Un dettaglio mai approfondito nell’omicidio di Chiara Poggi torna a far discutere: un’impronta sulla sua gamba sinistra potrebbe cambiare la ricostruzione dei fatti.
Nel 2007, a Garlasco, la giovane Chiara Poggi fu uccisa in circostanze ancora oggi controverse. Ora un medico legale ha rilanciato l’attenzione su un particolare finora poco considerato: un’impronta visibile in una foto inedita della gamba della vittima. Questo segno potrebbe non essere quello di una scarpa, come si pensava, ma la punta di una Stampella con Piedino Antiscivolo. Un elemento che apre nuove piste e fa riaccendere i riflettori sul caso.
L’impronta misteriosa sulla gamba di chiara che nessuno aveva notato davvero
La rivista Giallo ha pubblicato per la prima volta l’immagine della gamba sinistra di Chiara Poggi, dove si vede chiaramente un segno formato da tre piccoli cerchi disposti geometricamente. Pasquale Mario Bacco, medico legale esperto in medicina forense, ha analizzato quel dettaglio durante un’intervista esclusiva.
Secondo Bacco, quel segno non può essere stato lasciato da una scarpa o da un tacco come ipotizzato in passato. “Dovremmo immaginare un tacco con tre elementi sporgenti, cosa piuttosto strana”, ha spiegato il medico legale. “La forma è molto più compatibile con la punta di una Stampella dotata di Piedino Antiscivolo”.
L’ematoma sulla gamba non sarebbe stato causato da un calcio o da uno schiacciamento generico ma da un colpo secco inferto con quell’oggetto specifico mentre Chiara era già a Terra. Bacco sottolinea che questo tipo di segno è definito “di Disprezzo” nella medicina forense: indica che il corpo è stato calpestato intenzionalmente dopo l’aggressione.
Questo gesto inquietante suggerisce che chi ha ucciso Chiara abbia voluto umiliarla o marchiarla simbolicamente. Non si tratta quindi solo di violenza fisica ma anche psicologica.
Il caso torna sotto i riflettori: nuovi accertamenti e indagati rivalutati
Dopo anni di silenzio e dibattiti giudiziari, il caso Garlasco si riapre ufficialmente nel 2025. Il 17 giugno è fissata l’apertura dell’incidente probatorio deciso dalla gip Daniela Garlaschelli del tribunale di Pavia.
L’obiettivo è riesaminare tutti i reperti raccolti all’epoca del delitto e valutare nuove piste investigative alla luce delle scoperte recenti come quella dell’impronta sulla gamba.
Tra gli indagati c’è anche Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, la cui posizione era stata messa in secondo piano ma ora viene rivalutata dagli inquirenti.
Questo passaggio giudiziario serve a verificare scientificamente le prove e capire se ci sono elementi nuovi capaci di modificare le conclusioni precedenti sulle responsabilità dell’omicidio.
In pratica sarà come riaprire il caso con occhi diversi e strumenti più aggiornati rispetto al 2007.
Perché questa impronta potrebbe cambiare tutto
Il dettaglio dell’impronta lascia intuire che chi ha agito conoscesse bene gli spazi della casa e avesse con sé oggetti insoliti come una Stampella. Questo potrebbe indicare una persona vicina alla vittima o almeno qualcuno che frequentava spesso quel luogo.
Inoltre il gesto violento e simbolico del calpestamento dopo aver colpito Chiara racconta qualcosa sul carattere dell’aggressore: non solo rabbia o furia ma anche volontà di umiliare profondamente la vittima.
Questi elementi potrebbero aiutare gli investigatori a costruire un profilo psicologico più preciso e magari individuare nuovi sospetti o confermare quelli esistenti sotto una luce diversa.
Il caso Garlasco resta uno dei misteri più complessi d’Italia dopo quasi vent’anni dall’omicidio. L’emergere dell’impronta sulla gamba sinistra di Chiara Poggi apre scenari inattesi e fa sperare in nuove risposte grazie alle tecnologie forensi moderne e all’approfondimento delle prove storiche.
Ora tocca alla giustizia fare chiarezza su questo dettaglio inquietante che potrebbe cambiare per sempre la storia del delitto.