Il 3 luglio 2025, durante la trasmissione Ore 14 Sera, un momento imbarazzante ha attirato l’attenzione dei telespettatori e degli utenti sui social. Nel corso della puntata dedicata al delitto di Chiara Poggi, noto come il caso di Garlasco, è emersa una confusione che ha scatenato numerosi commenti critici online. Il dibattito si concentrava su prove e testimonianze chiave dell’indagine ma uno scivolone da parte di un’ospite ha distolto l’attenzione dal tema principale.
Il contesto della discussione sul delitto di chiara poggi
La trasmissione Ore 14 Sera ha affrontato nuovamente i dettagli legati all’omicidio avvenuto a Garlasco nel lontano 2007. La puntata prevedeva la presenza in studio di esperti e consulenti tecnici che hanno ripercorso elementi fondamentali delle indagini: impronta numero 33 trovata sulla scena del crimine, posizione del corpo della vittima e le testimonianze raccolte tra cui quella più nota dell’ex fidanzato Stasi. La conversazione si è sviluppata con toni accesi ma basati su dati tecnici precisi.
Dettagli poco chiari sulle abitazioni vicine
Nel mezzo dell’approfondimento sono state analizzate anche alcune circostanze poco chiare come la presenza o meno delle luci accese nelle abitazioni vicine alla casa dove è stato commesso il fatto. Questo dettaglio avrebbe potuto fornire ulteriori indicazioni sull’orario esatto degli eventi o sulla possibile presenza di testimoni inconsapevoli.
La gaffe della criminologa roberta bruzzone sulle case coinvolte
L’incidente comunicativo si è verificato quando Roberta Bruzzone ha cercato di chiarire un punto riguardante le abitazioni intorno alla scena del crimine. Ha domandato al colonnello Cassese se fosse occupata “la casa della nonna delle Cappa” nella località Tromello all’epoca dei fatti, riferendosi alle luci viste accese quella sera.
Cassese ha risposto spiegando che in quella casa viveva il fratello dei Cappa ma poi ha precisato che invece le luci oggetto della discussione appartenevano alla nonna dei Poggi e non ai Cappa. Bruzzone però non sembrava aver colto subito questa distinzione importante ed ha insistito sostenendo che comunque la casa era abitata mentre altri ospiti hanno sottolineato come quel fratello fosse assente da circa tre anni per motivi personali .
Questo fraintendimento sugli occupanti delle case adiacenti al luogo del delitto ha causato una serie immediata di reazioni negative da parte degli spettatori collegati soprattutto su X . Gli utenti hanno criticato duramente la confusione mostrata dalla criminologa definendo lo scambio “una figura pessima” e rimarcando l’imprecisione nell’identificare correttamente le abitazioni interessate dalle luci accese.
Critiche e commenti online
La gaffe commessa da Bruzzone non è passata inosservata: i commenti sui social network sono stati molto netti nel giudicare quanto successo in diretta tv. Molti messaggi ironizzavano sulla mancanza di chiarezza riguardo quale fosse effettivamente “la casa con le luci accese”, confondendo nomi e ruoli familiari coinvolti nel caso Garlasco.
L’impatto social dopo lo scivolone durante ore 14 sera
Alcuni tweet ricordavano come proprio quell’incomprensione rischiasse seriamente di offuscare temi più rilevanti trattati nello stesso programma quali tracce ematiche ritrovate calpestate o contraddizioni nelle deposizioni rese dai testimoni oculari o indiretti.
In studio invece gli esperti continuavano a discutere aspetti tecnici importanti senza lasciarsi distrarre troppo dallo scivolone mediatico; tuttavia fuori dall’ambiente televisivo quello resta diventanto uno degli argomenti più citati tra chi seguiva la trasmissione online quel pomeriggio estivo.
Delicatezza nel parlare di casi giudiziari complessi
L’incidente dimostra quanto sia delicato mantenere precisione nei dettagli quando si parla pubblicamente casi giudiziari complessi con molteplici protagonisti coinvolti direttamente o indirettamente nei fatti narrati davanti a milioni d’interlocutori sparsi per tutta Italia.