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George Lucas al Comic-con Di San Diego: il racconto del museo che celebra l’arte della narrazione

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George Lucas al Comic-Con di San Diego presenta il museo dedicato all’arte della narrazione. - Unita.tv
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George Lucas, il genio dietro Star Wars, ha mostrato un lato inedito di sé al Comic-Con di San Diego 2025. È stata la sua prima apparizione nella leggendaria Sala H del festival e, sorprendentemente, non ha parlato della sua saga più famosa. Al centro dell’attenzione c’era invece il Lucas Museum of Narrative Art, un museo pensato per celebrare tutte le forme di arte visiva e narrativa. La collezione spazia dall’arte classica ai fumetti, passando per illustrazioni e cimeli del cinema.

George Lucas: un maestro del cinema e collezionista appassionato

Lucas ha cambiato il volto del cinema con Guerre Stellari, una saga che ha superato la semplice storia per diventare un fenomeno culturale mondiale. Ma non si è fermato al grande schermo. Fin dall’inizio ha capito quanto fosse importante mantenere il controllo sul suo lavoro, costruendo un impero anche grazie al merchandising. La sua space opera è un mix di influenze che vanno dal cinema di Kurosawa alla letteratura e ai fumetti, ispirando a sua volta moltissimi artisti.

Oltre al successo nei cinema, Lucas è un collezionista da quasi cinquant’anni. La sua raccolta è ampia e variegata: comprende grandi nomi della pittura americana come Norman Rockwell e Thomas Hart Benton, ma anche illustrazioni digitali, arte contemporanea e fumettistica. Proprio questa passione lo ha spinto a voler creare un luogo permanente dove dare valore a ogni forma di arte narrativa, dando vita al museo che ora si sta costruendo a Los Angeles.

Il museo che racconta storie: tra ostacoli e cambi di rotta

Il museo doveva nascere a Chicago, con un progetto architettonico ispirato a un vulcano. Ma l’idea è stata subito criticata per l’impatto ambientale e i costi, scatenando un acceso dibattito tra residenti e autorità. Le preoccupazioni su tasse e manutenzione hanno fatto slittare tutto a Los Angeles, dove il museo sta prendendo forma nell’Exposition Park.

La nuova struttura, disegnata da Ma Yansong dello studio MAD, somiglia a un’astronave futuristica. Cinque piani e 30.000 metri quadrati di spazi espositivi accoglieranno una collezione che spazia dall’arte visiva ai fumetti, dall’arte popolare ai cimeli di Lucasfilm. L’idea è creare un luogo che unisca la città e la natura, favorendo incontri e il senso di comunità.

Lucas al Comic-con senza parlare di Star Wars: una scelta inedita

Vedere George Lucas al Comic-Con di San Diego 2025 è stata una sorpresa, soprattutto perché non ha parlato di Star Wars. Il suo intervento si è concentrato tutto sul museo. Accanto a lui, Guillermo del Toro e Doug Chiang, direttore creativo della Lucasfilm, con la conduzione di Queen Latifah. Più di 6500 fan, molti con spade laser in mano, hanno seguito l’evento con grande interesse.

Lucas ha spiegato che la sua passione per l’arte non nasce dal valore economico, ma da un legame emotivo con le opere raccolte nel tempo. Il museo vuole rendere omaggio agli illustratori e agli artisti spesso poco conosciuti, ma fondamentali per la narrazione visiva. Sarà un “tempio per il popolo”, dove ogni pezzo è scelto per il suo significato e l’emozione che sa trasmettere, non per il nome o il prezzo.

Del Toro e le meraviglie in mostra: un patrimonio da condividere

Guillermo del Toro ha sottolineato un punto importante: il museo non è solo la collezione privata di Lucas, ma un omaggio a un patrimonio visivo che appartiene a tutti. Oggi l’interesse per la storia delle immagini è in calo, e questo museo vuole ricordarci quanto siano preziose le storie e le immagini che hanno segnato la cultura popolare.

Durante il panel è stato mostrato un video degli interni, senza angoli retti e con forme morbide e fluide. Tra le opere esposte ci saranno la prima apparizione di Adam Strange nei fumetti DC, strisce di Flash Gordon, Peanuts, Garfield e copertine degli anni ’50. Non mancheranno illustrazioni di Brian Bolland, Mike Mignola, Robert Crumb, Moebius e grandi nomi come Frida Kahlo, Norman Rockwell e N.C. Wyeth.

Il museo vuole offrire un’esperienza inclusiva, senza dividere arte “alta” e arte popolare. È lo spirito di Lucas, che ha sempre mescolato culture diverse per creare nuovi mondi narrativi. L’apertura è prevista per il 2026 a Los Angeles, e segnerà una tappa importante per valorizzare le arti della narrazione su scala globale.

Ultimo aggiornamento il 28 Luglio 2025 da Luca Moretti

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Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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