. I disegni di Vincenzo Puglia hanno potuto sviluppare liberamente la propria interpretazione, arricchendo l’opera con dettagli incisivi e atmosfere cupe. La presenza di alcuni personaggi già noti in altre opere, come il perfezionista invecchiato, costruisce un filo narrativo che allarga l’universo narrativo di Bevilacqua.

I riferimenti audiovisivi e le passioni dell’autore

Bevilacqua ha raccontato alcuni stimoli dietro Just Killing e le sue passioni recenti in ambito audiovisivo. Il regista Gabriele Mainetti, amico personale e apprezzato cineasta italiano, sarebbe una scelta ideale per dirigere una versione filmica, vista anche la sua capacità di raccontare storie intense e complesse in contesti urbani contemporanei.

Per i ruoli principali, l’autore non si è cimentato nel “fanta casting”, ammettendo di non avere grande dimestichezza con i nomi degli attori. Chi ha seguito la sua recente passione per serie tv avrà capito però alcune sue preferenze: Bevilacqua è un fan di Nathan Fillion, attore di punta di The Rookie, show che ha seguito per tutte le sei stagioni. Altri titoli visti di recente includono The Studio e Attack on Titan, quest’ultimo piattaforma perfetta per storie drammatiche e ricche di pathos.

Anche i videogiochi occupano un posto importante. Tra i titoli giocati spiccano Persona 4 e 5, Xenoblade Chronicles X e il prossimo probabile impegno con The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom per Nintendo Switch 2. Bevilacqua ha nominato anche Clair Obscur: Expedition 33, rimandando però il suo coinvolgimento completo a un porting della versione tv su Nintendo Switch, per mancanza di tempo.

Temi mentali e prospettive future dell’autore

La riflessione sulla mente e sull’approccio alla realtà attraversa da tempo il lavoro di Giacomo Bevilacqua. Nei suoi ultimi libri su A panda piace ha approfondito questioni legate all’ansia e al modo di pensare. Il terzo libro in uscita nel 2026 sarà scritto in collaborazione con uno psicologo riconosciuto in Italia.

Dopo questo ciclo divulgativo, Bevilacqua intende ritornare completamente alla narrazione di storie, mantenendo però un’attenzione indiretta ai temi psicologici. Just Killing rappresenta un ulteriore salto verso un racconto più complesso e maturo, che intreccia critica sociale e tensione narrativa. Lo sviluppo futuro del suo lavoro sarà certamente monitorato con interesse da chi segue il fumetto italiano contemporaneo.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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