gabry ponte e eurovision 2025, la polemica sui voti che ha diviso san marino e italia
Gabry Ponte rappresenta San Marino all’Eurovision 2025 con “Tutta l’Italia”, ma ottiene solo 27 punti, finendo ultimo e scatenando polemiche in Italia per la mancanza di sostegno.

Gabry Ponte ha rappresentato San Marino all’Eurovision 2025 con "Tutta l’Italia", ma nonostante una performance festosa e coinvolgente, ha ottenuto solo 27 punti, classificandosi ultimo e scatenando polemiche in Italia per il mancato sostegno nazionale. - Unita.tv
L’Eurovision Song Contest 2025 ha alzato il sipario sulla finale di Basilea, dove il dj Gabry Ponte ha rappresentato San Marino con il brano “Tutta l’Italia”. L’esibizione si è trasformata in una vera festa di suoni e colori tricolore, aumentando le aspettative su un risultato di rilievo. Nonostante l’entusiasmo del pubblico presente, la classifica ha riservato una sorpresa amara, scatenando una forte reazione da parte degli spettatori soprattutto in Italia. Ecco cosa è successo in uno degli eventi più seguiti dell’anno.
La classifica finale e la bocciatura dell’europa: 27 punti totali per tutta l’italia
Il verdetto finale dell’Eurovision Song Contest ha sancito una posizione di poco rilievo per Gabry Ponte. “Tutta l’Italia” ha raccolto soltanto 27 punti, collocandosi all’ultimo posto nella classifica finale. Questo risultato ha sorpreso soprattutto per le attese generate prima della competizione, figlie dell’accoglienza calorosa sul palco.
La situazione si è fatta ancor più difficile per Gabry Ponte perché i voti provenienti dall’Italia stessa non sono stati sufficienti a sostenere il suo brano. Dal paese d’origine infatti, il sostegno si è concentrato in gran parte sul candidato del Regno Unito, che ha ricevuto così preferenze inattese. Nello specifico, le votazioni da Italia, Albania e Cipro hanno raggiunto complessivamente appena nove punti, mentre il resto d’Europa ha offerto soltanto 18 punti aggiuntivi.
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Il risultato ha mostrato ridotte simpatie nei confronti del brano, nonostante la sua forte identità culturale. La ritrosia dei giudizi si è tradotta in una posizione finale di poco rilievo, alimentando discussioni sul meccanismo di voto e sulle preferenze nazionali e politiche.
La reazione social e le accuse di tradimento da parte del pubblico italiano
La bocciatura di Gabry Ponte ha provocato immediatamente un’ondata di commenti e discussioni sui social network, in particolare su X . Molti utenti hanno espresso la loro delusione attraverso post e messaggi rabbiosi, che hanno accusato l’Italia di abbandonare il proprio rappresentante nel contest internazionale. L’utente @mat300m ha scritto in maiuscolo: “MA TOPO GIGIO È UBRIACO A VOTARE UNITED KINGDOM INVECE DI GABRY PONTE?”, evidenziando lo stupore per una scelta di voto considerata incomprensibile.
Gli appassionati si sono detti traditi da una nazione che avrebbe dovuto sostenere il proprio artista. Alcuni hanno parlato di un sistema di votazione che penalizza i talenti nazionali, mentre altri hanno bollato come “scandalosa” la scarsità di punti ricevuti. La questione ha aperto un dibattito più ampio sulle dinamiche dietro il voto nell’Eurovision, sulle alleanze tra paesi e sui meccanismi che sembrano allontanare il pubblico da una valutazione esclusivamente artistica.
L’esibizione di gabry ponte e la festa tricolore sul palco di basilea
Gabry Ponte è salito sul palco dell’Eurovision con una performance studiata per coinvolgere e rappresentare la sua terra d’origine. Il brano “Tutta l’Italia” è stato accompagnato da un’esplosione di luci, colori e effetti scenici, costruiti per richiamare le note caratteristiche dell’Italia e di San Marino. Il deejay ha scelto di puntare su un mix tra musica dance e elementi tradizionali, creando un’atmosfera vibrante. Il pubblico in sala ha risposto con entusiasmo, gustandosi un momento di spettacolo ricco e coinvolgente.
L’impatto visivo dell’esibizione è stato commentato come uno dei momenti più intensi della serata, con la bandiera italiana ben presente nel contesto scenografico. L’obiettivo era chiaro: portare un pezzo di cultura italiana sul palco internazionale, rendendo omaggio sia alla sua carriera artistica che ai legami con San Marino. Purtroppo però, l’accoglienza da parte degli spettatori al voto non ha seguito le aspettative scaturite dalla performance.
Il peso culturale della partecipazione di san marino con gabry ponte
San Marino ha scelto Gabry Ponte, personaggio noto nel panorama musicale italiano, per portare un’identità chiara all’Eurovision del 2025. In questa edizione, la decisione di affidarsi a un dj con un pezzo largamente riconoscibile come “Tutta l’Italia” puntava a unire l’energia della musica dance con un forte richiamo alla cultura nazionale. L’aspettativa del piccolo stato era che questo mix potesse spingere la candidatura verso una posizione di rilievo.
La realtà, però, si è dimostrata differente. I voti ottenuti non hanno confermato le potenzialità del brano, forse condizionati da fattori esterni alla qualità della composizione e della performance. San Marino si è trovata così in una posizione marginale rispetto a concorrenti più votati, nonostante lo sforzo di portare sul palco un elemento di orgoglio nazionale. Questa esperienza mette in luce le difficoltà che piccoli stati incontrano nel farsi valere in contesti così vasti e complessi come l’Eurovision.
I risvolti mediatici e le accuse di esterofilia in italia dopo l’eurovision
Il risultato del voto ha scatenato una discussione nei media italiani su quello che viene percepito come un fenomeno di esterofilia. Il termine si riferisce alla preferenza per artisti o brani stranieri rispetto a quelli nazionali, un tema che torna periodicamente nel dibattito pubblico. Nel caso di Gabry Ponte, la delusione verso il risultato ha trovato sfogo soprattutto nel vedere l’Italia assegnare punti al Regno Unito, lasciando quasi vuoto il proprio sostegno a un artista vicino.
Le critiche si sono concentrate su una presunta mancanza di coesione nazionale in ambito culturale e artistico, che sembra emergere con forza in competizioni come l’Eurovision. Tale affermazione ha alimentato dibattiti sulla necessità di rivedere le modalità di voto o di rafforzare un senso di appartenenza che si traduca anche in gesti concreti come il supporto ai propri artisti. Le polemiche attorno a questo caso continueranno probabilmente ad animare i forum e i social nei prossimi giorni.