Home Garlasco e la nuova svolta sul supertestimone: le parole dell’avvocato tizzoni prima della seconda puntata

Garlasco e la nuova svolta sul supertestimone: le parole dell’avvocato tizzoni prima della seconda puntata

Il caso di Chiara Poggi riemerge con nuove rivelazioni sul supertestimone, mentre l’avvocato Gian Luigi Tizzoni risponde alle accuse e sottolinea l’importanza delle forze dell’ordine nelle indagini.

Garlasco_e_la_nuova_svolta_sul

Il caso Chiara Poggi si riaccende con nuove accuse del "supertestimone" contro l'avvocato Tizzoni, mentre la seconda puntata de Le Iene approfondisce il ruolo delle testimonianze e le reazioni della famiglia Poggi. - Unita.tv

Il caso di chiara poggi continua a infiammare l’attenzione pubblica a distanza di anni dall’omicidio, con nuove rivelazioni che emergono sul cosiddetto “supertestimone”. A poche ore dalla seconda puntata della trasmissione le iene, l’avvocato gian luigi tizzoni, che assiste la famiglia poggi da quasi un ventennio, chiarisce alcune accuse che lo vedono coinvolto. Il confronto tra legale e testimone potrebbe segnare una svolta importante nel corso delle indagini.

Un ricordo vago ma netto sulle comunicazioni passate

L’avvocato tizzoni ha raccontato la sua versione riguardo agli approcci ricevuti dal supertestimone subito dopo il fatto di sangue che ha colpito chiara poggi nel 2007. Il legale ha definito il ricordo delle comunicazioni con l’uomo “vaghissimo”, segnalando però di essere stato investito negli anni di molte segnalazioni e tentativi di contatto. Tra queste, quella del supertestimone si inserisce come una delle tante, senza che a suo tempo emergessero elementi stringenti.

In particolare tizzoni ricorda che il testimone si era offerto per comunicare informazioni utili, ma non aveva nulla di concreto da riportare. Lo scenario di quelle settimane, infatti, era molto delicato perché le indagini si concentravano su alberto stasi, principale indagato per l’omicidio. La presenza di numerosi soggetti che volevano intervenire aveva reso difficile seguire piste aggiuntive senza dati solidi. Per questo motivo tizzoni afferma di aver invitato il testimone a rivolgersi direttamente alle forze dell’ordine.

La prassi suggerita dall’avvocato tizzoni

Il legale descrive come sua prassi suggerire a chiunque avesse informazioni di interesse di andare dai carabinieri, dato che sono questi ultimi a dover accertare eventuali novità o piste investigative. Non si è mai considerato un “potente” o figura influente in grado di creare ostacoli, contrariamente a quanto insinuato in alcune dichiarazioni rilasciate nel corso del programma Mediaset.

Le accuse del supertestimone contro l’avvocato tizzoni

Il supertestimone che ha preso la parola a le iene ha avanzato diverse accuse contro l’avvocato tizzoni, sostenendo che subito dopo il delitto avesse provato a contattarlo ma che il legale lo avrebbe scoraggiato a collaborare. Secondo lui, l’avvocato avrebbe fatto capire che, dal momento che le indagini erano concentrate su alberto stasi, non ci sarebbe stato spazio per aprire altre piste investigative.

Questa dinamica è stata vissuta come un vero e proprio blocco alla possibilità di fornire elementi utili per la ricerca della verità. Nel corso dell’intervista anonima, il testimone ha suggerito persino che tizzoni lo avrebbe ostacolato dal presentare dichiarazioni o far emergere dettagli importanti. Ha inoltre riportato di aver tentato di rivolgersi ad altri soggetti definiti “più potenti” dopo il contatto con il legale.

Un quadro complesso fra impressioni e sospetti

Dalla visione dei fatti emerge un quadro complesso, dove sovrapposizioni e scetticismi dell’epoca potrebbero aver frenato il percorso dichiarativo di alcuni testimoni. La posizione del supertestimone si basa su un mix di impressioni e percezioni, più che su fatti documentati. Questa situazione getta ombre sui rapporti tra le parti coinvolte nelle indagini e suggerisce una revisione critica delle modalità con cui i contributi esterni venivano gestiti.

Il ruolo fondamentale delle forze dell’ordine nella gestione delle informazioni

L’avvocato tizzoni sottolinea che qualsiasi persona in possesso di notizie significative doveva rivolgersi ai carabinieri, che avrebbero proceduto a verificare l’attendibilità e la rilevanza delle dichiarazioni. Questo passaggio appare cruciale, perché solo gli investigatori sono abilitati a valutare la validità di testimonianze e tracce che potrebbero indirizzare le indagini.

Nonostante le accuse del supertestimone, tizzoni conferma che questi si è effettivamente recato più volte presso le forze dell’ordine. A quel punto, se la sua testimonianza fosse risultata solida, avrebbe potuto trovare spazio nel procedimento. La gestione giudiziaria di un caso così delicato richiede rigore nel selezionare le piste, senza lasciarsi condizionare da pressioni esterne.

Attenzione alla strumentalizzazione mediatica

La preoccupazione dell’avvocato riguarda anche la strumentalizzazione mediatica del caso, che rischia di confondere i confini tra ipotesi e certezze investigative. L’interazione con figure che si proclamano “testimoni chiave” ma senza prove concrete crea tensioni. Per questo, i carabinieri rimangono la fonte primaria alla quale rivolgersi, garantendo un filtro necessario per la correttezza del percorso giudiziario.

Cosa aspettarsi dalla seconda puntata di le iene

La seconda puntata del programma le iene, dedicata al supertestimone, è attesa con interesse da chi segue il caso di chiara poggi. In questa nuova fase verranno probabilmente approfonditi dettagli sulle dichiarazioni dell’uomo e sulle reazioni degli avvocati che rappresentano la famiglia della vittima. L’impatto mediatico non mancherà di influenzare il dibattito pubblico.

Dalle anticipazioni emergono confronti serrati tra le parti, con un’attenzione particolare alle contraddizioni nelle versioni fornite o alle nuove affermazioni a sorpresa. Questa attenzione potrà portare a una nuova esigenza di verifica da parte degli inquirenti, che dovranno decidere come procedere davanti alle nuove testimonianze.

Il rilancio della storia e le richieste di chiarezza

Il rilancio della storia fa ripartire interrogativi irrisolti e richieste di chiarezza da parte della comunità di garlasco, che non ha mai smesso di cercare risposte. Il ruolo della trasmissione e delle figure coinvolte potrebbe quindi cambiare ulteriormente la direzione del caso, mettendo sotto i riflettori nuovi protagonisti o elementi finora trascurati.