Garlasco, mauro corona indica il colpevole nel caso chiara poggi tra nuove prove e polemiche
Nuove tracce genetiche nel caso di Chiara Poggi riaccendono il dibattito pubblico, con Mauro Corona che punta il dito su Alberto Stasi e Andrea Sempion come possibile nuovo indiziato.

Il caso di Chiara Poggi a Garlasco riapre con nuove tracce genetiche che coinvolgono un amico della vittima, mentre Mauro Corona conferma la colpevolezza di Alberto Stasi, alimentando il dibattito giudiziario e mediatico. - Unita.tv
Il caso di chiara poggi, la giovane uccisa nel 2007 a garlasco, torna al centro dell’attenzione dopo una nuova possibile svolta. Mauro corona, noto scrittore e personaggio televisivo, ha espresso un’opinione netta sul colpevole durante la trasmissione È sempre Cartabianca. La vicenda giudiziaria che ha coinvolto alberto stasi, condannato per l’omicidio, potrebbe infatti riaprirsi a causa di nuovi elementi emersi dagli accertamenti scientifici. La procura di pavia ha annunciato nuovi esami sui reperti raccolti, mentre tra gli indiziati spunta anche il nome di andrea sempion, amico della vittima. In questo scenario tempestoso, le dichiarazioni di corona segnano un momento importante nel dibattito pubblico intorno al caso.
Nuove tracce genetiche e indagini sulla scena del crimine
Le recenti novità riguardano in particolare la scoperta di una nuova traccia genetica che potrebbe rimettere in discussione gli esiti delle indagini precedenti. Alla scena del delitto, nella villetta di garlasco, è stata evidenziata l’impronta numero 33, situata su un muro nella cantina della casa di chiara poggi. Gli esperti della procura hanno sottolineato che questa traccia potrebbe contenere anche una minima quantità di sangue, il che la rende un elemento cruciale per ricostruire quanto accaduto.
Andrea sempion, amico stretto della vittima, è finito sotto i riflettori proprio a causa della compatibilità genetica con questa impronta. Quel nome, finora estraneo agli accusati principali, ha causato un vero e proprio terremoto mediatico. Se gli esami confermassero la presenza del dna di sempion sulla scena, l’intero assetto accusatorio verso alberto stasi andrebbe rivisto da capo a piedi. La procura di pavia ha annunciato l’avvio di ulteriori test sulle tracce, previsti per il mese di giugno 2025, lasciando aperto uno scenario giudiziario ancora incerto.
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Le parole di mauro corona sulla responsabilità nel delitto di chiara poggi
Mauro corona non ha mai esitato a esprimersi in modo diretto, e durante la sua ultima partecipazione a È sempre Cartabianca ha ribadito la sua convinzione riguardo al colpevole del delitto di chiara poggi. Senza lasciare spazio a dubbi, ha puntato il dito su alberto stasi, riconfermando la sua responsabilità nel crimine. Corona ha anche suggerito che stasi potrebbe non essere l’unico coinvolto in quel tragico episodio, lasciando aperta la possibilità di una complicità o di altri attori rimasti finora nell’ombra. Le sue parole entrano in contrasto con recenti sviluppi investigativi che invece mettono a fuoco un’altra figura legata alla giovane vittima. Non a caso, l’opinione di una voce pubblica come quella di corona riaccende la polemica pubblica e spinge verso un riesame del dossier.
Il dibattito si sviluppa in un clima di forte tensione mediatica, soprattutto perché negli ultimi giorni è emersa una nuova ipotesi investigativa a sanare alcune incongruenze del caso, difficile da archiviare definitivamente. L’intervento del personaggio televisivo riflette una posizione ferma nei confronti di una vicenda che ha segnato profondamente la provincia di pavia per più di un decennio.
Le reazioni degli interessati e lo stato attuale dell’indagine
Sull’ipotesi che gravita attorno ad andrea sempion, i legali del giovane si sono subito mossi per sottolineare che la traccia era stata oggetto di approfondimenti anche tempo fa senza mai produrre risultati convincenti. Questo ha portato più di qualcuno a definire la ricomparsa di questa pista come un deja-vu giudiziario. I difensori di sempion insistono sul fatto che non ci sono elementi nuovi tali da riesumare un’indagine che sembrava chiusa da tempo.
In parallelo, la procura di pavia ha confermato che i test proseguiranno comunque sperando di fare chiarezza definitiva. L’obiettivo è quello di accertare con rigore il significato di ogni dato biologico rinvenuto durante le ricerche sulla scena del crimine. Il processo di verifica dei reperti nella villetta non si limita alla pista genetica: vengono rivisitate tutte le prove dell’archivio, con l’intento di risolvere contraddizioni e colmare lacune.
Il clima attorno al caso di garlasco rimane teso e incerto, con opinioni diverse che si affrontano pubblicamente senza mai essere completamente superate. La vicenda richiama l’attenzione di osservatori, cronisti e appassionati di cronaca nera, desiderosi di scoprire quale svolta ci sarà nelle prossime settimane a partire dai risultati degli esami di giugno.
Rose luccicanti sul tema di garlasco potrebbero emergere da ogni risvolto nuovo, anche se al momento la scena appare ancora in movimento e nessuna verità certa si è imposta con autorità sulle versioni in campo. L’attesa intorno a questa pagina giudiziaria del pavese resta quindi molto alta.