
Gerard Butler racconta la sua intensa trasformazione nel ruolo di Stoick l’immenso nel live action di Dragon Trainer, tra costume, emozioni e responsabilità nel dare vita a un’icona vichinga. - Unita.tv
Il ritorno di Dragon Trainer in versione live action ha suscitato grande curiosità, specie per il coinvolgimento di Gerard Butler, che ha ripreso il personaggio di Stoick l’immenso. L’attore ha condiviso come ha vissuto l’esperienza di trasformarsi in un’icona vichinga, descrivendo la prima volta che si è visto con il costume e il trucco del film.
Gerard butler si scopre stoick l’immenso: la prima reazione davanti allo specchio
Gerard Butler non ha nascosto la sorpresa e un certo timore quando ha visto il proprio look completato per interpretare Stoick l’immenso. Il personaggio, che già conosciamo dalla versione animata di Dragon Trainer, richiedeva un impegno fisico e mentale notevole, e Butler si è trovato di fronte a se stesso trasformato in modo radicale. La barba folta, i baffi, l’armatura complessa e l’espressione del capo vichingo hanno fatto scattare in lui una reazione intensa, quasi di spaesamento. L’attore ha detto di essersi chiesto “chi fosse quell’uomo riflesso nello specchio” e, allo stesso tempo, ha subito sentito il peso della responsabilità. Sapeva di dover entrare completamente nel personaggio, non soltanto indossarne i vestiti, perché ciò che indossava rappresentava una storia e una figura che andavano ben oltre la scena.
Una metamorfosi totale prima della recitazione
Cambiare aspetto in modo così radicale ha trasformato Butler in Stoick prima ancora di iniziare a recitare. Quella metamorfosi ha reso il lavoro più consistente, obbligandolo a immergersi nel ruolo anche dal punto di vista emotivo e fisico. Ha dovuto capire come muoversi, come esprimersi, come sostenere il ruolo di leader e padre che Stoick rappresenta. Si è confrontato con la sfida di voler essere credibile e autorevole, mantenendo quella presenza che il personaggio richiede.
Vivere stoick: l’esperienza di girare con costume e armatura
La trasformazione in Stoick ha influito anche sul modo in cui Gerard Butler ha vissuto ogni giornata sul set di Dragon Trainer. Indossare il costume e la pesante armatura non era solo una questione estetica, ma una prova fisica e psicologica. Butler racconta di essersi sentito, a tratti, spossato come il suo personaggio. La fatica provata sul set si rifletteva nel modo di pensare e muoversi, contribuendo a rendere più autentica l’interpretazione.
Il costume come parte integrante del ruolo
In effetti, recuperare alcuni atteggiamenti del vichingo e assumere la sua postura è stato un processo naturale proprio perché il costume ha influito sulle sensazioni dell’attore. Da questo punto di vista, il lavoro di Butler è andato oltre la recitazione tradizionale: essere Stoick significava vivere quotidianamente aspetti del suo carattere e della sua forza. Così ogni scena ha acquisito una dimensione più concreta e tangibile.
L’attore ha anche descritto la sensazione di identificarsi così strettamente con un personaggio da sentirsi diventare, per certi versi, più lui di sé stesso. Questa permeazione tra ruolo e attore si è realizzata grazie a un lavoro fisico e emotivo intenso, ma anche all’ambiente di lavoro e alla storia che Dragon Trainer racconta.
Dragon trainer live action: trama e cast della nuova versione
Il film Dragon Trainer del 2025 riprende la famosa storia di Hiccup, un giovane vichingo che crea un legame speciale con un drago chiamato Sdentato. Scritto, diretto e co-prodotto da Dean Deblois, il film si presenta come remake live action che segue le orme dell’omonimo lungometraggio animato del 2010.
Questo adattamento porta in scena gli stessi personaggi, ma in una veste più concreta, con attori in carne e ossa. Oltre a Gerard Butler nei panni di Stoick, il cast principale include Mason Thames come Hiccup, Nico Parker, Nick Frost e Julian Dennison. La scelta degli interpreti punta a mantenere intatta la magia e la forza della narrazione originale, adattandola alle nuove esigenze cinematografiche.
Trama e ambientazione di un classico rivisitato
La storia si concentra sul rapporto tra Hiccup e Sdentato, una sfida che attraversa la tradizione vichinga raccontata nel film e la scoperta di una convivenza possibile tra umani e draghi. Il film presenta le dinamiche di lotta, amicizia e scoperta, con un’attenzione particolare al realismo visivo e alle emozioni.
La produzione ha puntato molto sull’atmosfera, ricreando fedelmente l’ambiente nordico e il mondo di Hiccup con un’attenzione ai dettagli estetici e storici, senza perdere l’elemento fantastico che rende la storia unica. L’idea era preservare l’identità del racconto originale, offrendo allo stesso tempo nuovi spunti e intensità visiva per il pubblico contemporaneo.
L’esperienza di Gerard Butler con Stoick l’immenso è una delle tante sfaccettature che rendono questo film un progetto interessante. Il connubio tra animazione e live action si misura nella forza dell’interpretazione e nelle scelte registiche di Dean Deblois, che ha saputo guidare il passaggio tra i due mondi mantenendo coerenza narrativa.